Intervista ad Adil, leader dell'"Organizzazione
rivoluzionaria dei lavoratori afghani".
Da
International Viewpoint n.335.
Novembre 2001.
Adil è il leader di una piccola organizzazione della
sinistra afghana. Egli vive attualmente in esilio, ma è' stato a Jilalabad
per tre giorni dal 16 al 19 settembre per verificare la situazione politica
e discutere con i suoi compagni di partito sulle strategie future .
Era entrato illegalmente in Afghanistan. Questo scritto è il suo rapporto
sulla situazione nel paese basato sull' intervista rilasciata a Farooq Tariq
a Lahore il 24 settembre 2001.
"Ho viaggiato verso l'Afganistan e il 16
settembre ho raggiunto Jilalabad. La città era in condizioni scioccanti.
Tutti esprimevano l'intenzione di abbandonare l'Afghanistan prima possibile.
Per raggiungere Peshawar, ci vogliono almeno 200,000 Afghani (2 dollari). Poi
si ha bisogno di altri 5 dollari da dare all'ufficiale di frontiera pakistano,
del posto di confine che si vuole attraversare. Così chi ha questi soldi
può permettersi di abbandonare l'Afghanistan. Bisogna tenere conto che
il salario medio di un afghano, impiegato del governo, per esempio, attualmente
è intorno ai 300.000 afghani (3 dollari) al mese. Un lavoratore a Jilalabad
guadagna da 10,000 a 20,000 afghani al giorno (da 10 a 20 centesimi di dollaro).
Così c'è una povertà tremenda in tutte parti dell'Afghanistan.
I salari non sono pagati normalmente, bensì con ritardi fino a sei mesi.
La popolazione è stanca del regime dei Taliban. Ora non possono dirlo
apertamente ma sono sicuri che il regime sia in procinto di cadere. La maggior
parte dei negozi e delle compagnie commerciali sono stati chiusi a Jilalabad.
Nessuno vuole più fare affari in una città, che assomiglia ad
una landa abbandonata.
Il potere militare dei Taliban
"Ci sono circa 20.000 militari a disposizione dei Taliban. Essi hanno
perso il loro migliore alleato, il Pakistan, ed anche la sua assistenza militare.
Di contro ci sono almeno 25.000 militari con Osama, da Cina, Algeria, Nigeria
e molti altri paesi arabi. Quando i Taliban dicono che non consegneranno Osama
agli Americani, questo non ha niente a che fare col loro coraggio o con la loro
dedizione all'Islam, sono semplicemente incapaci di consegnarlo perché
Osama ha più militanti islamici che i Taliban.
La popolarità dei Taliban
Hanno perso sostenitori in termini assoluti. Le gente con cui ho parlato
a Jilalabad è apertamente contro i Taliban. Penso che solo i Talibs (gli
studenti coranici ndt) li sostengano ancora. Nessuno altro li sostiene
in Afghanistan, perchè sono il regime più impopolare della storia
del paese. Se gli americani entrano nel territorio afghano, i Taliban perderanno
il potere, non per questo attacco, ma perché non hanno più una
base sociale. La situazione non è come al tempo dell'invasione russa.
Allora c'era gran parte del popolo afghano ad opporsi, ed anche gli americani
e il Pakistan erano contro i russi. Ma ora la situazione è totalmente
diversa, i Taliban non possono lottare contro gli americani per un periodo lungo.
Non possono nascondersi per troppo tempo. Sono condannati a perdere il potere.
Quello dei Taliban è il governo più feroce e brutale di tutti
i tempi. Noi ci siamo opposti fin dall'inizio. Mentre Usa e Pakistan li hanno
sostenuti nel passato ed ora dicono che il governo dei Taliban non va bene,
noi lo stiamo dicendo dal primo giorno che sono al potere.
Tre tendenze fra i Taliban
Ci sono tre correnti fra la gerarchia del regime
dei Taliban. Una è per la maggior parte fondamentalista, e si è
opposta fortemente a consegnare Osama agli Americani. Un grande gruppo è
favorevole alla consegna di Osama agli Usa, mentre il terzo bilancia questi
due gruppi. Ed è il terzo gruppo che ha prevalso recentemente, prendendo
la decisione di invitare Osama ad abbandonare volontariamente l'Afghanistan.
