DEMOCRAZIA O DEMAGOGIA
DOVE VANNO
A FINIRE I SOLDI? DA BONN A LONDRA, DA ILLUSIONE A ILLUSIONE
Febbraio 2006. Di Omar Sayal. Traduzione a cura di Cinzia Tosi
Bonn se nè andata e con essa le aspettative e la speranza della gente. I Talebani se ne sono andati e con loro le catene che imprigionavano le donne afgane. Osama è in fuga, ma lo sono anche la stabilità e la sicurezza del Paese. Metà è bene e metà è male. Chi può sapere cosa accadrà domani se si verificheranno le stesse cose alla Conferenza di Londra? I ricchi diventeranno più ricchi e i poveri più poveri? La logica è semplice e non necessita di profonde riflessioni da parte di accademici o politici. Adesso abbiamo leconomia del libero mercato, il libero commercio e un Paese libero e aperto! Quando tutto si può ottenere liberamente, è concesso anche giocare col destino delle persone in piena libertà e impunità. Chi indagherà su di voi e vi controllerà siate gentili e pazienti - per non permettervi di attraversare la linea rossa? I politici, le leggi o le mani nascoste del mercato, ovviamente non il mercato locale, regionale o nazionale, ma il mercato e il commercio internazionali, con monopoli e corporazioni in cima alla scala sociale.
Questa è la realtà del nostro mondo, che ci piaccia o meno, ma fate attenzione, siamo pedine nelle mani di corporazioni, marchi ed entità economiche internazionali.
Prima di spiegare il mio punto di vista, vorrei sottolineare che leconomia è la madre di ogni millesimo della politica, in particolare adesso, in questo mondo inquieto. Nessun presidente americano, nessun leader al mondo sarebbe disposto a inviare le sue truppe in Iraq o in Afghanistan se non ci fossero vantaggi economici.
Di conseguenza, non varrebbe la pena parlare di aiuti senza parlare di politica e delle fonti, delle condizioni e del condizionamento degli aiuti, tuttavia dobbiamo farlo. La prima cosa da fare è ridefinire le vecchie linee. Tutti sanno che alla Conferenza di Bonn, la comunità internazionale promise più di otto miliardi (alcuni dicono dagli otto ai tredici miliardi) in aiuti allAfghanistan e, da quanto possiamo capire, sembra che questi soldi siano arrivati quasi interamente. Se ci fossero delle perplessità in merito, il popolo afgano sarebbe pronto ad ascoltare e a contribuire per chiarire qualsiasi dubbio o sospetto e poter felicemente scoprire dove siano finiti tutti questi soldi! Otto miliardi è una cifra immensa, ovviamente non in base agli standard occidentali, ma in base ai bisogni e agli standard afgani. Senza dubbio, potremmo ricostruire il Paese. Certo, non potremmo ricostruirlo in tutto e per tutto simile ad uno Stato europeo, con le stesse strutture governative e amministrative, ma potremmo almeno migliorarlo e renderlo più accogliente e accettabile di quanto non sia attualmente. Cosabbiamo adesso? Un sacco di cose interessanti: droga e mafia, povertà e disoccupazione, diritti e leggi superficiali, elezioni e parlamento fasulli, un presidente furbo e dei ministri infami, un libero mercato e una spaventosa separazione fra poveri e i ricchi, straccioni e benestanti.
