Un tribunale internazionale per i crimini in Afghanistan
I signori della guerra, preoccupati dalla fine di Saddam Hussein, temono di poter essere incriminati da un tribunale internazionale e si sono affrettati a votarsi l'amnistia. Di Edoardo Bai. Reds - Marzo 2007



Il 13 marzo il presidente dell'Afganistan, Karzai, ha firmato l'amnistia per i reati compiuti dai signori della guerra afgani e dai loro accoliti. La proposta era stata avanzata dalla camera bassa del parlamento afgano (Wolesi Jirga); approvata quasi all'unanimità, in nome della pacificazione del paese.
Non si comprende come ciò sia stato possibile, di fronte ad una opinione pubblica unanimamente contraria, se non si conosce la composizione del parlamento afgano: per il 6% trafficanti di droga, 4% talebani moderati, 72% signori della guerra, 3% religiosi conservatori e soltanto il 15% da una opposizione democratica non compromessa con i signori della guerra e i fondamentalisti.
I signori della guerra, preoccupati dalla fine di Saddam Hussein, temono di poter essere incriminati da un tribunale internazionale e si sono affrettati a votarsi l'amnistia. Di più: hanno organizzato una manifestazione a Kabul, per sostenere l'iniziativa del parlamento, al grido di "amnistia". La folla(circa 10000 persone) chiedeva anche la testa di Malalai Joya e di Sima Samar(presidente della commissione sui diritti umani).

Per sapere chi sono coloro che saranno amnistiati, si può leggere su internet il bel rapporto di Human Rights Watch: Blood stained hands-past atrocities in Kabul and Afghanistan legacy of impunity (http://hrw.org/reports/2005/afghanistan0605). La situazione è ben descritta dall'intervento di Mariam Rawi, un membro di RAWA, di cui riportiamo la premessa: L'Afghanistan non è il paese liberato e pacificato del quale parlano i media. Cinque anni fa gli Usa e i loro alleati hanno attaccato il nostro paese dicendo di voler portare «diritti umani», «democrazia» e «libertà» in questo paese sconvolto dalla guerra. Il regime taleban è caduto e si è insediato il regime fantoccio di Hamid Karzai, del quale fanno parte i criminali dell'Alleanza del Nord che tutto il mondo conosce.

Le politiche di Karzai e dei suoi padroni occidentali hanno oggi portato l'Afghanistan a una situazione molto critica: il disastro è una bomba a orologeria che può esplodere in qualunque momento. In questi cinque anni, sotto le insegne della «democrazia» e della «libertà», sono stati usati con successo il tradimento e la beffa, e la situazione in cui versano i diritti umani è l'effetto del doloroso inganno di questo governo, guidato dai signori della guerra.

Senza dubbio la guerra al terrore ha rovesciato il regime misogino e barbaro dei taleban, ma non ha rimosso il fondamentalismo islamico, che è alla radice della sofferenza di tutto il popolo afghano. Essa ha semplicemente sostituto un regime fondamentalista con un altro. Ora abbiamo un parlamento pieno di signori della guerra, tra cui capi criminali jehadi, ex comandanti taleban e alcuni ex fantocci dell'Urss. Persone che dovrebbero essere processate prima di chiunque altro per i loro crimini, si apprestano a legiferare in nome del popolo afghano.

Il dominio degli eserciti privati dei signori della guerra in diverse parti del paese, e gli scontri interni ai diversi gruppi, hanno causato la perdita di vite innocenti.
Ecco alcuni cenni sulle biografie di alcuni "amnistiati" e su alcune nefandezze e testimonianze raccolte da RAWA.

