STRATEGIE DI PACE
DELLE DONNE NEL MEDITERRANEO
INVITO
ALLA XI CONFERENZA INTERNAZIONALE, 10-13 LUGLIO 2003, BOLOGNA
- MONTE SOLE, E PROGRAMMA
giugno 2003, Di Ada
Donno dell' AWMR.
Agenda provvisoria
Introduzione
In questi momenti travagliati per il mondo intero, e particolarmente per la Regione Mediterranea, la ricerca e l'elaborazione di soluzioni pacifiche dei conflitti e di nuove strategie di pace appaiono ancor più necessarie e urgenti.
Il ricorso alla guerra come strumento di politica internazionale è uno dei risvolti della mondializzazione dell'economia di mercato, emersi con maggiore evidenza nell'ultimo decennio.
Con la caduta del sistema bipolare scaturito dalla seconda guerra mondiale, la potenza egemonica statunitense esercita la maggior capacità di controllo sull'evoluzione dei conflitti, riducendo l'influenza delle organizzazioni sovranazionali come le Nazioni Unite.
Gli antagonismi intrinseci della competizione nel mercato mondiale accrescono i livelli di disparità economica, politica e militare tra le superpotenze e il resto del mondo che conducono ai conflitti e scatenano dinamiche spesso distruttive.
L'altra faccia della globalizzazione del mercato è la frammentazione e l'emergenza di identità particolaristiche che si esprimono spesso in antagonismi bellicosi con conseguenze tragiche.
In questa situazione, la guerra rischia di diventare sempre più "progetto operativo" degli Stati potenti, con giustificazioni di volta in volta "umanitarie"o di "prevenzione", come appare sempre più chiaro dopo l'ultima guerra in Iraq, nei confronti degli Stati che si sottraggano al controllo egemonico.
In un mondo centrato sulla crescita umana, invece, la ricerca di una soluzione negoziata dei conflitti diventa una necessità di sopravvivenza. Occorre stabilire nuovi rapporti di cooperazione per assicurare un mondo pacifico alle future generazioni e per emancipare l'umanità dalla violenza e dalla povertà, dallo sfruttamento e dalla discriminazione.
Costruire nuovi rapporti internazionali basati sulle relazioni pacifiche fra le persone e gli stati è possibile: questo l'assunto delle donne che hanno scelto di dedicare le proprie energie al superamento delle barriere culturali, sessuali, etniche, nazionali, politiche, economiche nell'area del Mediterraneo, per perseguire obiettivi di cooperazione e scambio pacifico.
Con questo fine, l'Awmr insieme con l'Associazione Orlando di Bologna e la Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole (Marzabotto) organizzano l'undicesima Conferenza delle donne del Mediterraneo, nella quale saranno affrontati i temi delle alternative alla guerra e delle strategie di pace che le donne insieme possono mettere in atto.
Ne discuteremo specialmente con donne che hanno significative esperienze di percorsi di elaborazione nonviolenta dei conflitti, cercando di dare delle risposte ad alcune domande: una volta analizzate le dinamiche che spingono verso le guerre, quali sono le capacità di resistenza e di contrasto su cui si può lavorare? Quale peso hanno avuto ed hanno gruppi locali e reti di donne in situazioni diverse, che rendano possibile costruire alternative efficaci sia alle guerre guerreggiate che alle politiche bellicistiche? Possono le donne opporsi alle operazioni di 'pacificazione egemonica' condotte a colpi di interventi armati? Quali strategie di pace possono portare avanti le donne nel Mediterraneo?Giovedì 10 Luglio
18.00 21.00 Bologna. Provincia, Sala dello Zodiaco.
Accoglienza delle partecipanti e sessione di apertura della conferenza.