Parliamo della realtà, dei bisogni delle persone e degli aiuti che servono. Sono costretto ad esprimermi con questa chiarezza perché i miei politici e i miei leader, come la maggior parte dei politici del mondo, non amano dire la verità. Non hanno niente di cui essere orgogliosi. Chi è disposto ad ammettere che la metà di Kabul, capitale del Paese, che conta più di tre milioni di abitanti, non dispone di elettricità adeguata e laltra metà ne è totalmente priva? Se fossi ministro o presidente, non rivelerei mai la verità al resto del mondo perché mi sentirei imbarazzato e mi vergognerei. Tuttavia, sono una persona comune che non ha interessi personali nel denaro destinato agli aiuti. Non mi vergogno nellammettere che adesso, qui nella capitale, ci sono più prostitute e mendicanti, più corruzione e più illegalità di quelli che cerano al tempo dei Talebani. Prima almeno, la gente non era costretta a dare bustarelle per ottenere una firma di un mullah a capo di un ufficio, e gli autisti non erano costretti a dare la mancia a un poliziotto corrotto o destituito in ogni piazza della città. Difficilmente si vedevano omicidi per le strade o si trovavano bande di malviventi disposte a eseguire crimini per pochi dollari. Adesso, invece, tutto questo avviene nella massima libertà e impunità. Ognuno è maestro di se stesso. Inoltre, se siete ricchi e ben collegati alle autorità, chi potrà mai fermarvi? Karzai? Ne dubito!
Non allarmatevi, non sono un Talebano, un membro di Al Qaeda o un fondamentalista. Soprattutto, non condanno la caricatura di Maometto apparsa su un quotidiano danese perché appartengo a un Paese e a un cultura musulmane, la condanno perché devia lattenzione della gente di tutto il mondo, in particolare dei musulmani, verso faccende insignificanti e vacue. Questo, probabilmente, viene fatto intenzionalmente da parte di alcune cerchie di potere. Inoltre, credo che il fondamentalismo islamico e il terrorismo islamico (dico islamico perché abbiamo diversi tipi di terrorismo e di fondamentalismo, incluso il terrorismo di Stato) ottengano forza lavoro manipolando lo scontento e la povertà dei musulmani, la corruzione e la cattiva amministrazione dei regimi musulmani, la subordinazione dei politici tradizionalisti di questi regimi ai governi occidentali, conquistando così il cuore e la mente della gente per i loro fini politici. Dico questo perché esistono nel mondo persone e governi che soffocano la verità e la realtà incollando letichetta di terroristi solo ad Osama, ad Al Qaeda e ai Talebani. Questi sono marchi ben conosciuti, con i quali è possibile fare politica comodamente, come fare affari con Coca Cola, Wal Mart, Nike e Intel. I media tradizionali sono qui per pubblicizzare questo marchio. La gente li ascolta e li vede dallalba al tramonto. Siete bombardati di informazioni sbagliate, di indagini e sondaggi contraffatti. Vi viene detto che noi abbiamo ragione e gli altri hanno torto. Vi viene detto che siete terribilmente in pericolo e che dovete accettare la nostra politica. Bush è il più intelligente e i media americani sono i più precisi ed equilibrati. Possediamo la tecnologia e le arti magiche per leggere nella mente delle persone e, ovviamente, se utilizziamo la nostra ultima tecnologia (quella che mostrano i film di Hollywood), possiamo scoprire in un attimo cosa pensa una persona e cosa sta programmando di fare: mettere bombe nella nostra metropolitana o iniettare del gas tossico nel nostro sistema centrale di riscaldamento. Bravi! Stiamo proteggendo gli interessi degli americani e degli europei. Tuttavia, è possibile tracciare una linea netta e decisa tra le aziende e i marchi e la gente comune dellAmerica e dellEuropa? Sì, dovremmo tracciare una linea rossa ed educare la gente su questa linea tramite media che dicano solo la verità, senza tecnologie o dispositivi che leggono nella mente! Io amo la gente americana ed europea, come amo tutta la gente del mondo. Rispetto il suo modo di vivere e di pensare, le sue speranze e aspettative e, soprattutto, la sua libertà di religione. Le persone comuni americane ed europee sono, come noi, vittime delle strategie sbagliate dei loro politici. La macchina della guerra sta funzionando in Iraq con i loro soldi, grazie alle tasse che vengono loro imposte dai governi. Chi guadagna di più? Le aziende o la gente? Cosa possono guadagnare dallIraq? LIraq è lontano dagli Stati Uniti, come potrebbe distruggere la vita degli americani? Tuttavia, cè una cosa in Iraq che può distruggere la vita delle aziende americane e di alcune aziende europee: loro nero.
