A KABUL UNA "PRIGIONE BUIA" DEGLI USA
RIVELAZIONI DI DETENUTI DI GUANTANAMO TESTIMONIANO L'ESISTENZA DI UNA PRIGIONE AMERICANA SEGRETA, LUOGO DI TORTURE E MALTRATTAMENTI


Gennaio 2006. Di John Sifton, ricercatore di Human Rigths Watch sul terrorismo e contro terrorismo. Traduzione di Jenny Corbo


New York, 19 Dicembre 2005. Otto detenuti attualmente a Guantanamo hanno raccontato ai loro avvocati che per alcuni periodi tra il 2002 e il 2004 sono stati tenuti prigionieri in una struttura vicino Kabul, cui fanno riferimento come la "prigione buia" o la "prigione delle tenebre". Lì venivano incatenati ai muri, lasciati senza cibo né acqua e tenuti in totale oscurità con una musica assordante rap, heavy metal o altri rumori per intere settimane.
I detenuti dicono che le guardie americane e afgane non erano in uniforme e che gli americani che conducevano gli interrogatori non avevano segni militari distintivi il che fa pensare che la prigione fosse in mano a personale della CIA.
I detenuti venivano picchiati durante gli interrogatori, tenuti per settimane al buio totale, legati ad anelli piantati nei muri delle loro celle con musica a tutto volume di continuo. Alcuni hanno detto di essere stati legati in modo che fosse impossibile distendersi o dormire facendo gonfiare o deformare le mani e i polsi. Alcuni hanno detto di non aver potuto mangiare per giorni e gli veniva data solo acqua sporca.
I detenuti hanno anche riferito di essere stati in isolamento e di non aver mai potuto ricevere la visita di rappresentanti del Comitato Internazionale della Croce Rossa o altri ufficiali indipendenti.
John Sifton, ricercatore sul terrorismo e contro terrorismo di Human Rights Watch ha detto "Gli Stati Uniti debbono fare chiarezza sulla "prigione buia" di Kabul. Nessuno, non importa di quale crimine sia accusato, dovrebbe essere tenuto in una prigione segreta o essere sottoposto a torture".
Le accuse dei detenuti sono arrivate a Human Rights Watch tramite i loro avvocati e sono scritte nei loro appunti. Human Rights Watch non ha intervistato i detenuti direttamente poiché gli Stati Uniti hanno vietato alle organizzazioni per i diritti umani di visitare i detenuti di Guantanamo o di altri siti di detenzione all'estero. Comunque, Human Rights Watch crede che queste dichiarazioni siano sufficientemente credibili e necessitano di un'indagine ufficiale. I detenuti sono di diverse nazionalità e hanno ognuno un avvocato diverso. Nessuno ha raccontato di essere stato detenuto nella prigione segreta per più di sei settimane per volta e non sono state fatte altre accuse.
Molti dei detenuti dicono di essere stati arrestati in Asia e in Medio Oriente e poi portati in Afghanistan. Alcuni raccontano che dopo l'atterraggio hanno fatto un viaggio di pochi minuti in auto prima di raggiungere la prigione. Le guardie afgane hanno detto ad alcuni di loro che la prigione era vicino Kabul. Alcuni detenuti della prigione buia raccontano di essere stati trasferiti anche in un'altra prigione segreta vicino Kabul. I detenuti hanno detto che sono stati poi trasferiti nel principale centro di detenzione americano vicino Bagram, dove molti altri detenuti di Guantanamo dicono di essere stati inizialmente.
Human Rights Watch dice che la "prigione buia" potrebbe essere stata chiusa dopo che molti detenuti sono stati trasferiti alla prigione di Bagram alla fine del 2004.
M.Z., un detenuto arrestato all'estero nel 2002 (nome e dati identificativi sono tenuti nascosti su richiesta dell'avvocato), ha detto che è stato nella "prigione buia" per circa quattro settimane. Dice di essere stato portato in un sotterraneo quasi senza luce dove c'era musica ad alto volume di continuo. Dice di essere stato tenuto in isolamento al buio totale, senza nessuna luce e che per gli interrogatori veniva portato in una stanza con una luce stroboscopica e legato ad un anello al pavimento. Durante gli interrogatori una volta è stato minacciato di violenza carnale.