Interventi: Vittorio Prodi, Presidente della Provincia; Lia Amato, Consigliera Regionale , Yana Mintoff, Presidente dell'Awmr, Raffaella Lamberti, Presidente dell'Associazione Orlando
Sen. Tullia Carrettoni Presidente Commissione Italiana UNESCO
BuffetVenerdì 11 luglio
09.00 10.30 Monte Sole (Marzabotto), Scuola di Pace
Saluto di Nadia Baiesi, direttrice della Scuola di Pace
Prima Sessione plenaria
Conflitti e guerre la situazione nei paesi del Mediterraneo
Relazione di Agnès Hubert (Europarlamento) (30') *
Reports dai Paesi mediterranei (60') **
Aicha Bouabaci, Algeria
Khadija Al Feddy, Marocco
Eugenia Kiranova, Bulgaria
Nadezda Radovic, Serbia
Iside Gjergj, Albania
Cristina Nieto, Spagna
N. Kazantzis/M.Vassiliou, Cipro
V.Moghadam, Iran
Nava Elyashar, Israele
Mjassar Abu Awashi, Palestina
altre
10.30 10.45 Break10.45 11.05 Comunicazioni di Anna Draghetti di Donne in nero
Nadia De Mond, Marcia mondiale delle donne (20')
11.05 13.00 Reports dai Paesi mediterranei (continua) (115') **13.00 14.30 Colazione di lavoro
14.30 16.00 Seconda Sessione Plenaria
Diritti umani, diritti nazionali e cultura di pace in una prospettiva di genere e Mediterranea
Relazione di M. Saliba, Malta o D. Papadopoulou, Grecia (30")
Discussione (60')
16.00 17.00 Spazio film
Nella Condorelli, Donne di Canaan17.00 18.00 Workshops ***
Discussione in gruppi di lavoro sui seguenti argomenti, focalizzando la situazione nella regione Mediterranea:
- Disarmo, trattati e strategie negoziali per una nuova sicurezza
- Terrorismo e globalizzazione
- Strategie di pace delle donne a livello locale, nazionale e internazionale.
- Ruolo dell'Europa e delle istituzioni internazionali nella costruzione di nuove relazioni pacifiche e di cooperazione20.00 22.30 Serata di solidarietà internazionale a Ferrara.
Saluto delle autorità cittadine e delle associazioni femminili della città
Programma culturale e buffetSabato, 12 luglio
09.00 10.00 Monte Sole. Visita guidata ai luoghi dell'eccidio
10.00 11.00 Workshops ***
11.00 11.30 Break
11.30 13.00 Workshops
13.00 14.30 Colazione di lavoro
14.30 15.00 Spazio film
Marisa Caputi, Esperienze di donne nei luoghi del conflitto15.00 17.30 Terza sessione plenaria
Report dai Workshop
Presentazione, discussione e approvazione delle risoluzioni
Approvazione del Piano d'Azione da attuare dopo la Conferenza
19.00 - 22.30 Serata dibattito a Forlì.
Tavola rotonda pubblica su "Strategie di pace nel Mediterraneo
e ruolo dell'Europa", con Yana Mintoff, Malta;on. Luisa Morgantini, Europarlamento; on. Katia Bellillo,Italia; Heidi Meinzolt, Wilpf-Europa;
(sono state invitate e si attende conferma dalle on. Rosy Bindi, Elena Paciotti, Barbara Pollastrini)
Coordina Nadia Baiesi
Domenica, 13 luglio10.00 13.00 Assemblea Generale dell'Awmr e rinnovo delle cariche istituzionali
13.30 14.00 Colazione di lavoro
17.00 21.00 Serata interculturale per la pace a Rimini.
Saluto delle autorità provinciali e comunali. Incontro con la comunità degli immigrati riminesi.
Cena etnica
Note all'Agenda:
* Le relatrici saranno proposte in base ai criteri della riconosciuta esperienza, del genere e del punto di vista. Si cercherà di distribuire gli interventi equamente fra italiane e partecipanti di altri paesi.