Questa è la verità. Non dovremmo mischiare i problemi della gente dei Paesi poveri con i piani delle organizzazioni islamiche o non islamiche. Non dovremmo annientare o dimenticare i bisogni della gente etichettando i loro movimenti e i loro desideri con il nome di Al Qaeda o dei Talebani. I problemi della gente sono causati da questa globalizzazione, dalla libera economia e da un sistema capitalistico malato, non solo nei Paesi poveri, ma anche nei Paesi ricchi. Globalizzazione significa globalizzazione della povertà e globalizzazione del benessere. Essa annienta e penetra i confini non per portare prosperità alla gente, ma per trovare manodopera più economica, per ampliare il mercato e per distruggere le piccole economie locali. La Coca Cola non permetterà mai la produzione di unaltra bibita analcolica che possa farle concorrenza in Niger o in Afghanistan, e nemmeno in Romania o in Polonia. Possiede il suo marchio storico e milioni di dollari per pubblicizzarlo. Di conseguenza, la gente non può bere la stessa bevanda in lattina col nome di Mecca Cola o di Vatican Cola. La gente non vincerà mai questa guerra. Questo tipo di apertura, per i Paesi poveri significa ancora più povertà e per quelli ricchi unulteriore separazione tra le classi alte e le classi medie e povere (nonostante non mi piaccia utilizzare questa distinzione tra le classi perché, dietro la struttura classista, nasconde le realtà del nostro mondo e della nostra società).
Non possiamo divulgare la pace, la giustizia e luguaglianza nel mondo nascondendo la realtà dietro a guerre come quella dellAfghanistan e dellIraq, e combattendo le opposizioni ai nostri programmi, al nostro modo di vedere e alla nostra politica, definendole speranze e organizzazioni terroristiche, senza nessuna distinzione tra le organizzazioni terroristiche e fondamentaliste e la povertà, la gente e la democrazia. I problemi che lAmerica affronta in Iraq e nellarea del Golfo non sono causati dal fatto che sta sostenendo e difendendo i valori e i principi americani. Nessuno nellarea del Golfo possiede la tecnologia e le risorse necessarie a cambiare la mente (la religione, le convinzioni, il modo di vivere) di un cittadino americano che vive a New York. I veri valori americani si basano sui diritti umani e sulla democrazia. Tuttavia, purtroppo la gente di Washington sta costruendo la sua politica sulloro nero, sul mercato e sulle materie prime, rivaleggiando con i poteri economici emergenti. Questo non è uno scontro di civiltà, come afferma Huntington, ma uno scontro di interessi economici in cui ci sono vincitori e vinti, e tutto ciò produce una reazione violenta.
In ogni caso, conformemente a quanto afferma il Report Nazionale dello Sviluppo Umano del 2004, lAfghanistan è uno dei Paesi più poveri al mondo, con un livello di mortalità materna e infantile fra i più elevati. Il reddito pro capite è di 190 US$ e la vita media è di 44.5 anni. Il Pakistan ha il 60.8, lIran il 70.1 e i Paesi Meno Sviluppati (LCD) hanno il 50.6. Il livello di alfabetizzazione in Afghanistan è del 28.6% (per le donne è solo del 14.1%), mentre il livello di alfabetizzazione in Tajikistan è del 99.5%, in Pakistan del 41.5% e in Iran del 77.1%. Inoltre, meno del 40% dei bambini afgani viene sottoposto alle vaccinazioni salvavita e dai 2 ai 3 milioni di persone sono vittime della malaria. Solo il 12% della popolazione ha accesso alla sanità e il 23% ha accesso allacqua potabile. Una donna muore di complicazioni di parto o di maternità ogni 30 minuti e la malnutrizione cronica raggiunge il 50%. LAfghanistan conta solo 26.000 studenti di istruzione elevata e il salario medio di un funzionario pubblico è inferiore ai 50 US$ al mese.
