LE VIOLENZE CONTRO
LE DONNE ACCOMUNANO TALEBANI E ALLEANZA DEL NORD
novembre 2001, dal Gruppo
pace M.S.F.
Divieti emessi dal governo talebano: Le donne sono obbligate ad indossare il burqa che le copre completamente Non possono camminare per strada se non accompagnate da un parente maschio Non possono studiare, imparare a leggere, ascoltare musica, cantare in pubblico Non possono lavorare fuori casa Non possono essere visitate da medici maschi (e poiché le donne non possono laurearsi questo vuol dire che non hanno più diritto all'assistenza sanitaria) Non possono affacciarsi alle finestre Non possono guidare l'auto Ai bambini è vietato giocare con gli aquiloni
Alcuni crimini commessi dai talebani: Il 25 maggio 1997 cinque impiegate della CARE, un'associazione di aiuto internazionale, sono state collettivamente picchiate in pubblico a Kabul per "frequentazione di stranieri"; erano tutte in possesso di permessi di lavoro. Il 29 maggio 1997 Layla, residente a Kabul, incinta di 5 mesi, si recava in ospedale ma nel tragitto, mancandole il respiro, ha sollevato per un attimo il burqa: scoperta da una guardia Talebana è stata presa a frustrate e lasciata per strada senza soccorso alcuno. Arrivata da sola e stremata in ospedale, ha perso il bambino e poi è morta in seguito a emorragia e peritonite Le donne possono essere frustate per il solo fatto di indossare calze sottili, e usare lo smalto può essere punito con l'amputazione delle dita
Alcuni crimini commessi dal Fronte del Nord: Nella notte dell'11 febbraio 1993 le forze Jamiat-i Islami e quelle di un'altra fazione, la Ittihad-i Islami di Abul Rasul Sayyaf, hanno operato un raid nella Kabul occidentale, uccidendo e facendo scomparire civili di etnia Hazara, e commettendo stupri generalizzati. Si stima che siano morte dalle settanta alle cento persone. Solo nel 1994 e' stato stimato che 25.000 persone sono state uccise in Kabul, la maggior parte di questi erano civili uccisi in attacchi con missili e artiglieria. Stupri, esecuzioni sommarie, arresti arbitrari, torture e sparizioni di persone sono state prassi diffusa. Marzo 1995: forze della fazione operante sotto il comandante Massoud, la Jamiat-i Islami, furono responsabili di stupri e saccheggi dopo che avevano conquistato la zona di Karte Seh vicino ad Hazara. Settembre 20-21 1998: numerose raffiche di missili sono state sparate nella parte settentrionale di Kabul, e una ha colpito un affollato mercato notturno. Il numero delle persone uccise fu tra i 66 e i 180 Dal 1999 al 2000 i profughi dai villaggi del distretto di Sangcharak raccontano di esecuzioni sommarie fatte davanti ai membri delle famiglie delle vittime, incendi di case, saccheggi avvenuti durante i quattro mesi in cui l'area fu dominata dal Fronte Unito.
Il 20 luglio 1997 le truppe talebane attaccarono Takana e Jalrez abitate soprattutto dall'etnia degli Hazara. Le truppe militari degli Hazara si ritirarono nelle valli ma in un contrattacco a sorpresa presero la parte più esterna delle truppe talebane e fecero prigionieri circa 70 soldati talebani vivi. Legarono i loro ostaggi, poi li cosparsero di benzina e li diedero alle fiamme vivi. Quando i Talebani vennero a conoscenza del destino dei loro compagni si abbatterono sui villaggi hazara nelle vicinanze e portarono via circa 30 - 40 donne hazara. Queste donne furono ripetutamente stuprate dai soldati talebani.Una settimana dopo i soldati avversari si abbatterono sui villaggi vicini abitati dai Pashtoon come i Talebani e portarono via circa 40 donne per vendetta. Le donne pashtoon furono soggette allo stesso trattamento che le donne hazara ricevettero nelle mani dei talebani.
NOI non stiamo né con gli uni né con gli altri, ma con R.A.W.A. e le Donne Afghane - che lottano per la democrazia, e con i civili che lottano per la sopravvivenza. Bombe e mine non si possono né bere né mangiare.