Stop alla pazzia distruttiva!
C'è qualcosa di orripilante nel vedere gli enormi bulldozer israeliani distruggere gli edifici di Muqata, perché significa violenza illimitata, violenza inutile, violenza senza opposizione. Michael Warschawski/Alternative Information Center. Gerusalemme, domenica 22 settembre 2002.


C'è qualcosa di orripilante nel vedere gli enormi bulldozer israeliani distruggere gli edifici di Muqata. E' addirittura più terribile delle immagini devastanti di decine di corpi fatti a pezzi nel campo profughi di Jenin o dei corpi mutilati dopo l'attacco israeliano a Gaza.

Tutto ciò è orribile perché significa violenza illimitata, violenza inutile, violenza senza opposizione. Non è più "una difesa contro il terrorismo", non è più "una punizione", non è più "un danno collaterale", ma si tratta di violenza fine a se stessa, fatta per abusare del corpo dell'Autorità Palestinese.

Tutto ciò è orribile perché i bulldozer sono il simbolo di un'arroganza illimitata e di un orgoglio senza confini.

Tutto ciò è orribile perché l'assenza di confini significa che l'azione distruttiva dei bulldozer continuerà, fino a quando non ci sarà più niente da distruggere o fino a quando gli stessi bulldozer batteranno la propria testa contro un muro e diventeranno le ultime vittime della loro stessa distruttività.

Un governo i cui leader hanno dichiarato addirittura prima di giungere al potere che avrebbero fatto tutto il possibile per cancellare il disastro di Oslo, sta sicuramente portando avanti questo intento senza difficoltà; gli architetti di Oslo sono seduti in un governo che sta distruggendo il lavoro di tutta la loro vita - eppure stanno cooperando. I padrini di Oslo nella Comunità Internazionale sono testimoni della distruzione del sogno che loro stessi hanno nutrito, eppure stanno in silenzio; il 'campo di pace di Israele' se ne sta in silenzio, come paralizzato, di fronte alla distruzione dell'ultima possibilità per un futuro insieme tra Israeliani e Palestinesi.

Due sono gli obiettivi del governo Sharon-Peres: distruggere definitivamente l'Autorità Nazionale Palestinese e creare una situazione in cui effetttuare una pulizia etnica di massa nei confronti della popolazione palestinese nel West Bank. Come è successo a Jenin meno di 6 mesi fa, gli impietosi bulldozer israeliani a Ramallah hanno voluto dimostrare la determinazione del governo nel terrorizzare e costringere il maggior numero possibile di Palestinesi a lasciare le loro case e la loro terra. E' importante per Israele farlo ora, perchè in questo momento Bush è impegnato a preparare il suo attacco all'Iraq e questi preparativi distolgono l'attenzione dalle deportazioni di massa.

Siamo di fronte alla prepotente arroganza di Bush e Sharon, alla cinica noncuranza di tutte le leggi e le norme internazionali e alla loro sostituzione con la forza: tutto questo porterà la zona araba al disastro. Comunque, questi leader si sbagliano nel considerarsi immuni al disastro che loro stessi stanno creando: proprio in questo momento, mentre alla televisione stanno trasmettendo le immagini della distruzione israeliana a Ramallah, si stanno elaborando dei piani per dei mega attacchi a Tel Aviv e Hadera, a Londra e a New York. In un mondo in cui chi come Bush e Sharon infrange la legge e detta le ragole, tutto diventa una giungla dove i cittadini di tutte le nazioni e paesi saranno degli ostaggi della prepotenza e delle azioni di vendetta e castigo.

Il popolo palestinese è isolato e sta affrontando un nemico crudele e determinato. In ogni caso, si rifiuta di piegare la testa e di arrendersi. Nella lora battaglia in prima linea contro la barbarie, i Palestinesi costituiscono l'ultima linea di difesa del mondo civilizzato. Per questo chiedono il sostegno senza riserve di ogni uomo e di ogni donna del mondo, di tutti coloro che non sono preparati a vivere in un mondo dove la prepotenza e il diritto della forza sostituiscono i principi della giustizia e della forza della legge.

Noi siamo tutti con i Palestinesi - è arrivato il momento.