RAWA CHIEDE AIUTO
ALLA COMUNITA' INTERNAZIONALE PER UNA SPERANZA DI PACE IN AFGHANISTAN.
febbraio 2002, da The Frontier
Post,5 febbraio 2002 - Saeed Alam Khan; traduzione di Noemi Cucchi
PESHAWAR: Le attiviste dell'Associazione Rivoluzionaria delle Donne Afghane (RAWA) hanno chiesto il sostegno della comunità internazionale per aiutare gli afgani ad uscire dall'attuale crisi e spingere il governo provvisorio afghano a lavorare per la pace, i diritti delle donne e la democrazia nel paese.
Sono opinioni espresse dalle attiviste di RAWA durante la cerimonia, in un hotel locale, organizzata per celebrare il 15° anniversario della morte di Meena, la fondatrice di RAWA, uccisa il 4 febbraio 1987.
Le relatrici hanno ricordato che l'ascesa al potere dei talebani è una diretta conseguenza delle posizioni estremiste e delle continue guerre civili tra Mujhaiddin e signori della guerra, che hanno interessato per anni il paese, aprendo la strada a terrorismo.
Un'attivista di RAWA si è rammaricata per gli scarsi progressi fatti dall'attuale governo provvisorio, nel quale nutrivano molte speranze, sulla strada di un'affermazione della pace, della democrazia e del riconoscimento dei diritti umani basilari per la popolazione afghana.
Ha inoltre mosso delle accuse ai talebani, responsabili di aver distrutto monumenti storici, di aver bandito ogni attività femminile e di aver tenuto un costante atteggiamento di ferocia nei confronti della popolazione ed ha dichiarato che le donne e gli uomini dell'Afghanistan non permetteranno mai più a dittatori, né religiosi né laici, di governare il paese, aggiungendo poi che non c'è democrazia senza laicità dello stato.La popolazione afgana viene torturata e uccisa da 23 anni e nessuno ha mai voluto ascoltare il suo grido di aiuto. Solo quando i terroristi hanno colpito Washington e New York i difensori dei diritti umani si sono resi conto che era necessario sradicare il terrorismo dall'intero pianeta, ha ricordato l'attivista di RAWA.
Nighat Yasmin, un'altra attivista intervenuta, ha dichiarato che RAWA si è sempre battuta contro le atrocità e le nefandezze, sia dei talebani sia di tutti gli altri signori della guerra ma ha anche espresso la propria opposizione all'intervento militare degli Stati Uniti e dei loro alleati, poiché avrebbe colpito non soltanto gli obiettivi militari talebani e la rete di Al Qaeda ma l'intera popolazione civile afghana. Il suo commento sul ruolo del Pakistan è stato piuttosto negativo, arrivando ad accusare il governo del paese di aver interferito in questioni interne afgane. Ha quindi chiesto al governo afgano di recuperare il proprio ruolo, ristabilendo una situazione di normalità e impegnandosi nella ricostruzione del paese.
I.A. Rehman, ex direttore della Commissione per i Diritti Umani del Pakistan non si è limitato a rendere omaggio alla memoria di Meena ma ha chiesto a gran voce che tutti coloro che hanno commesso crimini e atrocità contro l'umanità siano perseguiti. Ha dichiarato che l'Afghanistan sta prendendo una nuova forma e che la comunità internazionale dovrebbe intervenire in via prioritaria per aiutare la popolazione afghana. La stessa RAWA dovrà raccogliere la sfida e lavorare per porre fine ad usanze antiche e consolidate. Ha infine condannato gli alti proclami espressi dalle organizzazioni umanitarie internazionali, dichiarando che esse stesse sono state responsabili di violazioni della carta dei diritti umani.
Faryal Gohar, nota conduttrice televisiva, ha affermato che le donne afgane devono lavorare per il mantenimento della pace e il ripristino della democrazia nel paese, poiché hanno la capacità di fronteggiare le sfide della situazione attuale. Lei stessa ha intenzione, in un futuro prossimo, di interpretare un film sul ruolo delle donne nell'attuale momento storico dell'Afghanistan.
Saleema Hashmi ha chiesto di "poter sognare e lavorare per la pace nel paese", invitando le attiviste di RAWA ha impegnarsi per rimanere unite e diffondere il messaggio di Meena tra le donne afgane.
Anne Brodsky ha espresso ammirazione nei confronti di RAWA per i risultati finora raggiunti ed ha invitato le attiviste a continuare a lottare per i diritti delle donne.
Tra gli altri partecipanti, tutti concordi nel sottolineare il fondamentale ruolo di RAWA in questo processo, ricordiamo Shehnaz Bukhari, Raja Asad, Nelum Ahmad Bashir e Maryam Perveen.
Erano inoltre presenti alla cerimonia Afrasiab Khattak, Haji Muhammad Adil, ospiti stranieri e molte attiviste di RAWA.