Un sito per le operaie e gli operai di Termini.
Salvo
Vitale ha costruito un ottimo sito tutto dedicato alla lotta dei lavoratori
della FIAT (e indotto) di Termini Imerese. Si trova all'indirizzo http://digilander.libero.it/puntotreporte
Ne intervistiamo il curatore e ne approfittiamo anche per comprendere più
da vicino la resistenza alla chiusura della fabbrica che si e' sviluppata
nella cittadina. A cura di REDS. Dicembre 2002.
Un
tuo autoritratto e come è nata l'idea del sito.
Sono figlio di un dipendente FIAT, ho 29 anni e lavoro nel campo dell'informatica
come formatore e consulente. L'idea nasce come strumento di servizio per tutti
coloro che vogliono avere informazioni sulla situazione della crisi, sulle
iniziative di protesta contro il
piano industriale della FIAT e come riferimento per tutti coloro che vogliono
avere un quadro quanto più completo possibile della situazione.
Ci
spieghi come è organizzato il sito?
Ci sono diverse sezioni, tutte immediatamente accessibili atraverso i link
presenti in cima alla pagina principale. Si possono leggere le notizie del
giorno, raccolte attraverso una rassegna quotidiana e un elenco di notizie
flash prese sempre dalle agenzie in rete. Tutto il materiale che trovate sul
sito proviene dalle testate online, o viene inviato direttamente al sito tramite
posta elettronica dagli autori. Una sezione particolarmente originale è
quella in cui sono raccolti tutti i documenti prodotti in questi giorni, dall'impegno
dei parlamentari siciliani a non votare la finanziaria, alle lettere del Parroco
a governo e FIAT. E' possibile trovare anche i collegamenti e gli ultimi comunicati
dei sindacati. Trovate una nutrita rassegna stampa e un forum di discussione
in cui ognuno può esprimere il proprio parere. Il sito è ricco
di collegamenti che ne fanno veramente un portale per chiunque volesse vederci
chiaro sulla crisi della FIAT.
Che
relazione c'è tra il sito e il movimento di Termini?
Ho messo su il sito autonomamente in pochissime ore proprio il giorno della
prima manifestazione cittadina, ma l'ho subito messo a disposizione dei lavoratori
incontrandoli in fabrica e presentado loro l'idea di poter disporre di un
megafono virtuale anche attraverso Internet. Tutti hanno accolto subito molto
favorevolmente l'iniziativa collaborando attraverso il reperimento di materiale
e documenti da poter mettere subito online.
Ci descrivi il peso occupazionale che ha la FIAT e il suo indotto nella
zona?
Nel nostro territorio la FIAT rappresenta l'unico esempio di insediamento
industriale che si possa considerare. L'industria è scarsamente sviluppata
se si trascura un piccolo agglomerato di aziende medio piccole nate più
per buona volontà che per effettiva vocazione imprenditoriale. Molte
aziende infatti vivono all'ombra della FIAT in quanto questa portando ricchezza
nella zona, permette una circolazione di denaro che da un po' di ossigeno
a tutta l'area. Purtroppo la FIAT rappresenta una sorta di cattedrale nel
deserto, nel senso che non esistono altre aziende che operano in settori diversi
da quello automobilistico. La maggior parte delle aziende della zona fanno
parte dell'indotto FIAT. Alcune di esse hanno come unico cliente lo stabilimento
FIAT di Termini. Inoltre le altre aziende, quelle che non sono collegate alla
fabbrica automobilistica sono già sature e non permetterebbero l'assorbimento
di nessuno dei 1800 "esuberi" di Termini. Anche se più correttamente
si dovrebbe parlare di circa 5000 lavoratori non ricollocabili, visto che
per ogni dipendente FIAT ce ne sono 4 che fanno parte dell'indotto.
Vista
dall'esterno, la lotta degli operai di Termini sembra godere di un sostegno
pressoché unanime della cittadinanza. E' cosi'? Ci descrivi le forme
e i modi della partecipazione dei vari settori di popolazione?
E' proprio così! Tutti sono perfettamente consapevoli che la chiusura
di Termini significherebbe una catastrofe economica per tutta la provincia.
I commercianti sono quelli che hanno avuto già da ora le conseguenze
più immediate. I dati che mi sono pervenuti indicano un calo degli
acquisti del 60%. Tutti sono scesi in piazza a sostegno delle iniziative di
protesta dei lavoratori. Insegnanti, commercianti, professionisti; pure i
frati cappuccini erano presenti ai cortei per difendere i posti di lavoro.
Le donne di Termini, mogli, figlie e parenti dei lavoratori di Termini, hanno
formato un comitato ormai famoso come "Coordinamento donne" cui
è stato riservato uno spazio anche su PuntoTrePorte. La Chiesa di Termini
e il Cardinale di Palermo Salvatore De Giorgi hanno invitato tutti i soggetti
coinvolti a mettere al primo posto la dignità dei lavoratori e non
il profitto e hanno inviato delle comunicazioni sia al governo che ai dirigenti
FIAT.
A
Termini sono scesi ormai diversi esponenti politici e di movimenti. Come sono
stati accolti dalla popolazione e dai lavoratori?
Tutti gli esponenti politici che che hanno speso qualche parola davanti ai
cancelli FIAT per la causa dei lavoratori fanno parte dell'opposizione. I
veri interlocutori che ci si aspettava non si sono fatti vedere. Sono stati
i lavoratori a protestare sotto le sedi di Regioni e Provincia a costringerli
a esprimersi sulla questione. Anche gli esponenti del governo regionale che
venivano continuamente invitati, spesso arrivavano all'ultimo momento. In
particolare non abbiamo mai
visto ad uno degli incontri fatti a Termini il Presidente della Regione, da
cui ci si aspettava un impegno in prima persona. Un incontro particolarmente
bello si è avuto tra i rappresentanti dei No Global e i lavoratori
che presidiano anche adesso i cancelli. E' stato un bel gesto di solidarietà
ed un momento di grande emozione per tutti.
Quali sono stati sino ad oggi i momenti piu' significativi della resistenza
contro la chiusura?
La manifestazione cittadina del 9 ottobre è stato particolarmente commovente.
Ma una fase molto forte della lotta è il presidio fatto sistematicamente
giorno e notte da ormai più di due settimane. I dipendenti di Termini
hanno lottato con uno sciopero che li ha dissanguati questo mese. Un turno
non ha superato nemmeno le 21 ore di servizio.