L'ONU DENUNCIA LA CONDIZIONE DI DONNE E DETENUTI IN AFGHANISTAN
IL SISTEMA GIUDIZIARIO E PENITENZIARIO DEVE ADEGUARSI AGLI STANDARD INTERNAZIONALI PER LA TUTELA DEI DIRITTI UMANI


febbraio 2005, da Dwpress

(DWpress) - Ginevra ­ Cherif Bassiouni, esperto della Commissione Diritti Umani delle Nazioni Unite, in visita in Afghanistan, ha dichiarato che il Paese deve compiere maggiori sforzi contro la violenza alle donne e migliorare la condizione dei detenuti.
Bassiouni ha incontrato alcuni funzionari del governo di Kabul, rappresentanti dell'AIHRC (Afghan Independent Human Rights Commission), dell'UNAMA (United Nations Assistance Mission in Afghanistan) e di Ong attive nel paese, recandosi poi presso il carcere di Pol-e-Charkhi e quello del distretto di Logar, dove ha riscontrato un miglioramento rispetto alla sua precedente visita dell'agosto 2004, senza dimenticare la necessità di un maggior adeguamento dei livelli internazionali per la tutela dei diritti umani. Le due aree maggiormente bisognose di protezione sono il sistema giudiziario e penitenziario e la protezione delle fasce più deboli della popolazione, comprese le donne. Bassiouni ha inoltre espresso forte preoccupazione per le accuse di maltrattamenti commessi dalle forze straniere presenti nel paese e per la tendenza a creare unità speciali tra le forze di sicurezza nazionali che operano illegalmente. Per il rappresentante Onu, bisognerebbe realizzare un piano per la tutela dei diritti umani intervenendo direttamente su alcuni punti focali come la giustizia, la droga e la corruzione.
Numero 29/30 dell'11/12 febbraio 2005