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Appeal to the PACE; Appello al Consiglio d'Europa.
Riportiamo
un ampio stralcio dell'appello inoltrato dai membri della International Internet
News and Discussion List alla delegazione dell'Assemblea Parlamentare al Consiglio
d'Europa (PACE) in occasione del dibattimento sulla questione cecena svoltosi
a Strasburgo il 25 gennaio 2001. Un appello rimasto purtroppo ancora sostanzialmente
inascoltato. Gennaio 2001.
Noi, persone
di tutto il mondo preoccupate per le violazioni dei diritti umani perpetrate
dall'esercito Russo e da altri organismi statali della Federazione Russa,
ci permettiamo di rivolgervi questo appello in nome del popolo innocente della
Cecenia. Attualmente
abbiamo notizia di gravi violazioni dei diritti umani in Cecenia da parte
delle forze russe]): torture, omicidi, esecuzioni extragiudiziarie, detenzioni
arbitrarie di civili ceceni, etc. Abbiamo notizia di sistematici attacchi
militari contro gli insediamenti ceceni: bombardamenti aerei, attacchi con
artiglieria pesante e missili. Il carattere indiscriminato, incontrollato
e massiccio di queste azioni da parte dei militari russi e delle autorità
russe fondamentalmente ammonta al crimine di guerra di genocidio. Il secolare
patrimonio culturale del popolo ceceno viene annullato attraverso la distruzione
di massa; l'ambiente unico della Cecenia viene distrutto dai bombardamenti
russi, avvelenato dall'utilizzo di armi chimiche e reso non percorribile dall'uso
massiccio di mine antiuomo. Circa
170.000 ceceni sono stati costretti a cercare rifugio fuori dalla Cecenia.
I rifugiati ceceni in Ingushetia hanno di fronte la prospettiva di un altro
gelido inverno sotto le tende o altri rifugi di fortuna lontani dalle
loro case. Quasi tutte le famiglie cecene che vivono da rifugiati condividono
l'obiettivo comune di tornare nelle loro case; molti hanno inviato membri
della famiglia a verificare le possibilità di tornare a casa per l'inverno.
Ma non c'è garanzia che quelli che tornano non verranno arrestati e
torturati dalle forze russe. Nonostante ciò, e a differenze di coloro
che fuggivano dal Kosovo, ai rifugiati ceceni è stato addirittura negato
lo status di rifugiati. Attualmente
non si percepisce alcuna intenzione da parte delle autorità russe di
negoziare una fine pacifica del conflitto con il legittimo Presidente della
Repubblica Cecena Ichkeria Sig. Aslan Maskhadov, e di indagare sulle numerose
atrocità commesse dalle truppe sotto il loro comando, come raccomandato
dalla raccomendazione del PACE n° 1456 (2000). La
politica del governo della Federazione Russa rispetto alla Cecenia fa pesantemente
affidamento sul brutale terrorismo militare nei confronti della popolazione
cecena, sull'illegalità e sull'impunità. Il cosiddetto "progresso
politico" in Cecenia viene pianificato dalla Russia utilizzando
i servigi di politici fantoccio, non legittimati da elezioni politiche, mentre
il Cremlino si rifiuta di avviare un dialogo politico con il governo ceceno
democraticamente eletto. Il Portavoce del Parlamento ceceno democraticamente
eletto, Sig. Ruslan Alikhadzhiyev, è stato torturato a morte nella
prigione FSB "Lefortovo" a Mosca. Rispettosamente,
desideriamo richiamare l'attenzione dell'Assemblea su un articolo di Maura
Reynolds recentemente pubblicato sul Los Angeles Times ("La guerra non
ha regole per le forze russe che combattono in Cecenia", LAT Sep. 17,
2000; http://www.latimes.com/news/nation/updates/lat_crimes000917.htm).
Secondo noi l'articolo fornisce l'immagine esatta e la misura della tragedia
cecena, e l'atteggiamento autenticamente criminale delle autorità del
Cremlino e dei militari russi in Cecenia. L'intenzione che soggiace al nostro
appellarci a voi è ben lontana dall'essere "anti-russa" sotto
ogni punto di vista consideriamo un segno di speranza che anche la più
rispettata organizzazione russa per i diritti umani, "Memorial",
si è rivolta a voi il 25 settembre 2000 per informarvi sulle più
impressionanti violazioni dei diritti umani in Cecenia. Ci
appelliamo ai membri dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa: 1.
