Basta
con l'occupazione russa della Cecenia!
L'appello
di Paz Ahora, Spagna, al quale anche REDS ha aderito. Novembre 1999.
Dal
30 settembre le forze militari russe sono tornate ad invadere la Cecenia,
dopo aver imposto il blocco totale del Paese e dopo aver dato inizio a massicci
bombardamenti che hanno già provocato numerose vittime civili e una
prima ondata di rifugiati. La Russia ha in questo modo violato l'accordo firmato
dopo l'ultima guerra secondo il quale si impegnava a rispettare lo status
quo fino all'anno 2001, quando sarebbero dovuti ricominciare i negoziati tra
i due Paesi. Il
pretesto per questa occupazione sono stati i gruppi armati integralisti che
avrebbero sviluppato azioni terroriste a Mosca e Volgodonsk e che hanno mostrato
una intensa attività militare in Daghestan. In realtà però
i propositi di Eltsin, che conta purtroppo sull'appoggio della maggioranza
delle forze politiche russe, sono quelli di obbligare il popolo ceceno a ritornare
con la forza sotto la sovranità della Federazione Russa riacquistando
così il controllo di una zona la cui importanza geostrategica, specialmente
per il petrolio del Caspio, ne fa un oggetto di conflitto tra potenze vicine. Per
raggiungere questo scopo l'esercito russo, nonostante stia affrontando un
crescente malcontento interno e un movimento di diserzione che conta sull'appoggio
dei comitati delle madri dei soldati costituitisi in diverse regioni, ricorre
ad attacchi ogni volta più indiscriminati contro la popolazione cecena,
con il conseguente aumento di morti e feriti e nuovi massicci esodi di refugiati
verso l'Inguscezia ed altri luoghi. Denunciamo
allo stesso modo l'argomento impiegato dalla cosiddetta "comunità
internazionale", secondo il quale il conflitto ceceno sarebbe un affare
interno alla Russia, dato che questo suppone la legittimazione di fatto della
rottura unilaterale dell'accordo stipulato dopo l'ultima guerra e l'appoggio
ad una invasione militare che sta conducendo ad un nuovo massacro della popolazione
cecena. Con questo atteggiamento le grandi potenze occidentali dimostrano
nuovamente di usare due pesi e due misure nell'affrontare le violazioni dei
diritti umani nel mondo. Esigiamo
la ritirata immediata dell'esercito russo, il libero ritorno dei rifugiati
e la ripresa del dialogo tra le parti per raggiungere una soluzione pacifica
basata sulla libera autodeterminazione del popolo ceceno. Allo stesso modo
consideriamo che la Russia deve garantire delle riparazioni per le distruzioni
provocate da questa guerra, con il fine di aiutare la ricostruzione economica
e sociale della repubblica cecena. FUORI
L'ESERCITO RUSSO DALLA CECENIA! Puoi
aderire a questo manifesto via e-mail, fax, telefono o posta. PAZ
AHORA / MIR SADA / C/
Abada nº 2. Piso 6º 8
MAI PIU' PULIZIE ETNICHE!
PER IL RISPETTO DELLA LIBERA DECISIONE DEL POPOLO CECENO!
PAQE TANI / PEACE NOW
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