DOTTORATO AD HONOREM A RAWA DA UNA PRESTIGIOSA UNIVERSITA' BELGA
ELOGIO PRONUNCIATO DALLA PROF. DR. DIANA PHILLIPS DURANTE LA CERIMONIA A BRUXELLES, IL 16 MAGGIO SCORSO


giugno 2003, Dal sito ufficiale dell'Università di Antwerp. Traduzione di Antonella Acquisti

 

Le immagini televisive della pubblica esecuzione di una donna afgana in un stadio sportivo di Kabul, stracolmo, sono impresse in maniera indelebile nella nostra memoria collettiva e mettono all'ordine del giorno della politica internazionale la violazione dei diritti umani - e in particolare di quelli delle donne - da parte del potere talebano. Quello che molte persone non sanno è che il video filmato è stato ripreso segretamente da membri di RAWA, l'Associazione Rivoluzionaria delle Donne Afgane.
RAWA è stata fondata a Kabul nel 1977 come un'organizzazione politica e sociale indipendente. Prima dell'invasione sovietica nel 1979, le attività di RAWA erano concentrate sul rafforzamento della consapevolezza della democrazia e dei diritti umani fondamentali - più specificatamente quelli delle donne - nel popolo afgano. Durante l'occupazione sovietica RAWA si è rivoltata, pacificamente ma con risolutezza, contro l'invasore. L'organizzazione è stata molto attiva anche sotto il successivo regime talebano. I suoi membri hanno, per esempio, allestito scuole nei campi profughi in Pakistan e impiantato un ospedale e una squadra medica mobile così da essere capaci di provvedere con urgenza alle richieste di aiuto delle donne e dei bambini profughi.
Nonostante il regime oppressivo e le minacce costanti che RAWA ha dovuto affrontare nello stesso Afghanistan, l'organizzazione ha avviato una vasta serie di attività socio-politiche. I membri di RAWA hanno rischiato la vita quando hanno continuato ad insegnare alle ragazze e hanno offerto classi di alfabetizzazione a donne analfabete, sfidando in questo modo gli ordini espliciti dei talebani. RAWA ha anche organizzato lezioni di pronto soccorso e squadre mediche mobili e ha istituito progetti per aiutare gli orfani e le vedove di guerra a guadagnarsi di che vivere.
RAWA crede in una società basata sui valori umani fondamentali ­ pace, libertà, democrazia ­ e rifiuta sia i regimi eccessivamente laicizzati che quelli fanaticamente religiosi. L'organizzazione ha parlato chiaro, senza sosta, contro la violazione dei diritti umani da parte degli invasori sovietici prima, e dei talebani poi. La popolazione afgana ha sopportato grosse sofferenze in particolare sotto i talebani. Le donne hanno visto i loro diritti minati e la loro libertà fisica di movimento così ristretta che, virtualmente, sono scomparse dalla vita politica e pubblica.
Gli obbiettivi principali di RAWA per il futuro sono: da una parte agevolare l'emancipazione delle donne afgane attraverso progetti che le incoraggino a giocare un ruolo attivo nella ripresa economica e socio-politica del proprio paese e, dall'altra parte, promuoverne l'educazione. RAWA considera proprio l'educazione come il mezzo per eccellenza per ricostruire la società su basi più eque. In questo senso, gli obbiettivi di RAWA riguardo l'educazione corrispondono a quelli dell'università di Antwerp.
Poiché l'attenzione dei media è stata di recente focalizzata sul Medio Oriente, in particolare sull'Iraq, molti, nel mondo occidentale, pensano che in Afghanistan i problemi siano stati risolti. Tuttavia i recenti cambiamenti rimangono superficiali e per giunta sono limitati principalmente alla capitale, Kabul. Le donne che si avventurano fuori dalle porte senza indossare i burka sono ancora molestate, le ragazze nelle scuole sono ancora bersaglio di violenze gratuite, sia gli studenti che gli insegnanti sono minacciati, mentre una grande parte della popolazione è ancora adesso priva dell'assistenza sanitaria di base. RAWA rimane ancora un'organizzazione sotto stretta sorveglianza. In passato i suoi membri sono stati vittime di violenza, incarcerazioni e perfino assassinii. Ancora adesso sono obbligati a usare nomi falsi e a nascondersi sotto i burka per ragioni di sicurezza.
Malgrado le molte difficoltà che i membri di RAWA fronteggiano nel quotidiano e la permanente scarsità di fondi con la quale dovete battervi, le coraggiose donne di RAWA continuano ad aiutare a costruire un futuro migliore per il popolo afgano, in particolare per le donne, attraverso progetti di aiuto nei settori dell'educazione, della formazione professionale e della sanità. Ecco perché oggi vogliamo rendere omaggio a tutti voi, sia individualmente che come organizzazione.
Per le suddette ragioni chiedo che il rettore-presidente conferisca a RAWA un dottorato ad honorem dell'università di Antwerp.