Ecco il quadro reale. Questo è un problema puramente economico, perché nessuno ne risentirebbe se provvedessimo a fornire acqua potabile a quella maggioranza di persone che non ce lha, se ci liberassimo della malaria e se aumentassimo il livello di alfabetizzazione, se diminuissimo la mortalità infantile e materna, se aumentassimo la lunghezza media di vita, se fornissimo elettricità a tutti e alzassimo il reddito pro capite. Inoltre, se non mi sbaglio, aiuto significa sviluppo e sviluppo significa avere un buon governo, una buona amministrazione, sicurezza e pace sicura e permanente. Ma le cose non sono come la maggioranza degli afgani vorrebbero. I politici sono corrotti, per loro lo sviluppo economico significa gonfiare sempre di più le loro tasche di dollari. Per loro, sviluppo significa costruire enormi edifici, aprire guest-house e hotel sontuosi, guidare auto alla moda, permettere ai membri del parlamento di avere la loro auto personale (benché la maggioranza di loro ne possegga già una o più duna) e lasciare che dei meschini funzionari ottengano bustarelle vivendo nel modo più disumano, degradante e umiliante che esista, la corruzione dei subalterni, un altro tipo di accattonaggio che si verifica negli uffici pubblici afgani.
Di conseguenza, qual è la ragione per cui vogliamo i soldi? Uno sviluppo della tasca o uno sviluppo del Paese? La realtà parla molto meglio di me, di te, di Karzai, dei suoi ministri e adesso anche di quei membri del parlamento pagati. La condizione della gente è la stessa che esisteva durante e dopo i Talebani. Sto parlando di economia, non di politica o di diritti. Un uomo continua ad avere nel suo carretto la stessa banana e la stessa cipolla da vendere. Continua a svegliarsi presto al mattino e a tornare a casa tardi la sera. Continua a guadagnare la stessa cifra che guadagnava durante e dopo il periodo dei Talebani. Alcuni fatti rivelano che la sua condizione è leggermente peggiorata rispetto al periodo dei Talebani. Deve dare bustarelle alla polizia o ai vigili per poter collocare il suo carretto in un posto adeguato e, a volte, deve anche difendersi dai loro bastoni o dai loro pugni. Deve arrampicarsi su una collina o su una montagna intorno a Kabul per raggiungere la sua casa e deve andare a prendere lacqua da una pompa sotto la montagna e usare una candela o una lampada ad olio per poter consumare il suo pasto a base di patate e pane afgano. Oppure, vive ancora in una casa di fango senza servizi né dentro né fuori casa.
Sicuramente, ci saranno persone che obietteranno quello che dico, evidenziando altri fatti e altre realtà. Quali sono questi fatti? Lavori sicuri e stipendi elevati delle ONG? Imbrogli delle ONG con progetti fasulli? Costruzioni di grattacieli a Kabul e in altre città? Vaste coltivazioni di oppio in tutto lAfghanistan? Appropriazioni indebite e furti nei ministeri per arricchirsi sempre di più? Famiglie agiate che fanno shopping nel centro di Kabul? Guidare una Land Cruiser? Contrabbando? Apertura di banche e aziende internazionali? O forse costruire un nuovo edificio per il parlamento? Se questi sono gli indicatori dello sviluppo economico, allora siamo una delle nazioni più avanzate del mondo. Chi ci può sorpassare nellaccattonaggio e nella corruzione, nel commercio della droga e nel guidare una Land Cruiser, dimenticando la giustizia e i crimini di guerra? Tutto questo ce labbiamo. Non ci servono ulteriori aiuti!
