FERMATE LE IMPICCAGIONI PUBBLICHE E LE LAPIDAZIONI
APPELLO URGENTE PER I DIRITTI UMANI IN IRAN: L'UE DEVE PROMUOVERE UNA RISOLUZIONE DI CONDANNA PER LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI IN IRAN


ottobre 2002, Dall'Associazione delle Donne Democratiche Iraniane in Italia


Le organizzazioni internazionali per la difesa dei diritti umani denunciano la nuova e crescente ondata di violazioni dei diritti umani in Iran. Secondo le fonti ufficiali del regime, negli ultimi mesi centinaia di persone sono state impiccate e fustigate in pubblico. Le pene disumane, come l'amputazione degli organi, l'escavazione degli occhi e la morte del condannato gettato da una rupe, sono una consuetudine.

La maggior parte delle vittime sono donne e giovani; attualmente ci sono 4 donne in carcere in attesa di essere lapidate.

Il 24 luglio, nel Sud del paese, una giovane donna di 21 anni è stata condannata alla pena "esemplare" dell'escavazione di entrambi gli occhi.
Il 18 giugno, nella città di Mashad, un giovane di 18 anni è stato impiccato in pubblico.
A Teheran un ragazzo di 17 anni è stato condannato da un tribunale minorile alla pena di morte.
Recentemente la Resistenza Iraniana ha pubblicato i nomi di 67 prigionieri politici in procinto di essere impiccati.

La repressione delle proteste sociali e dei lavoratori ha assunto ormai proporzioni inaccettabili.

Il 2 di settembre, nella città di Kanarak, nel Sud dell'Iran, durante una manifestazione popolare sono state uccise 5 persone dalle forze dell'ordine del regime.

Il 10 settembre a Mahabad, nell'Iran Occidentale, sempre durante una manifestazione sono state uccise 3 persone.

Nella grande manifestazione dei lavoratori del 16 luglio a Teheran, a cui hanno partecipato 100 mila persone, e in quella del 9 luglio sono stati arrestati centinaia di manifestanti.

In Iran è in atto una catastrofe umanitaria, bisogna intervenire urgentemente!

Nessuna fazione del regime vuole migliorare questa situazione. Secondo le fonti ufficiali del regime, durante i 5 anni di presidenza di Khatami, 1700 persone sono state impiccate e 23 condannate alla lapidazione, tra queste 16 donne.

Il relatore speciale dell'ONU nella sua ultima relazione, nel marzo del 2002, ha confermato l'aumento delle condanne a morte e la discriminazione contro le donne e le minoranze religiose.

Il regime iraniano, nel mese di aprile, sfruttando la composizione della Commissione e il lassismo di alcuni paesi europei, con un compromesso è sfuggito alla condanna.

Da aprile non c'è più il controllo internazionale sui crimini del regime, che lo ha interpretato come un semaforo verde.

Una politica morale è quella di non rimanere in silenzio!

Noi, firmatari dell'appello, chiediamo al Ministro degli Affari Esteri di intraprendere un'iniziativa, comune agli altri paesi dell'UE, per presentare una risoluzione di condanna per la violazione dei diritti umani in Iran all'attuale seduta dell'Assemblea Generale dell'ONU.

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Si prega di inviare il seguente appello firmato al seguente indirizzo:
Associazione delle Donne Democratiche Iraniane in Italia
Via delle Egadi 15 Roma Fax 06 .87.19.92.59 E-mail: donneiran@yaoo.it