DONNE E UOMINI STUPRATI DAI RUSSI IN CECENIA MINACCIANO ATTENTATI SUICIDI
DENUNCIA DI UNA ORGANIZZAZIONE DEI DIRITTI UMANI


agosto 2001, da ACEA

 

Cecenia: la popolazione, esasperata dagli stupri subiti dai Russi, minaccia attentati suicidi.
Secondo le informazioni dell'Associazione per i Popoli Minacciati (APM), le truppe russe maltrattano e umiliano i civili ceceni provocando così delle azioni disperate. Ceceni profondamente umiliati da stupri in pubblico minacciano ormai attentati suicidi.

Secondo l'attivista per i diritti umani cecena Zainap Gashaiewa dell'APM, 45 Civili di Sernowodsk nell'ovest della Cecenia hanno dichiarato, dopo aver subito pesanti abusi sessuali, di non voler più vivere e di pensare ad attentati suicidi. Gli uomini appartengono ai 68 abitanti di Sernodowsk, che nel corso di una cosiddetta operazione di pulizia il 3 luglio sono stati portati con la forza insieme alle proprie donne nei campi circostanti il paese. Soldati in parte mascherati hanno iniziato a stuprare le donne, urlando agli uomini : "Siete uomini, o no? Perché non difendete le vostre donne, se siete veramente dei Caucasici!" Tutti coloro che hanno tentato di difendere effetivamente le donne sono stati ammanettati ai carri armati, stuprati a loro volta e insultati. Un soldato russo che ha
tentato di difendere i Ceceni urlando ai propri commilitoni: "Ma sono anche loro esseri umani!", è stato a sua volta insultato e stuprato.

Finora ci sono solo testimonianze oculari circa gli stupri commessi, le prigionie nei cosiddetti campi
di filtraggio e nelle fosse comuni. Alcune di queste testimonianze sono pubblicate nel rapporto di 320 pagine sui diritti umani "Lo sterminio di un piccolo popolo - Terzo genocidio in Cecenia", pubblicato in gennaio dall'APM.

Info: http://www.popoliminacciati.it/3dossier/cecen-it.html