Perché condanni con veemenza le persistenti sistematiche violazioni
dei diritti umani e la conduzione di azioni militari indiscriminate contro
la popolazione civile della Cecenia da parte delle forze russe in questa campagna
militare coloniale contro la Repubblica Cecena. In
conclusione, esprimiamo la speranza che l'impegno proclamato del Consiglio
d'Europa per il rispetto universale e la protezione dei Diritti Umani in Europa
prevarrà nelle conclusioni e le raccomandazioni dell'Assemblea Parlamentare
e che continuerà a tener presente la deliberata manipolazione da parte
delle autorità russe volta a occultare la vera situazione in Cecenia
e ad ottenere un'ulteriore carte blanche per continuare azioni brutali, crimini
e illegalità nella speranza che ciò possa finalmente interrompere
i secoli di lunga resistenza del popolo ceceno contro il colonialismo russo. Distinti
saluti (seguono
centinaia di firme) *Tra
le miglior fonti di informazione indipendenti sugli eventi in Cecenia c'è
il forum internazionale di notizie e discussioni Echechnya Short List"
(http://www.egroups.com/group/chechnya-sl) che ha strettamente
monitorato, raccolto, analizzato e discusso gli eventi in Cecenia quotidianamente
sin dall'inizio delle ultime ostilità nell'Agosto 1999. L'archivio
della lista contiene già più di 11.000 voci compilate dai rapporti
dei mass media occidentali e russi, da organizzazioni per i diritti umani,
e dai comunicati del governo della Repubblica Cecena.
2. Perché condanni il tentativo delle autorità russe
di occultare l'autentica tragedia umanitaria in Cecenia e di presentare alcune
azioni di cosmesi come un progresso verso una soluzione del problema e faccia
pressioni sulla Russia perché fornisca immediatamente notizie sulla
sorte di migliaia di persone scomparse.
3. Perché si appelli ai governi dei paesi membri del Consiglio
d'Europa affinché facciano tutto quanto possibile per aiutare i rifugiati
ceceni a Ingushetia, in altre regioni della Russia, e altrove in Europa. Perché
condannino la pratica della negazione di documenti di viaggio e visti ai ceceni
che desiderano lasciare la Russia. Gli europei sono obbligati a tenere conto
delle condizioni estremamente dure in cui vive la popolazione cecena, e della
discriminazione e persecuzione dei ceceni orchestrata dallo stato in Russia.
4. Raccomandare la creazione di un Tribunale Internazionale
per l'indagine sui presunti crimini di guerra, crimini contro l'umanità,
e altri abusi dei diritti umani e atrocità commesse in Cecenia.
5. Prendere in considerazione le prove crescente delle violazioni dei
diritti umani che continua su larga scala, sistematicamente, non sottoposta
ad inchiesta e impunita in Cecenia e la sospensione della Federazione Russa
come paese membro del Consiglio d'Europa per la sua evidente cinica noncuranza
delle convenzioni internazionali e degli obblighi fondamentali legati alla
sua appartenenza al Consiglio d'Europa.
6. BLOCCARE IL RIPRISTINO DEI DIRITTI DI VOTO DELLA RUSSIA NEL PACE FIN
QUANDO LE SUMMENZIONATE VERTENZE NON SIANO RISOLTE DALLA LEADERSHIP DELLA
FEDERAZIONE RUSSA.
7. Come chiaro messaggio al Presidente della Russia e al Governo russo,
concedere lo status ufficiale nel PACE alla delegazione della Repubblica Cecena
di Ichkeria e cooperare con essa nell'indagine, nel monitoraggio e nel miglioramento
della situazione dei diritti umani in Cecenia.
8. Insistere per una fine immediata di tutte le ostilità e fare
pressione sulla leadership della Federazione Russa perché negozi una
sistemazione politica del conflitto con il governo del Presidente legalmente
eletto della Cecenia Sig. Maskhadov.