Benyam Mohammad, un detenuto di Guantanamo nato in Etiopia e cresciuto in Gran Bretagna, dice di essere stato tenuto nella "prigione buia" nel 2004 e descrive l'esperienza al suo avvocato in Inglese:
"Nelle stanze era buio pesto per la maggior parte del tempo. Mi hanno appeso. Il secondo giorno mi hanno permesso di dormire poche ore e poi mi hanno appeso di nuovo per due giorni. Le gambe erano gonfie. I polsi e le mani non avevano più sensibilità. Per una ventina di giorni avevano messo musica a tutto volume, di Eminem, Slim Shady e Dr.Dre e in seguito suoni di fantasmi e altri rumori tipo Halloween. Una volta sono stato legato per due settimane. La CIA ci teneva sotto torchio giorno e notte. Molti sono diventati matti. Sentivo gente che batteva la testa contro il muro e le porte fino a rompersela."
J.K., un altro detenuto (anonimo su richiesta dell'avvocato) ha dichiarato di essere stato tenuto al buio, di essere stato malmenato durante gli interrogatori, appeso al muro e ha dovuto subire per settimane musica ad alto volume, senza mai poter dormire. Ha raccontato ai suoi avvocati che c'era gente che si lamentava continuamente.
Abd al-Salam Ali al-Hila, uno yemenita il cui arresto e trasferimento in Afghanistan era stato precedentemente documentato da Human Rights Watch in "Guantanamo: Nuovo caso di "Sequestri al contrario" <http://hrw-news.c.topica.com/maaekChabm1eJbn8jwWe/> racconta di essere stato tenuto nella "prigione buia" varie volte durante il 2003. Ha detto ai suoi avvocati di essere stato incatenato al muro, tenuto quasi costantemente al buio e obbligato a non dormire con rumori fortissimi.
Allo stesso modo, gli avvocati di Hassin Bin Attash, Jamil el Banna e Bisher al Rawi, altri tre detenuti che dicono di essere stati tenuti nella "prigione buia", raccontano che i loro clienti hanno parlato di buio costante, sono stati legati al muro, costretti a non dormire, senza acqua e cibo e picchiati durante gli interrogatori. Anche un altro detenuto, che ha voluto restare anonimo, ha fatto un simile resoconto.
Il 18 Novembre, il telegiornale su ABC ha trasmesso <http://hrwnews.c.topica.com/maaekChabm1eKbn8jwWe/> le rivelazioni di alcuni funzionari della CIA riguardo l'esistenza di una struttura segreta della CIA a Kabul, e hanno fatto supposizioni sulle procedure degli interrogatori in quella sede. I funzionari, che hanno chiesto di restare anonimi, hanno riferito di sei diverse tecniche da usare contro i detenuti più importanti, come per esempio la privazione di sonno per lunghi periodi, l'esposizione al freddo per più di 40 ore, e la "cascata d'acqua" in cui veniva versata acqua sulla faccia del detenuto fino a quando sentiva di soffocare o annegare. Gli ufficiali hanno detto ai giornalisti di ABC che la CIA aveva autorizzato queste tecniche sin dal marzo 2002 e che erano usate sia a Kabul che in altre prigioni.
I racconti dei detenuti di Guantanamo sulla prigione di Kabul trovano conferma anche nelle storie raccontate da quattro detenuti, scappati in luglio dalla base americana di Bagram, in un video mandato a ABC News e Al-Arabiya. Nel video, i detenuti dicevano di essere stati tenuti nella "prigione buia" prima di essere mandati a Bagram e descrivono di essere stati soggetti a musica assordante e al buio totale e di aver subito abusi fisici.
Human Rights Watch ha in precedenza identificato 26 "scomparsi" che si crede siano stati tenuti nelle strutture segrete gestite o usate temporaneamente dagli americani. Per "scomparsa" si intende la detenzione illegale in cui le autorità implicate negano di trattenere una persona o rifiutano di rivelare la sua posizione. Human Rights Watch ha detto oggi che gli americani possono aver usato la struttura vicino Kabul per trattenere per brevi periodi i detenuti "scomparsi".
Human Rights Watch afferma che le presunte torture e i maltrattamenti ai detenuti, se confermati, costituirebbero una seria violazione della legge penale americana, come la Legge sui Crimini di Guerra e lo Statuto Anti Tortura, e anche le leggi afgane. I maltrattamenti dei detenuti violerebbero anche la Convenzione contro la Tortura e l'Accordo Internazionale sui Diritti Politici e civili, entrambi ratificati dagli Stati Uniti, e le leggi sulla guerra
(Riassunto degli statuti:<http://hrw-news.c.topica.com/maaekChabm1eIbn8jwWe/> )

Da tempo Human Rights Watch ha richiesto un procedimento speciale per indagare sui presunti maltrattamenti dei detenuti nelle prigioni americane all'estero.
Sifton dice "Non si tratta di tortura in senso astratto, ma nella realtà. Il personale e gli ufficiali americani potrebbero essere perseguiti penalmente e si richiede un ufficio di accusa speciale per le indagini".
Human Rights Watch ha richiesto al governo americano di spostare gli "scomparsi" in centri di detenzione noti, chiarire su quali basi legali sono trattenuti i detenuti e permettere il contatto tra i detenuti e i media indipendenti.
Sifton dice "E' giunto il momento che l'amministrazione Bush chiuda le prigioni segrete e smetta di trattenere illegalmente persone".