Il problema vero è che tutti e tre gruppi sono più piccoli dell'esercito
di Osama. E' Osama che ha il potere reale nell'Afghanistan e non i Taliban.
L'Alleanza del Nord
C'è un miscuglio di popolazioni nell'Alleanza
del Nord. Abdul Rashid Dostum che guida il "Junbash Milli Islamia"
(Movimento Islamico Nazionale) era uno stretto alleato di Babrak Karmal e del
Dr Najibullah, che detenevano il potere in Afghanistan con il sostegno dei russi.
Non è un fondamentalista e rappresenta le minoranze afghane degli l'Uzbeki
e dei Turkmeni.
Un altro componente dell'Alleanza del Nord è il partito del Professor
Siaf, dell'"Itehad Islami Afghanistan" (Unità islamica dell'Afghanistan).
Questo è il partito fondamentalista più grande dell'Alleanza.
Poi c'è Ahmed Shah del partito "Shoora Nizaar" (Associazione
islamica).
Le stesse persone che hanno compiuto gli attentati assassini dell'11 settembre,
hanno ucciso il 9 settembre, Ahmed Shah Massod. Egli è stato ucciso perché
i sostenitori di Osama hanno compreso che era il solo capace di condurre una
resistenza dopo i fatti dell'11 di settembre. Era stato sostenuto in passato
dai poteri occidentali ed era un fanatico religioso ma recentemente aveva cambiato
la sua posizione spostandosi verso destra. L'"Hizb Wahdat Islami"
è un altro partito, che fa parte dell'Alleanza del Nord. L'Alleanza sta
preparandosi ad attaccare i Taliban. C'è stata battaglia a Mazar Sharif
dopo il 11 di settembre: 80 Taliban sono morti e 200 sono stati arrestati. Se
i combattimenti cresceranno i Taliban possono perdere Mezar Sharif molto presto.
L'ex generale Doostam ha già ottenuto l'appoggio Occidentale e sta avanzando.
L'ex re Zahir Shah
L'ex re, che ha 89 anni, sembra avere l'appoggio
di tutti i partiti in Afghanistan meno quello dei Taliban. Le bandiere del partito
di Zahir Shah si vedono in tutta Peshawar. Il nostro partito attualmente lo
sostiene, solo per questo periodo di transizione. Il piano americano è
di mandarlo al potere, dopo la caduta dei Taliban, per indire le elezioni entro
un anno. Ma è chiaro che non potrà risolvere i problemi delle
gente. C'è un detto persiano che dice se il "cattivo" è
al potere ma del bene emerge da lui, quello non è così cattivo.
Non abbiamo altra scelta che quella di sostenerlo, ma per un periodo definito.
L'intervento militare americano
Ci siamo opporsi totalmente all'intervento militare
americano. Ma siamo favorevoli alla fine immediata del governo dei Taliban.
E' stata l'America che ha allevato un cane che ora è impazzito. Ed è
responsabilità degli americani controllare o uccidere il cane pazzo.
Faremo la nostra parte per eliminare questo "cane matto", che è
pericoloso per il popolo afghano. I Taliban sono stati sostenuti indirettamente
o direttamente dagli americani e dai pakistani nella speranza di stabilizzare
Afghanistan, ma la situazione è uscita dal loro controllo.
Gli aiuti internazionali
Le organizzazioni internazionali fornivano cibo
a tre milioni di afghani. Il regime dei Taliban li ha arrestati senza ragione.
Il cibo ora è finito e la gente soffre ancora di più.
Questo ha aumentato contemporaneamente il disagio del popolo e l'odio contro
il regime dei Taliban. Hanno voluto controllare le organizzazioni internazionali
che lavorano in Afghanistan e questo non è gradito agli afghani, che
sono stanchi del regime dei Taliban e sono stanchi della guerra. C'è
molta attesa da parte della gente per la fine di questo governo. Io non vedo
molte possibilità che i Taliban rimangano al potere a lungo. La strategia
americana è quella di mandare Zahir Shah al potere. Ha già ha
ottenuto l'appoggio dell'Alleanza del Nord e degli altri partiti di sinistra
e di destra.
Stiamo aspettando il giorno del nostro ritorno
in Afghanistan.
Intervistato da Farooq Tariq, segretario
Generale del Partito del Lavoro del Pakistan