Manifestazioni studentesche contro Arafat.
Gli studenti dell'Università di Birzeit protestano contro gli arresti effettuati dalle autorità palestinesi. Dalle News dell'Università di Birzeit. Dicembre 1999.

Lunedì 29 novembre gli studenti dell'università di Birzeit hanno sospeso le lezioni e hanno organizzato un raduno all'aperto per protestare contro gli arresti effettuati dalle Autorità Palestinesi in seguito ad un volantino pubblico realizzato da un gruppo di 20 Palestinesi.
Il 28 novembre Dr. Abdel Sittar Qassem, Dr. Yasser Faek Abu Safieh, Dr. Abdul Rahim Kittani, Dr. Adel Samara, Ahmed Qatamesh e Dr.Ismat Shakhseer sono stati arrestati per aver sottoscritto la dichiarazione pubblica che criticava la situazione dei Palestinesi 6 anni dopo gli Accordi di Oslo e il ruolo delle Autorità Palestinesi. Dr. Qassem è docente all'Università di Birzeit nel Programma di Studi arabi e palestinesi. A questi arresti ne sono seguiti molti altri il 29 novembre, compresi quelli del Dr. Afif Sulaiman Al-Judah e di Adnan Odeh.
All'apertura del raduno il Presidente del Consiglio degli Studenti dell'Università di Birzeit ha affermato: "Fa male vedere la nostra patria, che noi abbiamo amato, sopraffatta dalla rovina e sentire che siamo obbligati a vivere la nostra vita nel buio. Alziamo forte la nostra voce per dire che non accetteremo tale situazione di rovina e di ingiustizia. Se qualcuno alza la propria voce per dire no a questa situazione, viene definito un criminale e un mercenario. Noi chiediamo a tutti coloro che sono leali alla loro patria e alla loro gente di lottare per il nostro popolo, per proteggere i diritti umani dei Palestinesi".
Anche Mr. Abdul Jawad Saleh, membro del Consiglio Legislativo della Palestina e membro del Consiglio di Amministrazione dell'Università di Birzeit ha partecipato al raduno. Saleh era una delle 20 persone che hanno firmato la dichiarazione pubblica che ha provocato gli arresti. Ha detto: "In nome del popolo palestinese che ha combattuto per una patria in cui la gente sia rispettata e in nome di tutti voi... noi non rimarremo in silenzio di fronte alla rovina e all'ingiustizia anche se il prezzo da pagare sono centinaia di martiri e di feriti. Noi diciamo a tutte le persone corrotte: Stop! Voi non state facendo ciò per cui ha combattuto il nostro popolo. Noi abbiamo combattuto e continuiamo a combattere per una patria e non per i ladri e per le bande di ladri. La nostra gente è morta per una patria in cui la libertà d'opinione sia salva. Questa protesta che viene da alcuni membri del Consiglio Legislativo e da persone esterne ha bisogno di protezione e voi - la generazione dell'Intifada - siete le persone giuste per farlo. Noi non cerchiamo una guerra civile o non vogliamo che la Palestina diventi come il Libano, noi cerchiamo una possibilità ed elezioni libere per cacciare i corrotti dalle istituzioni palestinesi".