IL FONDAMENTALISMO E' IL NEMICO DI TUTTA L'UMANITA' CIVILIZZATA.
COMUNICATO IN OCCASIONE DELL'11 SETTEMBRE


settembre 2002, da Rawa

Per dieci lunghi anni la gente dell'Afghanistan - e le donne in particolare - è stata oppressa e brutalizzata, prima sotto le catene e le atrocità dei fondamentalisti dell'Alleanza del Nord, poi sotto quelle dei talebani. In tutto questo tempo i governi delle potenze occidentali cercavano di trovare il modo per "collaborare" con questi criminali. Questi governi occidentali non hanno passato molte notti insonni per le fatiche quotidiane e le sofferenze umilianti che il nostro popolo ha dovuto sopportare sotto la dominazione di queste bande terroristiche. A loro non interessava molto che i diritti umani e i principi della democrazia fossero calpestati ogni giorno in una maniera inconcepibile. Ciò che importava era "collaborare" con i religio-fascisti per portare a termine l'allungamento degli oleodotti dell'Asia centrale fino a porti accessibili.

Subito dopo la tragedia dell'11 settembre la potenza militare americana si è messa in moto per punire quelli che in precedenza erano stati i suoi sgherri. Un Afghanistan tenuto prigioniero, sanguinante, devastato, affamato, pauperizzato, colpito dalla siccità, è stato bombardato fino a farlo cadere nell'oblio, con i sistemi d'arma più sofisticati e avanzati che siano mai stati creati nella storia umana. Sono state così versate vite innocenti, molte più di quelle perse nell'atrocità dell'11 settembre. Non sono state risparmiate neppure gioiose feste matrimoniali. Il regime dei talebani e i suoi alleati di Al Qaida sono stati rovesciati senza che venissero intaccate in modo significativo la loro capacità militare.
Ciò di cui invece non ci si è liberati è l'ombra sinistra della minaccia terroristica su tutto il mondo, e il suo alter ego, il terrorismo fondamentalista.

Né la coltivazione di [papavero da] oppio, né il potere dilagante dei signori della guerra sono stati sradicati in Afghanistan. In questo tormentato paese non ci sono né pace né stabilità, e neppure si è portato il minimo rimedio al flagello della povertà estrema, della prostituzione, del saccheggio sfrenato. Le donne si sentono molto più insicure che nel passato. Il fatto triste che nemmeno la sicurezza personale del presidente di questo paese possa essere garantita senza ricorrere a guardie del corpo straniere e i recenti attacchi terroristici sono segnali evidentissimi della situazione caotica di questo paese, ancora segnata dal terrorismo. Perché tutto ciò? Perché dal gran clamore seguito all'11 settembre non è scaturito niente? Per le ragioni seguenti, che RAWA ha ripetuto più e più volte:

1. La gente dell'Afghanistan è caduta dalla padella nella brace. Invece dei terroristi talebani, sono saliti al potere i terroristi "jihadi" dell'Alleanza del Nord. I fondamentalisti in versione jihadi e in quella talebani condividono una stessa ideologia; le loro differenze sono quelle abituali tra seguaci della stessa dottrina.

2. Da vent'anni circa, Osama bin Laden è il datore di lavoro dei fondamentalisti afghani e paga ai loro leader stipendi considerevoli. Lui e il mullah Omar, insieme a un gruppo di sostenitori dotati delle necessarie attrezzature per le comunicazioni, possono andare avanti a vivere per molti anni sotto la protezione di varie bande di fondamentalisti, in Afghanistan e in Pakistan, continuando a tramare contro il popolo afghano e contro il resto dell'umanità.

3. Il fenomeno dei talebani e quello di Al Qaida, in quanto manifestazioni di un'ideologia e di una cultura politica che stanno infestando un paese islamico, avrebbero potuto essere sradicati soltanto da un'insurrezione popolare e dal rafforzamento e dall'ascesa al potere di forze democratiche laiche. Un ricambio reale non può essere effettuato se ci si limita all'eliminazione fisica di Osama, del mullah Omar e dei loro simili.

L'Alleanza del Nord non può desiderare sinceramente l'eliminazione totale dei talebani e di Al Qaida, visto che tale eliminazione significherebbe la fine dalla raison d'être del sostegno e del supporto di cui gode da parte delle forze straniere che al momento sono predominanti nel paese. Era questa la ragione logica alla base dello slogan di RAWA che invocava una cacciata dei talebani e di Al Qaida attraverso un'insurrezione popolare. Purtroppo, prima che tale insurrezione potesse accadere, i talebani e Al Qaida hanno ceduto le loro posizioni ai "fratelli dell'Alleanza del Nord", senza subire perdite rilevanti.

Con la sua seconda occupazione di Kabul, l'Alleanza del Nord ha bloccato tutte le speranze di un cambiamento radicale. Essa stessa è ora la radice e la fonte dell'insicurezza, con la scandalosa atmosfera poliziesca della Loya Jirga, il terrorismo emergente, l'imbavagliamento della democrazia, le atroci violazioni dei diritti umani, l'aumento della povertà, la prostituzione e la corruzione, il fiorire della coltivazione del papavero, il fallimento dei primi tentativi di ricostruzione, oltre a vari altri mali, troppi per essere elencati.

