LA LIBERTA' DI ESPRESSIONE
E' UN DIRITTO FONDAMENTALE
febbraio 2004, da Amnesty
International, 2 gennaio 2004
È essenziale che la libertà di espressione venga assicurata in Afghanistan, ha riferito Amnesty International quando la Loya Jirga si è riunita a Kabul e i dibattiti sui punti caldi si sono intensificati.
In base ai rapporti che ha ricevuto, Amnesty International ha messo in guardia su minacce e ritorsioni, che impediscono ad alcuni delegati di partecipare liberamente alla Jirga.
La predominanza politica dei comandanti delle fazioni armate e l'assenza di leggi in molte parti del Paese contribuisce ad un'atmosfera di insicurezza per i delegati che desiderano agire indipendentemente da gruppi politici potenti. Alcuni delegati temono per la propria vita e per la sicurezza dei propri familiari, soprattutto quando la Loya Jirga verrà sciolta e dovranno tornare alle proprie case.
È preoccupante che anche i rappresentanti eletti della Loya Jirga siano stati coinvolti nella limitazione della libertà di parola. Per esempio, è stata fatta circolare una petizione per modificare le parole 'l'Afghanistan è una repubblica islamica' in 'l'Afghanistan è una repubblica'. La petizione è stata sottoscritta da 151 delegati, ma il presidente della Jirga, Sibghatullah Mojaddedi, ha rifiutato di metterla ai voti, definendo pubblicamente "infedeli" i firmatari. Amnesty International è preoccupata che i sottoscrittori della petizione possano essere in serio pericolo.
"È responsabilità dei rappresentanti eletti della Jirga dare un esempio facilitando un dibattito libero per sostenere la libertà di espressione. Da discussioni condotte in un clima di paura non potrà uscire una costituzione che protegga i diritti umani del popolo afghano", conclude Amnesty International.