Una proposta del Pesaro Social
Forum .
Pesaro/Rafah:
un gemellaggio da concretizzare. Ottobre 2002.
L'amministrazione
comunale di Pesaro ha deliberato in aprile il gemellaggio con Rafah, città
palestinese all'estremità sud della striscia di Gaza, ma da allora non ha
avviato alcun contatto o rapporto di scambio a sostegno della popolazione
palestinese sotto occupazione, non ha protestato per i pacifisti respinti
da Israele alla frontiera, ha preso le distanze anche solo dall'esprimere
una condanna dell'escalation terroristica israeliana che ha duramente colpito
anche Rafah e incrudisce ogni giorno. Ha invece creato, più o meno direttamente,
una fantomatica associazione a sostegno del gemellaggio, la quale, per motivi
di equidistanza, non ha voluto palestinesi all'interno del suo comitato direttivo
ed – rimasta immobile come l'amministrazione. Il Pesaro
Social Forum crede che il gemellaggio sia un segnale politico e di solidarietà
importante, anche come strumento di pressione sull'amministrazione comunale
e debba essere rilanciato dal basso, attraverso azioni concrete di sostegno
a progetti condivisi con associazioni della società civile palestinese. Per questo,
dopo un incontro organizzato ad agosto con il dott. Abdel Hadi Abu Khousa,
responsabile per la striscia di Gaza della Union of Palestinian Medical Relief
Committees (UPMC), abbiamo deciso di impegnarci a sostenere il progetto che
l'UPMC ci ha proposto su nostra richiesta e che abbiamo voluto espressamente
rivolto alle donne. Il progetto dal titolo "Risollevare lo stato e la coscienza
della salute delle donne", prevede l'utilizzo di cliniche mobili ed ha un
costo di circa 4.800 euro. La somma – per noi piuttosto alta e perciò
invitiamo altre associazioni a condividere il progetto, partecipando alla
sottoscrizione. Chi fosse interessato ad organizzare iniziative per il finanziamento
(cene, concerti o altro) a sostegno del progetto di solidarietà del Palestinian
Medical Relief Committees adottato dal Pesaro Social Forum, può chiedere
informazioni a questa e-mail: csa.oltrefrontiera@gmx.net