20 aprile 1998
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Il 20 aprile i post-fascisti di Alleanza Nazionale, dopo la sortita di Veneziani all'Università, si cimentano nuovamente nel ruolo di professori di storia, posando l'ennesima pietra nella costruzione di quella "pacificazione nazionale" che vuole chiudere con i valori antifascisti alla base degli ultimi 50 anni di storia di questo paese. Questa volta l'argomento in questione è nientemeno che il '68. Presenti al gustoso banchetto della storia ci saranno, fra gli altri, Gennaro Malgeri, direttore del Secolo d'Italia e ammiratore di Julius Evola (il principale teorico delle ideologie razziste di casa nostra), i tristemente noti Bornacin e Plinio, ed il verde Boato (ex Lotta Continua), probabilmente stordito dal clima di inciucio respirato in Bicamerale. Chissà se in questa imperdibile rilettura del '68 i relatori ricorderanno e ripercorreranno con un filo di nostalgia quali erano le occupazioni preferite dei missini negli anni della contestazione. Noi qualcosa ce lo ricordiamo: quel tanto che basta per impedire che Genova, la città dei moti antifascisti del '60, venga umiliata ancora una volta. Ci ricordiamo le bombe indiscriminate nelle stazioni e nelle piazze, ad esempio, su cui ancora non si è fatta luce, i vari intrecci eversivi fra pezzi di stato, ex repubblichini, gruppi di estrema destra e ambienti del Movimento Sociale Italiano, che sosteneva i carri armati dei governi D.C. contro i diritti degli operai, degli studenti... Il '68 fu l'anno della contestazione operaia e studentesca, dell'assalto al cielo, del sogno di una società senza sfruttamneto, sogno, come noto, spezzato anche grazie alla strategia della tensione, dove prezioso fu il ruolo dei neofascisti al soldo di Sifar, D.C., CIA e di chi ha voluto terrorizzare un intero paese per impedire qualsiasi cambiamento della società. Il '68 fu anche l'anno della liberazione sessuale, del femminismo, della fine dei tabù: ci immaginiamo cosa ne pensi A.N., che vorrebbe "democraticamente" i gay tutti disoccupati. Speriamo almeno che a questa amena conferenza siano presenti i quattro o cinque giovani iscritti ad Azione Universitaria, che recentemente, in linea con i loro vecchi camerati, hanno raccolto le firme per la chiusura degli spazi sociali autogestiti, partendo col denunciare tre compagni dei centri sociali che non gradivano la presenza dei nipotini di Salò in Università. I POST-MISSINI di Alleanza Nazionale, che vogliono accreditarsi come moderni e liberali, hanno tutto l'interesse a riscrivere la storia per conquistarsi un posto al sole nella cultura di questo paese da cui, per 50 anni, sono stati rimossi. Così i giovani di Salò al servizio di Hitler e S.S. diventano uguali (sic!) ai partigiani e così via...
A pochi giorni dal 25 Aprile, saremo in piazza:
lunedì 20 aprile alle 16.00
c.s.o.a. EMILIANO ZAPATA |
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