** I reports dai vari paesi mediterranei sono aperti alle partecipanti. Per quanto gli interventi siano liberi, limiti di tempo ci consentono di ascoltare solo una relatrice per ogni paese rappresentato. Sollecitiamo le partecipanti che provengono dallo stesso paese a comunicarci subito il loro desiderio d'intervenire: cercheremo di coordinarle fra loro e di concordare con loro un intervento unico. Ciascun report non dovrebbe superare i dieci minuti (10').
*** Alle coordinatrici dei workshops si richiederà, in apertura, una introduzione di dieci minuti per guidare la discussione. E' preferibile che la stessa persona coordini l'intero workshop, ma se ciò non fosse possibile, si stabilirà un'alternanza in apertura di sessione.
Questa agenda provvisoria è aggiornata al 30 maggio e potrà subire dei cambiamenti. L'agenda definitiva dei lavori sarà discussa e approvata in apertura di conferenza.
Le organizzazioni promotrici:
AWMR (Italia), via G. d'Otranto 40, 73100 Lecce. Tel.fax +39 0832 348552 Cell. 347 1125243
E-mail: awmr@libero.it web: http://digilander.libero.it/awmr/index.htm
L'Awmr - Associazione di Donne della Regione Mediterranea è una ong internazionale costituitasi a Malta nel 1992 per iniziativa di donne di diversi paesi dell'area mediterranea, le quali hanno stabilito di assumere l'autodeterminazione, l'uguaglianza, la giustizia e la pace come parole chiave del loro agire comune.
Oggi l'Awmr, che ha la sua sede amministrativa internazionale a Cipro, riunisce donne di diciotto paesi dell'area mediterranea.
Anno per anno le associate scelgono un tema diverso attorno al quale lavorare nei rispettivi paesi e sul quale confrontarsi nelle conferenze annuali, che si svolgono di volta in volta in un paese diverso e seguono il filo di una riflessione serrata, che non si sottrae mai alla necessità di misurarsi in un'ottica di genere - con la realtà dei "luoghi difficili" di quest'area e con i conflitti che l'attraversano. Le conferenze dell'Awmr sono luoghi aperti alla partecipazione di tutte le donne che ne condividano gli obiettivi e le finalità.Associazione Orlando, via Borgonuovo 2, 40121 Bologna telefono: 051/233863 fax: 051/263460
e-mail: cddbo@women.it web: http://www.orlando.women.itL'Associazione Orlando è nata a Bologna nei primi anni Ottanta con lo scopo di stabilire reti di relazione faccia a faccia e a distanza tra donne in città, nel paese e nel mondo. Tra le molte attività e realizzazioni dell'Associazione vi sono la Biblioteca Nazionale delle Donne che contiene oltre 25mila volumi e abbonamenti a 350 riviste da molti Paesi del mondo; il servizio Internet café con il Server Donne; la Scuola di formazione politica "Hannah Arendt" finanziata dall'Unione Europea. Attraverso il progetto di partnership "Donne in luoghi difficili", dal 1988 Orlando fornisce assistenza tecnica e politica alle organizzazioni femministe in Israele-Palestina, Nord Africa, Europa orientale.
Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole: Via S. Martino , 25 40043 Marzabotto
telefono e fax: +39 051 931574, altri telefoni: +39 051 6598660/6598659
e-mail: scuolapacemontesole@email.itLa Scuola di Pace di Monte Sole è stata fondata recentemente da Regione Emilia Romagna, Provincia di Bologna e Comuni di Marzabotto, Monzuno, Grizzana e Bologna con lo scopo di costituire un punto di riferimento per attività di studio, ricerca ed educazione per la pace, in una località (Marzabotto) che, durante la seconda guerra mondiale, fu teatro di uno dei più tragici episodi di violenza mai perpetrati contro la popolazione civile italiana.
La Scuola di pace cura due progetti: l'Osservatorio di ricerca permanente sulle cause dei conflitti e le condizioni di pace nel mondo contemporaneo e il Laboratorio di formazione ed educazione alla pace.