I GOVERNI DELL'UNIONE
EUROPEA SI SCONTRANO A PROPOSITO DELLO STATUTO DELLE PERSONE NON
ORIGINARIE DALL'U.E.
A
RISCHIO SOPRATTUTTO I DIRITTI DEI RIFUGIATI
giugno 2003, Da I CARE
NEWS (http://www.icare.to/news.html)
I rifugiati sono stati tolti da una direttiva che ha lo scopo di garantire alle persone originarie da paesi terzi e che risiedono da più di 5 anni in un paese dell'UE, la libertà di circolazione da uno stato membro ad un altro.
Questo cambiamento è stato fatto, da quanto riferiscono le nostre fonti, grazie all'opposizione di Germania e Spagna. Se gli immigranti provenienti da paesi non facenti parte dell'UE persone originarie da paesi terzi ricevessero uno statuto comunitario di residenza a lungo termine, essi godrebbero anche di trattamento eguale a quello delle persone di nazionalità UE per quanto riguarda il lavoro, la scuola e la sicurezza sociale.
Il problema interno della Germania con l'asilo e l'immigrazione ha anche portato i Ministri della Giustizia dell'UE a rinviare ancora una volta un accordo sugli standard minimi per la qualifica e lo statuto delle persone originarie da paesi terzi.
Dato che i rifugiati sono stati tolti dalla proposta di direttiva, la Commissione proporrà entro un anno una direttiva che estende lo statuto di residenza a lungo termine ai rifugiati e alle persone sotto protezione sussidiaria. Con questo compromesso, il Consiglio spera che la Germania allenterà le sue restrizioni sulle due direttive che sono ora in esame: una sugli standard minimi per la qualifica e lo statuto delle persone originarie da paesi terzi e l'altra sullo statuto di coloro che sono residenti a lungo termine. Il termine ultimo per l'approvazione di queste due direttive è giugno 2003.
Ci sono comunque disaccordi tra gli Stati dell'UE anche sul dare gli stessi diritti ai rifugiati e a coloro che sono sotto protezione sussidiaria. "C'è ancora della strada da fare", ha detto il Commissario per la Giustizia e gli Affari Interni, Vitórino; "Spero che si troverà la volontà per un compromesso".