La
complicità dei governi occidentali nella guerra in Cecenia.
In
un articolo scritto prima del massacro di Mosca, Simon Pirani
descrive le proteste in Inghilterra contro il coinvolgimento occidentale nella
guerra al popolo ceceno sul giornale antifascista russo Tchelovchnost. Aprile
2002.
In Inghilterra una protesta tesa a denunciare la complicità dei governi occidentali nell'aggressione russa verso la Cecenia ha provocato una stizzita risposta del segretario generale della NATO, Lord Robertson.
Durante una visita a Mosca del Novembre del 2001, Robertson ha pubblicamente annunciato la nascita di una nuova alleanza tra l'amministrazione Putin e l'asse USA-Gran Bretagna, inoltre ha affermato che dopo gli attacchi a New York e Washington dell'11 Settembre "è necessario vedere il flagello del terrorismo in Cecenia da una nuova prospettiva" aggiungendo però che l'Occidente è ancora in "disaccordo" con i metodi adottati da Mosca nel conflitto.
Il quotidiano inglese Guardian il giorno dopo ha commentato: "a dispetto delle forti riserve espresse dai vertici delle forze armate russe Putin ha supportato senza riserve la campagna USA (NdT contro il "terrorismo") e come ricompensa ha incassato il brusco cambiamento di valutazione dei due anni di conflitto in Cecenia. Fino ad ieri Putin era stato puntualmente accusato di sovrintendere alle atrocità commesse dall'esercito russo, ma adesso le cose sono cambiate come risulta evidente dalle parole pronunciate ieri da Lord Robertson".
La Campaign to Stop the War in Chechnya ed altre organizzazioni britanniche, hanno denunciato che Robertson con queste dichiarazioni ha assicurato un forte sostegno a Putin, nel momento in cui alcuni esponenti dell'amministrazione russa ritengono che sia giunto il momento di avviare un dialogo con Aslan Maskhadov (NdT il presidente democraticamente eletto della Cecenia).
In una lettera al Guardian Sheila Malone (Campaign to stop the war in Chechnya), Bruce Kent (Campaign for nuclear Disarmament, il più grande gruppo pacifista del Regno Unito), Bob Myers (di Wokers Aid for Bosnia) e altri hanno denunciato che:
"l'esercito russo, responsabile di numerose violazioni dei diritti umani in Cecenia, sarà incoraggiato dalle dichiarazioni di Robertson secondo cui 'è necessario vedere il flagello del terrorismo in Cecenia da una nuova prospettiva'. I leaders militari e i 'falchi' dell'amministrazione russa giustificano questi abusi, inclusi i massacri, stupri, torture e punizioni collettive verso i civili (secondo quanto riportato da Human Right Watch e varie ONG russe) con la scusa della 'guerra al terrorismo', Robertson li appoggia in maniera evidente nonostante un patetico accenno ad un "disaccordo" con i metodi adottati da Mosca. Il vergognoso discorso di Robertson è musica per le orecchie dei 'falchi' russi che alimentano politicamente o economicamente questo conflitto inumano e che sono alla ricerca di un pretesto per proseguire nei loro intenti. E' un buon momento per coloro che ancora credono che la guerra Anglo statunitense al 'terrorismo' sia dettata da imperativi morali, piuttosto che da giochi di potere."
Robetson successivamente ha scritto al Guardian attaccando i militanti contro la guerra per aver adottato "un alto tono morale" (?!), il segretario generale ha aggiunto che l'accusa mossagli è "basata su di una selettiva ed errata caratterizzazione del discorso che ho tenuto a Mosca" aggiungendo inoltre che "le relazioni con la Russia stanno evolvendo ad un nuovo livello, ma ciò non significa che non ci sono o non ci saranno critiche reciproche".
Si deve ammettere che il sostegno di Gran Bretagna ed USA alla guerra di Putin, e la connessa ipocrisia circa i diritti umani, è una dura sorpresa. Del resto i governi di USA e Gran Bretagna hanno usato la "guerra al terrorismo" come scusa per calpestare molti principi concernenti i diritti umani, non solo per inviare prigionieri a Guantanamo Bay in un incredibile limbo legalizzato, ma anche per varare leggi di "emergenza" che sospendono varie libertà civili in patria (per esempio il metter mano alla normativa circa l'arresto dei sospetti).