Hikmatyar, capo del partito islamista Hizb-i Islami. Responsabile di migliaia di omicidi durante l'assedio di Kabul del 1992-1996. Uno degli attuali comandanti della guerriglia talebana nel sud del paese.
Rabbani, uno dei ministri del governo afgano, responsabile della strage degli Hazara a Kabul.
Mullàh Omar, l'ex capo del regime dei talebani Sayyaf, attuale presidente del parlamento, tagiko. Responsabile di numerose stragi in qualità di comandante dell'alleanza del nord.
Qanoni, attuale vicepresidente del parlamento, successore di Massud a capo delle milizie tagike, anche lui coinvolto in numerose stragi di civili.
Mohaqiq, signore della guerra della fazione Hazara, ministro dell'attuale governo.
Fahim, altro ministro,
Dostum, capo delle milizie usbeche, anche lui ministro, noto per aver chiuso i prigionieri di guerra in containers e averli fatti morire abbandonandoli nel deserto. eccetera, eccetera,
eccetera.

Ma, quel che è ancora più grave, i crimini dei signori della guerra continuano tutt'oggi, sotto il regime cosiddetto democratico di Karzai.

Sentiamolo dalle parole della deputata Malalai Joya: "I crimini e le brutalità dei signori della guerra fondamentalisti continuano anche sotto gli occhi delle truppe statunitensi e dell'ISAF. I terroristi dell'Alleanza del Nord hanno stuprato la quattordicenne Fatima e sua madre, l'undicenne Rahima e sua nonna di 60 anni. La trentenne Amina è stata lapidata a morte, mentre Nadia Anjuman è stata costantemente oggetto delle violenze del marito, fino a morirne. Il marito è tuttora libero, protetto dai signori della guerra della misogina Alleanza del Nord.
L'undicenne Sanobar, unica figlia di una sfortunata vedova, è stata rapita, violentata e poi mercanteggiata con un cane. Nella mia terra, la dignità umana non ha valore e uccidere qualcuno è facile e normale come uccidere un uccello. Durante il regime dei Talebani il ministero del vizio e della virtù divenne un simbolo famoso di abusi arbitrari, soprattutto a discapito delle donne e delle ragazze. Attualmente, il consiglio dei ministri dell'Afghanistan ha deciso di ripristinare questo orrendo ministero, invece di concentrarsi sui bisogni più urgenti e impellenti della società afgana.

L'anno scorso, il comitato statunitense per la protezione dei giornalisti dichiarò che i giornalisti afgani vengono sottoposti a molte pressioni dalle autorità afgane, quali minacce, intimidazioni, o addirittura il carcere e l'uccisione.
Questa è la realtà, ma il presidente Karzai e i media occidentali dicono che ora in Afghanistan esiste la libertà di parola.

Coloro che parlano di giustizia vengono minacciati di morte. Il 7 maggio 2006 sono stata fisicamente attaccata da membri del parlamento che sostenevano i signori della guerra e i signori della droga, e questo solo per aver detto la verità, per aver denunciato i crimini dell'Alleanza del Nord. Uno di loro ha addirittura gridato: "E' una prostituta! Prendetela e stupratela!".
Invece di processare i signori della guerra, il Presidente Karzai affida a questi criminali cariche sempre più elevate. Quest'anno, ad esempio, ha collocato 13 ex-comandanti legati a spaccio di droga, criminalità organizzata e milizie illegali in posizioni di comando nelle forze di polizia. A causa della sua politica a favore dei criminali, il popolo afgano lo odia e lo considera responsabile dell'attuale situazione catastrofica.

Persino la CIA ha recentemente ammesso che Karzai ha perso il sostegno della popolazione e non ha nessun controllo al di fuori di Kabul." Il CISDA, una onlus che sostiene RAWA, ha visitato l'Afganistan in occasioine dell'otto marzo. RAWA e il partito Hambastagi e numerose organizzazioni civili per i diritti umani afgane chiedono di aiutarli a contrastare gli effetti della vergognosa amnistia, cercando di coinvolgere, in qualche modo, il tribunale internazionale. Le due organizzazioni conoscono parecchi testimoni e vittime, disposti anche a rendere testimonianza ufficiale, ovviamente se adeguatamente protetti.

Lanciamo perciò un appello, soprattutto agli addetti del settore giustizia, per verificare la possibilità di aderire alle loro richieste.