LA GUERRA DELLE DONNE


ottobre 2001, da The Indipendent (UK). Traduzione di Irene Malfenti.

 

Fra tutti i nemici dei Talebani, pochi li stanno contrastando con la stessa determinazione delle donne afgane, nonostante esse occupino un posto in società di poco superiore a quello degli animali. Raymond Whitaker racconta come mettano a repentaglio la loro esistenza pur di far valere i propri diritti.

La sequenza dura solo pochi minuti.In un affollatissimo stadio di calcio a Kabul, una donna che indossa una burqa blu ­ la tipica mantella che copre dalla testa ai piedi le donne afgane costrette ad indossarle ­ viene presa da un veicolo e costretta ad inginocchiarsi all'angolo di una zona riservata come luogo di pentimento. Un soldato talebano avanza con un fucile automatico e le spara alla nuca, continua poi crivellando di colpi il suo corpo prono.

Nel 1999 la morte di Zarmeena, madre di sette figli accusata di aver assassinato il marito nel sonno, ha fatto il giro del mondo, grazie ad un'altra donna che si trovava nella folla quel giorno. Nonostante il grande rischio, introdusse allo stadio una video camera digitale sotto la burqa e filmò l'esecuzione attraverso la fessura trasparente che ne limita enormemente la visione. Lei era un membro del RAWA, l'associazione rivoluzionaria delle donne afgane (Revolutionary Association of the Women of Afghanistan), che ha anche ripreso alcune amputazioni in pubblico e donne prese a sassate.

Se il mondo vuole raggiungere l'intelligenza di cui ha bisogno in Afghanistan per catturare il sospettato arci-terrorista Osama bin Laden, potrebbe prendere qualche lezione da queste donne. RAWA è una organizzazione femminista, più o meno segreta, attiva da oltre 20 anni che lotta contro l'ostilità dei Comunisti, dei mujahedin, dei Fondamentalisti islamici, dei Talebani ­ e dei membri delle loro famiglie.

Il femminismo non è mai riuscito ad ottenere molto in Afghanistan. La prigione virtuale dentro cui i Talebani hanno spinto le donne di tutta la loro nazione ­ mai apparire senza veli davanti ad un uomo all'infuori della loro famiglia, mai uscire di casa senza essere scortate da un loro parente uomo, assoluto divieto di ridere in pubblico e di fare qualsiasi altro atto "impudico", e certamente, mai andare da un dottore uomo ­ è stata la legge per secoli del movimento centrale del paese, nelle zone rurali di Pashtun, al sud dell'Afghanistan.