DA PESHAWAR - PAKISTAN, ORZELA DELL'HAWCA CI SCRIVE
COSA STA SUCCEDENDO IN QUESTI GIORNI IN PAKISTAN ED IN AFGHANISTAN


ottobre 2001, dalle Donne in Nero di Roma. Traduzione di Simona Lanzoni.

 

Cosa sta succedendo qui?
La maggior parte della popolazione Pakistana fondamentalista inneggia in nome dell'Islam e ancora una volta abusano della religione.
Loro credono : "la lotta é tra Osama e gli USA, Osama é un mussulmano (non é un problema se sia o meno un terrorista), gli Stati Uniti non sono mussulmani, quindi dobbiamo difenderlo dagli americani."
Questo é quello che in Pakistan pensa una parte della gente comune. Glì Afghani non sono d'accordo, la maggioranza di loro racchiude l'idea della situazione in un proverbio che similmente a quelllo italiano suona così: "Ciò che semini raccogli." che semplicemente vuol dire che l'America sta raccogliendo i risultati dei propri errori. Tutta la popolazione Afghana è stanca di vedere che loro sono semplicemente delle vittime che non hanno commesso nulla, non hanno fatto nessuno sbaglio hanno solo subito.
Questo é l'argomento di discussione tra Afghani e Pakistani nelle strade di Peshawar, nei negozi, nei punti di ritrovo. Tuttavia dobbiamo dire che tutti si aspettano ora che qualcosa cambi.
Noi afghani stiamo passando uno strano periodo della nostra storia, pensiamo di essere nella nostra condizione peggiore, non si può andare più in basso, un esempio, oltre ad avere il più alto numero di rifugiati nel mondo; è arrivata la siccità; pensavamo che peggio di così non poteva andare, mentre ora ....stiamo aspettando il grande incubo, aspettiamo la bomba, e per bomba intendiamo la bomba atomica, l'utilizzo del nucleare per tutto... e sembra che ci dobbiamo preparare per dei giorni veramente duri, nessuno sa quanto duri, nessuno sa se questi saranno gli ultimi o l'inizio di una nuova pagina di storia.

Le ultime notizie dai confini dicono che non sono concessi permessi per entrare a coloro che non hanno il passaporto, ma le strade illegali sono aperte per tutti, alcuni sono arrivati dalle montagne pagando una grossa cifra ai contrabbandieri di uomini. (per un giorno tutte le strade sono state chiuse).

E' da dire che queste strade sono ardue e solo uomini e persone molto fortipossono passare, ciò vuol dire non la maggior parte delle donne e dei bambini.
Dentro il paese ci sono delle vittime che ci fanno sapere che l'insicurezza sta crescendo ampiamente nel paese, delle case sono state saccheggiate da sconosciuti, sembra di rivivere situazioni di guerra civile degli anni 1992/1996.
I talibani stanno distribuendo armi a tutti gli uomini nei villaggi e rastrellano gli uomini in ogni famiglia in nome della guerra santa, tutto ciò é preoccupante per la sopravvivenza delle famiglie all'interno dell'Afghanistan, ma la gente é forzata e nessuno si può opporre.
Inoltre sono state emesse delle restrizioni ultimamente: "La punizione per chiunque supporti gli USA e li aiuta in qualsiasi maniera é Morto, per noi sono comparabili agli americani."

Molte persone stanno abbandonando le città principali per trasferirsi nei villaggi stanno raccogliendo dei viveri in caso di coprifuoco.
Ogni agenzia di aiuto umanitario ha arrestato il suo lavoro all'interno dell'Afghanistan.
in particolare il programma alimentare mondiale che distribuiva cibo a 3 milioni di persone all'interno dell'Afghanistan, hanno arrestato tutto dall'11 settembre, Il paese sta scivolando in un terribile collasso alimentare per mancanza di cibo, medicine etc..
Se si cerca di aiutare lo si fa solo ai confini non all'interno dell'Afghanistan.
A casua di tutte queste restrizione per L'HAWCA non é possibile lavorare all'interno dell'Afghanistan per il momento, ma qui in Pakistan ci stiamo attrezzando per accogliere i nuovi arrivati anche se é difficile capire dove si dislocano.

Ricordiamoci che la gente ha il potere, se tutti restiamo insieme e diciamo alla comunità mondiale che ci devono ascoltare!