Gli esperti dicono che la corruzione in Afghanistan durante il governo di Karzai ha raggiunto il livello più elevato. I ministeri sono proprietà personale dei ministri e ogni reparto ha la sua severa visione etnica. Nemmeno le agenzie dellONU sono immuni da maltrattamenti e discriminazioni. Se, ad esempio, lufficio delle risorse umane dellUNICEF o dellUNDP è diretto da un Pashtun, egli ha il potere di far lavorare i suoi parenti. Un Tajik a capo di un agenzia della Nazioni Unite farebbe lo stesso, come può accadere nelle ONG o negli uffici privati o governativi. Se anche le Nazioni Unite sono impantanate nella corruzione e nella discriminazione, come possono non esserlo il governo afgano e le altre ONG?
Corruzione, burocrazia, nepotismo, favoritismo e mancanza di persone oneste e con una mente aperta al governo, causeranno ancora una volta la sconfitta della gente, mentre gli alti funzionari del governo e delle ONG saranno gli assoluti vincitori di questa Conferenza di Londra, che avrà provveduto ad altri due miliardi di dollari in aiuti. Il ministero della Riabilitazione Rurale ha ricevuto molte attenzioni da alcuni circoli, ma anche acute critiche da altri per la sua corruzione. Questo ministero è importante perché ha ottenuto una grossa parte degli aiuti dal governo e aveva lenorme responsabilità di ricostruire le aree rurali. Tuttavia, la realtà è molto frustrante. Secondo quanto riferito da una persona che lavora al ministero, una certa quantità di denaro venne assegnata a determinati progetti in una provincia. Il funzionario del ministero della provincia consegnò relazioni false e fotografie contraffatte. Il ministero mostrò queste relazioni e queste fotografie ai donatori per ottenere nuovi fondi per questi progetti inesistenti. In questo modo, i funzionari si arricchiscono e i presunti beneficiari vivono nellillusione di ottenere degli aiuti o di costruire delle scuole o dei sistemi di irrigazione. La salute rimane un problema pressante in Afghanistan. Al di fuori di Kabul e di poche altre città, è impossibile trovare una clinica o un centro diagnostico che vi tratti bene e che vi dia risultati fidabili di analisi mediche. Nel 2004, i medici dellospedale principale di Mazar ricevettero spesso dei risultati errati. Curiosi di scoprire dovera il problema, decisero di far analizzare del tè verde al posto delle urine. La cosa interessante è che ricevettero risultati che riportavano dati, numeri, cifre e così via. Questo è il motivo per cui migliaia di persone vanno in Pakistan, in Iran e anche in India per curarsi. Tuttavia, chi non può affrontare le spese di viaggio, deve convivere con la sua malattia e, alla fine, guarire o morire. Lo stesso problema si verifica con i lavoratori afgani. Ogni giorno si possono vedere centinaia di poveri lavoratori afgani di fronte allambasciata iraniana di Kabul, in attesa di chiedere il visto. Ogni giorno, altre centinaia attraversano illegalmente i confini del Pakistan e dellIran. Questi giovani che hanno perso il lavoro, lasciano le famiglie e i figli per trovare lavoro e mezzi di sostentamento in Iran. Per fortuna, questo accade in un periodo in cui lAfganistan ha iniziato il suo processo di ricostruzione! I soldi non servono forse per creare lavoro allinterno del Paese? Se cè lavoro, allora perché la gente cerca lavoro allestero o addirittura emigra in Pakistan per usufruire almeno di quei servizi basilari quali lacqua, lelettricità, i trasporti, la sanità, e così via?
