COMPLETATA LA RACCOLTA FONDI A FAVORE DI RAWA "UNA SCUOLA PER RAWA".
I FONDI RACCOLTI SONO STATI CONSEGNATI A LUGLIO


settembre 2002


Alla ripresa delle attività dopo la pausa estiva, comunichiamo a tutte e a tutti coloro che hanno contribuito con grande entusiasmo e spirito di iniziativa alla raccolta fondi a favore di Rawa per l'acquisto di computer destinati a una scuola di un orfanotrofio in un campo profughi del Pakistan, che abbiamo raggiunto l'obiettivo!
Abbiamo consegnato l'intera somma a Maryam, una delegata di Rawa che molti di noi hanno conosciuto durante gli incontri organizzati l'inverno scorso, approfittando della sua presenza in Italia.
Maryam ha apprezzato molto questa concreta attenzione al lavoro educativo di Rawa e il riconoscimento del valore politico della loro attività in questo campo, che assorbe tanta parte delle energie delle loro migliori militanti. Lei stessa, come ognuna delle donne che scelgono di aderire a Rawa, torna periodicamente a lavorare direttamente nei corsi di scuola popolare per restare ben radicata nella realtà di vita della popolazione più povera e proseguire insieme il percorso di liberazione. Anche per questo nessuno meglio di Rawa può dare il giusto valore a dei fondi che, seppure modesti rispetto ai fiumi di dollari che sono stati riversati dalle agenzie ufficiali agli enti afghani riconosciuti formalmente, sono però espressione di un impegno capillare, solidale e tenace.
Come tutti sappiamo, Rawa continua a mantenere fede alla propria scelta di restare un'associazione clandestina, una scelta obbligata data la mancanza assoluta di sicurezza ma anche una garanzia di libertà nel denunciare incessantemente le violazioni dei diritti delle donne e dei diritti umani per tutti, senza dovere sottostare a ricatti in cambio della possibilità di operare alla luce del sole. Questo significa tra l'altro non avere accesso ai fondi che le agenzie internazionali concedono a chi fornisce assistenza alla popolazione.
Il lavoro di Rawa, anche in ambito educativo e sanitario, è però ben altra cosa che un servizio assistenziale. Le nostre compagne che sono tornate anche negli ultimi mesi a visitare sia i campi profughi che le piccole attività di base clandestine fin nei più remoti villaggi dell'Afghanistan, non finiscono di stupirsi per la consapevolezza politica, legata ai bisogni elementari e alle condizioni di sopravvivenza, dimostrata dalle donne coinvolte da Rawa. Una consapevolezza che si esprime tra l'altro attraverso una stupefacente motivazione a imparare - imparare a leggere, a cucire, ad allevare polli - e a prendersi in mano la responsabilità di gestire il proprio destino e costruire l'impossibile, con una estrema cura delle persone, delle relazioni, degli spazi fisici.
Per questo non dubitiamo che i fondi che abbiamo avuto la soddisfazione di consegnare a Rawa, renderanno mille volte tanto. Seguiremo gli sviluppi del progetto, che partirà in città e non nel campo profughi inizialmente previsto a causa dell'interruzione dell'erogazione dell'energia elettrica. Presto, speriamo, avremo un indirizzo mail appositamente aperto per mettere in comunicazione gli studenti italiani con le scuole di Rawa.
Nel trasmettervi il ringraziamento di Rawa, vi preghiamo di informare a vostra volta le persone e i gruppi che hanno partecipato insieme a voi alle iniziative di solidarietà nelle vostre realtà locali e a mantenere viva l'attenzione. Un caloroso abbraccio da Iemanjà.