L'oppressione e i crimini contro le donne dilagano in varie forme in tutto il paese. RAWA ha sempre sostenuto che l'odio rabbioso dei fondamentalisti nei confronti delle donne come esseri umani di pari dignità - si tratti dei fondamentalisti di marca jihadi o di quella talebana - non è dovuto semplicemente alla loro educazione malsana o a una struttura mentale morbosa, ma emana dalla loro visione del mondo religio-fascista. Per tutto il tempo in cui esisterà una simile ideologia, tenuta in piedi da forze militari disponibili, non potranno essere sradicate né la folle misoginia, né una miriade di calamità sociali legate ad essa. Non si tratta di un problema che possa essere risolto con la creazione di un "Ministero per le Questioni femminili", né con l'attribuzione simbolica di alte cariche governative a un paio di donne. Sperare di ottenere la libertà, la democrazia e l'uguaglianza nell'ambito di un sistema corrotto, etno-sciovinista e fondato sulla religione è solo un'auto-illusione o ipocrisia, o entrambe.

Non ci rallegriamo del fatto che le previsioni di RAWA sulle conseguenze del ritorno al potere dell'Alleanza del Nord siano state ancora una volta confermate. Coloro che sostenevano che l'Alleanza del Nord fosse migliore dei talebani ­ e dunque preferibile ad essi - devono svegliarsi e scusarsi con la nostra gente per le loro prediche dannose. Il consolidamento della democrazia e della giustizia sociale saranno possibili esclusivamente in seguito al rovesciamento della dominazione fondamentalista. Non si potrà arrivare a tanto senza una campagna organizzata e irriducibile di masse di donne contro il fondamentalismo, i suoi agenti e i suoi apologeti.

Alcune entità in bancarotta politica, che non si vergognano a strisciare di fronte all'Alleanza del Nord nella speranza di assicurarsi dei posti e di raggranellare un po' di soldi, etichettano RAWA come "maoista" e "radicale", a causa delle nostre prese di posizione e dei nostri punti di vista decisivi e irriducibili. Ma la situazione attuale del paese prova la fallacia delle posizioni di RAWA, oppure costituisce uno schiaffo per le signore e i signori che hanno la tendenza a essere collusi e evasivi? L'assassinio di un vice-presidente e di un ministro del governo, e il divieto di investigare su questi delitti, la scoperta di fosse comuni, la proibizione di mostrare in TV cantanti e artisti di sesso femminile così come spettacoli di danza, la censura sui media, le fatwa [sentenze] arbitrarie di kofr [rifiuto della religione] e apostasia emesse contro donne, stupri di gruppo ai danni persino di donne espatriate che ora lavorano per ONG internazionali, la disgustosa campagna volta a fare di Ahmad Shah Massud un idolo, tutto ciò non basta a far capire che l'indulgenza e la permissività nei confronti dei cani rabbiosi serve soltanto a farli diventare più feroci?
L'esperienza di RAWA nella lotta al fondamentalismo, in particolare negli ultimi 10 anni, ci spinge ad essere ancora più determinati nei nostri sforzi di mobilitare le donne fino agli angoli più sperduti del paese. Allo stesso tempo non desisteremo dalla nostra politica intransigente nei confronti del fondamentalismo e in solidarietà a tutte le forze favorevoli alla democrazia. Crediamo fermamente che, a parte la tragica morte di oltre 3000 cittadini americani e di altri paesi, e a parte il dolore e i lutti, il mostruoso attacco terroristico dell'11 settembre abbia mostrato al mondo quanto il fondamentalismo costituisca una piaga nefasta; esso ha mostrato al mondo in che tipo di inferno vivano le popolazioni dell'Afghanistan, dell'Iran, dell'Algeria, del Sudan e di paesi simili.

Il fondamentalismo è il nemico mortale dell'umanità civilizzata; per affrontarlo è necessaria l'azione coordinata di tutte le nazioni del mondo amanti della libertà. La "coalizione anti-terrorismo" attuale è stata svilita da innumerevoli ambiguità dalle molte macchie sulle sue motivazioni e sui suoi obiettivi. Le contraddizioni tra le grandi potenze significheranno il loro insuccesso. Perciò sta alle singole persone e alle organizzazioni anti-fondamentaliste lavorare per la giustizia sociale in tutto il mondo, mettendosi tutte insieme senza esitazioni per contenere e poi eliminare per sempre il fondamentalismo parassita, cosicché la tragedia dell'11 settembre non sia mai ripetuta, né in America né altrove.

RAWA è orgogliosa del fatto che finora siamo riusciti a stabilire un contatto con un notevole numero di organizzazioni impegnate contro il terrorismo, in tutti e cinque i continenti, ottenendo il loro sostegno morale e materiale. Tuttavia, se vogliamo che la nostra lotta contro il terrorismo sia più rapida e più ampia è necessario che questa solidarietà si espanda e si rafforzi. Grazie a questi legami possiamo stringere la mano a tutte le persone e le organizzazioni che amano la libertà.

Vorremmo approfittare di questa occasione per porgere ancora le nostre condoglianze più sentite a tutti quelli che hanno perso i loro cari nella calamità atroce dell'11 settembre, così come agli amici e alle famiglie di quei compatrioti innocenti - per quanto ne sappiamo potevano essere contro i talebani e contro l'Alleanza del Nord - ammazzati dai bombardamenti aerei americani. Speriamo davvero che molti di coloro che soffrono e sono a lutto per i loro amati prima o poi si uniranno alle schiere in lotta contro il fascismo fondamentalista, ognuno nel suo paese e sul piano internazionale.

No ad Al Qaida, No ai Talebani, No all'"Alleanza del Nord"!
Viva un Afghanistan Libero, Democratico e Fiorente!
Vittoria Nella Guerra Decisiva delle Donne Afghane Contro il Fondamentalismo e Per la Democrazia!
Viva la Solidarietà Internazionale Contro il Terrorismo Fondamentalista!

 

L'Associazione Rivoluzionaria delle Donne dell'Afghanistan (RAWA)
11 Settembre 2002