Info dalla
IV Internazionale
|
|
|
RISOLUZIONE DEL COMITATO INTERNAZIONALE (CI) DELLA IV INTERNAZIONALE SULLA SITUAZIONE BRASILIANA
(27 febbraio 2005)
1) L'esperienza dei due anni di governo Lula riconferma con chiarezza la natura, l'orientamento e la politica condotta da questo governo. Si tratta di un governo di coalizione con rappresentanti del capitale, in dipendenza dalla destra parlamentare, di un governo che conduce una politica economica e finanziaria neoliberista e quindi incapace di rispondere alle questioni essenziali della povertà e dell'emarginazione sociale in Brasile e di scontro con l'imperialismo. Questi due anni dimostrano anche che la dinamica interna della sua politica non può essere modificata.
2) I principali provvedimenti economici si collocano nel quadro definito dai mercati finanziari e dalle istituzioni internazionali e dei loro alleati del capitale finanziario brasiliano: aumento dell'eccedenza di bilancio per rimborsare il debito pubblico e aumento del tasso d'interesse, limitazione dei programmi sociali, non realizzazione degli obiettivi della riforma agraria, rifiuto dell'aumento del salario minimo a un livello decente, attacco alla pensione del settore publico, controriforma universitaria che prepara la privatizzazione, controriforma dell'organizzazione sindacale che rafforza la burocrazia e apre la via alla riduzione dei diritti dei lavoratori, prospettiva di una controriforma dei diritti del lavoro,
3) In tali condizioni, una politica rivolta alla soddisfazione delle rivendicazini e dei bisogni delle classi popolari - aumenti salariali, creazione di milioni di posti di lavoro, defesa dei servizi pubblici, ampia riforma agraria, politica di bilancio e fiscale indirizzata verso le priorità sociali anziché verso i mercati finanziari - contrasta con la politica del governo Lula.
4) Visto l'orientamento generale del governo, i militanti DS che ricoprono incarichi sia nel governo sia con altre funzioni di resonsabilità politica, divengono semplici supporti o ostaggi di una politica generale che non è la loro. Questi due anni di esperienza mostrano chiaramente che la costruzione di un blocco sociopolitico dei lavoratori e delle lavoratrici antiliberista e anticapitalista si contraddice con il sostegno e la partecipazione all'attuale governo.
5) Fin dalla formazione del governo Lula ci sono state nell'Internazionale riserve, dubbi e disaccordi in relazione alla partecipazione di Democrazia socialista (DS) al governo e alle modalità di tale partecipazione (ruolo nei movimenti sociali). Ciò nonostante, una volta la decisione assunta da DS e tenendo conto degli argomenti proposti dalla maggioranza dei compagni brasiliani, l'Internazionale aveva deciso di non votare all'inizio del processo alcuna risoluzione e di seguire l'esperienza. All'ultimo Comitato internazionale (CI, febbraio 2004) ha avviato una discussione (con un Bollettino internazionale di discussione) sulla situazione politica brasiliana. L'Internazionale ha quindi evitato di porre la questione della partecipazione in termini dogmatici, senza tener conto delle caratteristiche del paese, della storia del PT, dei suoi collegamenti con i movimenti sociali e sindacali. Dopo l'esperienza di questi due anni, tenendo conto di quanto esposto nei punti da 1 a 4, non ci sono più dubbi che l'occpazione di posti nel governo Lula, sia a livello ministeriale sia in altre funzioni con responsabilità politiche, è in contrasto con la costruzione di una alternativa in Brasile coerente con le nostre posizioni programmatiche.
6) Le attuali riorganizzazioni indicano che si è avviato un complesso periodo di riorganizzazione politica della sinistra brasiliana. Tale processo può svilupparsi in un periodo più o meno lungo, fino al momento di consolidare una alternativa politica socialista di massa, ma al di là dei ritmi e delle forme specifiche della ricomposizione di ciascun settore, diviene oggi decisivo lavorare alla convergenza di tutte le componenti anticapitaliste.
7) Il CI prende atto delle discussioni e delle divergenze nella DS sulla strategia e della partecipazione di una delle sue correnti alla formazione del Partito socialismo e libertà (PSOL). Nella situazione segnata da questa divisione e dei rischi di una nuova frammentazione, il CI si pronuncia per il mantenimento delle sue relazioni con tutte le componenti della Quarta in Brasile - tutte restando membri a pieno diritto dell'Internazionale - nell'intendimento di favorire il dialogo, le relazioni e l'unità d'azione di tutte le componenti nella propsettiva di una alternativa poltica al governo Lula.
|
|