Pochi giorni fa, Karzai ha parlato della droga e delloppio. E abbastanza intelligente da illudere la gente portando avanti, nel contempo, il suo impero sotterraneo. Ha detto che la gente di tutto il mondo vede gli afgani in modo sospetto. Considerano me, voi e tutti gli afgani dei contrabbandieri, ha detto. Metà di questa affermazione è vera, ma laltra metà è falsa. La gente del mondo dovrebbe considerare lui un contrabbandiere, perché suo fratello controlla la mafia nel sud del Paese e guida il suo impero in totale impunità e libertà dazione. Tuttavia, se la gente considera le persone comuni dellAfghanistan dei contrabbandieri e dei trafficanti di droga, è meglio che corregga il suo modo di vedere. Bisognerebbe fare delle indagini, oppure obbligare il precedente ministro dellinterno a mostrare il suo elenco di trafficanti di droga, in modo che tutti sappiano chi è il trafficante di droga e chi sono le vittime di questo traffico. Coloro che siedono al governo e al parlamento o coloro che coltivano la terra e a fatica sopravvivono? Se il governo afgano è così interessato a sradicare le coltivazioni di oppio, dovrebbe iniziare a farlo dal suo interno. Arrestare questo o quel trafficante nazionale o internazionale allaeroporto di Kabul e mostrarlo in televisione non è una buona soluzione. Ancora una volta, la gente comune è perdente, mentre gli alti funzionari governativi e la mafia sono i vincitori.
Ora dobbiamo parlare di politica, di diritti umani e di democrazia. Per quanto ne so, la democrazia è un altro marchio o un logo di molti Paesi del mondo. Noi, gente per bene, avremmo invaso lIraq per catturare Saddam e stabilire la democrazia, la giustizia e la libertà nel Paese. Tuttavia, dimentichiamo che lArabia Saudita non ha un governo democratico e che la Turchia ha soppresso la popolazione curda. Ho ragione? E a chi importa che tipo di democrazia ci sia in Egitto o in Kuwait e quali diritti umani vengano rispettati nelle carceri americane di Abu Ghraib, di Guantanamo, di Bagram e in molte prigioni nascoste della CIA in Medio Oriente? Se gli americani utilizzano la democrazie come un logo e unetichetta per soffocare gli oppositori e installare i loro regimi-fantocci per i propri interessi economici e programmi geo-strategici, i loro fantocci la utilizzano nello stesso modo per dare un quadro distorto del mondo. Karzai, i suoi ministri e i vari personaggi accademici, parlano di democrazia e di diritti umani in Afghanistan, ma dimenticano di parlare della presenza di criminali di guerra e di gente che oltraggia i diritti umani in parlamento o in altre cariche elevate. Questa è la logica: costruire il futuro e portare la democrazia e i diritti umani tramite coloro che non rispettano i diritti umani e continuano a perpetrare crimini! Che mossa astuta! Se Aristotele fosse vivo, la includerebbe nei suoi insegnamenti.
Inoltre, chi ha detto che le donne afgane godono ora degli stessi diritti e delluguaglianza con la loro controparte maschile? Se fosse vero, allora perché la Casa Bassa del parlamento ha emesso un comunicato, una settimana fa, che richiede che ogni donna parlamentare venga accompagnata da un mahram (legittimo parente maschio) quando si reca allestero? E perché molte donne continuano ad auto-immolarsi o a commettere altri tipi di suicidi in molte parti dellAfghanistan? Penso che Karzai e il suo governo dovrebbero rispondere a tutte queste domande prima di ottenere aiuti dai Paesi donatori.
Conclusione: con questi aiuti di Londra, il ricco diventerà più ricco e il povero diventerà più povero. Ovviamente, esiste un modo per uscire da questo pantano. I donatori di quei Paesi che promettono e forniscono aiuti, devono stabilire delle condizioni molto severe e chiedere al governo afgano e alle ONG internazionali di rendere conto del proprio lavoro. Inoltre, la popolazione afgana dovrebbe essere direttamente coinvolta negli aiuti, nei programmi e nella realizzazione dei progetti. Soprattutto, e questo è importante e vitale, la comunità internazionale dovrebbe chiedere e in parte anche rispondere, dove sono finiti tutti i soldi (da 8 a 13 miliardi di US$).