RAWA METTE IN GUARDIA
L'ONU E GLI USA CONTRO I PIANI DEGLI INTEGRALISTI.
febbraio 2002, dal quotidiano
pakistano The Nation; traduzione di Noemi Cucchi
PESHAWAR: Le attiviste dell'Associazione Rivoluzionaria delle Donne Afgane (RAWA) hanno riaffermato, attraverso le proprie leader, il sostegno alla comunità internazionale nella lotta contro ogni forma di estremismo e terrorismo in Afghanistan, invitando allo stesso tempo gli Stati Uniti e l'ONU ad essere maggiormente consapevoli dei rischi derivati dai complotti degli integralisti e dei fondamentalisti contro i loro piani.Alla vigilia della cerimonia per Meena, organizzata lunedì scorso al Green Hall, le attiviste di RAWA e i loro simpatizzanti pachistani hanno dichiarato, in modi differenti, che gli afgani si sono dovuti piegare non solo all'Armata Rossa ma anche ai terroristi e agli estremisti, soltanto per affermare i propri diritti democratici. La cerimonia è stata organizzata in occasione del 15° anniversario dell'assassinio di Meena, fondatrice di RAWA.
Insieme alle attiviste di RAWA c'erano moltissime donne e uomini provenienti da tutto l'Afghanistan e dal Pakistan. L'obiettivo principale della cerimonia era evidenziare il ruolo e il contributo di Meena nella creazione di una consapevolezza politica nelle donne afghane, che hanno combattuto e sofferto, al pari degli uomini, nella lotta contro l'ex Unione Sovietica.
Nel riaffermare la propria ferma intenzione di impegnarsi per sradicare il terrorismo e l'estremismo, le attiviste di RAWA hanno dichiarato che "in Afghanistan non c'è spazio per l'estremismo, il fondamentalismo e il terrorismo. Chiediamo un sistema liberale, democratico e laico per il nostro paese. Solo così è possibile sradicare ogni forma di fondamentalismo."
Tra coloro che hanno reso omaggio alla memoria di Meena ricordiamo in particolare Mairman Perveen, la più celebre cantante afghana e Mahbooba Jabbari, l'attrice più famosa del paese. Tra i pachistani intervenuti ricordiamo I.A. Rehman, direttore della Commissione per i Diritti Umani del Pakistan, Sheema Birmani, attrice, ballerina e attivista di un'associazione di donne, Shahnaz Bukhari, Neelam Ahmad Bashir e Anne Brodsky, assistente alla Cattedra di Psicologia e Studi di Genere. Saima Karim e Sumaira di RAWA hanno accolto le partecipanti e presentato un quadro dettagliato del ruolo dell'associazione nello sviluppo più recente dell'Afghanistan.
Alcuni episodi interessanti della celebrazione, che si è protratta per mezza giornata, sono stati la declamazione nelle lingue pushto e dari dell'inno nazionale afgano da parte di un gruppo di studentesse e studenti di scuole locali, alcune poesie recitate in lingua dari e brevi rappresentazioni, che si sono svolte mentre le attiviste di RAWA raccontavano le atrocità commesse dagli integralisti e dai fondamentalisti negli ultimi 23 anni, con le quali si è cercato in particolare di mettere in evidenza la violazione dei diritti umani da parte dei signori della guerra e dei loro violenti sostenitori. Sheema Birmani, nota sostenitrice dei diritti umani e ballerina classica, ha cercato di suscitare una riflessione, attraverso la propria arte, sulle brutalità commesse dagli uomini nei confronti delle donne.
I relatori hanno ricordato che, dopo la ritirata delle truppe sovietiche dall'Afghanistan, i Mujahiddin, strettamente legati ai fondamentalisti islamici, non solo hanno impedito l'evoluzione verso qualsiasi processo democratico ma sono stati essi stessi responsabili delle peggiori violazioni dei diritti umani.