AFGHANISTAN: ONDATE
DI VIOLENZA
NECESSARIO
AUMENTARE IL NUMERO DEGLI OSSERVATORI INTERNAZIONALI PER I DIRITTI
UMANI E PER LE PROSSIME ELEZIONI PARLAMENTARI DI SETTEMBRE
giugno 2005, comunicato di
Human Rights Watch, 24-5-05
(New York, 24 maggio 2005) - La situazione della sicurezza in Afganistan si è deteriorata significamente nelle ultime settimane, con un'ondata di assassinii politici, proteste violente, e attacchi agli operatori umanitari, ha riferito oggi Human Rights Watch. L'instabilità arriva mentre il presidente Karzai è in visita negli Stati Uniti questa settimana.
Tra i recenti episodi di violenza, l'assassinio, due settimane fa, di un candidato alle parlamentari, l'omicidio di tre donne, cooperanti, il rapimento di una cooperante a Kabul, e scontri tra fazioni armate nella provincia settentrionale di Maimana.
"Maggio è stato un mese terribile per l'Afganistan", ha detto John Sifton, un ricercatore afgano che lavora per HRW. "Il presidente Karzai ha bisogno di più di una stretta di mano da Washington. Ha bisogno di assistenza concreta dagli Stati Uniti e dai loro alleati per migliorare la sicurezza".
Sono passati più di tre anni da quando gli stati membri della NATO hanno promesso di fornire forze internazionali di sicurezza in Afganistan ed ampliare la International Security Assistance Force (ISAF). A tutt'oggi, al di fuori di Kabul, le forze NATO sono dislocate in pochissimi centri.
Human Rights Watch ha sollecitato gli Stati Uniti perché facciano uno sforzo per accelerare il dispiegamento di ulteriori forze internazionali di sicurezza nelle province remote, e perché aumentino il numero di osservatori internazionali per i diritti umani, e il numero di monitori per le elezioni parlamentari previste per il prossimo settembre.
"Il numero attuale di truppe è niente rispetto a quanto impiegato in situazioni analoghe posteriori ad un conflitto", ha detto Sifton, "e semplicemente non ci sono abbastanza monitori per la garanzia del rispetto dei diritti umani e per le elezioni".
Tra gli esempi di violenza a maggio ricordiamo:
*18-19 maggio 2005: undici impiegati afgani di una compagnia agricola di Washington sono stati uccisi in un conflitto a fuoco nella provincia di Zabul in due distinti incidenti.
*18 maggio 2005: una presentatrice della televisione afgana, Shaima Rezayee, di 24 anni, è morta in seguito ad uno sparo alla testa, nella sua casa di Kabul. A marzo la Rezayee era stata licenziata dall'emittente televisiva indipendente di Kabul, Tolo TV, dopo che vari religiosi della capitale avevano definito la sua trasmissione "anti-islamica" e avevano richiesto che fosse rimossa.
*16 maggio 2005: a Kabul alcuni uomini armati hanno prelevato Clementina Cantoni, una italiana di 32 anni, che lavorava per CARE International, dall'automobile nella quale viaggiava.
*15-16 maggio 2005: cinque persone sono state ferite, e una uccisa, quando la violenza è esplosa tra i sostenitori di signori della guerra di fazioni opposte, in un distretto della provincia di Farah, nel nord dell'Afganistan.
*11 maggio 2005: Akhtar Mohammad Tolwak, candidato alle parlamentari e precedentemente delegato a due loya jirga, è stato ucciso insieme al suo autista nei pressi del distretto di Diyak, nell'est della provincia di Ghazni.
* 9-13 maggio 2005: sedici manifestanti sono stati uccisi dalla polizia e da truppe armate durante violente dimostrazioni contro un rapporto, pubblicato da Newsweek, sugli episodi di dissacrazione del Corano, durante gli interrogatori nella base di Guantanamo. sono esplosi tumulti in varie città afgane, comprese Jalalabad, Ghazni, Kabul e Maimana, durante i quali alcuni manifestanti hanno messo a ferro e fuoco gli edifici del governo e delle Nazioni Unite.
* 7 maggio 2005: un uomo si è fatto esplodere in un internet café a Kabul, uccidendo due civili afgani e un ingegnere birmano che lavorava per le Nazioni Unite.
* 5 maggio 2005: alcuni uomini armati hanno tentato di rapire tre stranieri, impiegati alla Banca Mondiale di Kabul.
* 2-6 maggio 2005: nei combattimenti tra i talebani e i militari afgani appoggiati dagli Stati Uniti sono morti dieci soldati dell'esercito afgano e una ventina di militanti, secondo l'esercito americano.
* 30 aprile-1 maggio: ad Herat, durante una protesta di varie centinaia di sostenitori del precedente governatore Ismail Khan, la polizia ha sparato su diversi civili, uccidendo un uomo anziano, una donna di 36 anni e sua figlia di 11.