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IV Internazionale
• RESOCONTO DELLA RIUNIONE DEL COMITATO INTERNAZIONALE


• Lo stato attuale del movimento in europa

• Relazione sulla situazione internazionale

RIUNIONE DELLA DIREZIONE DELLA IV INTERNAZIONALE

Due documenti.
LO STATO ATTUALE DEL MOVIMENTO IN EUROPA
RELAZIONE SULLA SITUAZIONE INTERNAZIONALE


RESOCONTO DELLA RIUNIONE DEL COMITATO INTERNAZIONALE
(febbraio 2004)

Alla fine di febbraio si è tenuta in Europa la prima sessione plenaria del Comitato Internazionale (CI), istanza di direzione della IV Internazionale tra un Congresso mondiale e l'altro. Per quattro giorni, il CI, eletto in occasione del XV Congresso mondiale nel febbraio 2003, ha potuto discutere in inglese, francese, spagnolo, portoghese, cingalese e arabo, grazie all'impegno dei compagni incaricati della traduzione simultanea. Oltre alla sessantina di membri presenti, hanno partecipato alle discussioni osservatori delle organizzazioni che mantengono rapporti fraterni con la IV Internazionale – il Movimento socialista internazionale (ISM, tendenza maggioritaria all'interno del Partito socialista scozzese), Prospettiva socialista democratica (DSP, tendenza maggioritaria in seno all'Alleanza socialista australiana) e l'Organizzazione socialista internazionale (ISO) degli Stati Uniti.

Un anno dopo l'adozione da parte del Congresso mondiale delle risoluzioni sulla nuova situazione mondiale e i compiti dell'Internazionale, il plenum del CI forniva l'occasione di una prima verifica delle tesi allora votate. Introdotto da una relazione di François Olivier (che alleghiamo), il dibattito si è incentrato soprattutto sul ruolo della “mondializzazione armata” e sulla valutazione delle contraddizioni interimperialistiche, nonché sull'incapacità del capitale di rendere stabile un “nuovo ordine mondiale”, sulle crisi sociali e politiche provocate dal dominio del capitale finanziario, sulla crisi di legittimità del neoliberismo e della sua variante social-liberista e sulla valutazione degli spazi politici nuovi per la costruzione della sinistra radicale anticapitalista.

Uno specifico dibattito è stato dedicato allo sviluppo del movimento “altromondista”, le cui recenti iniziative – Forum sociale mondiale (FSM) di Mumbai (Bombay) e Forum sociale europeo (FSE) di Paris-Saint Denis – hanno dimostrato ancora una volta che dispone di potenzialità di resistenza al neoliberismo e alle guerre. Se il FSM ha segnato una nuova tappa del radicamento sociale e geografico del movimento, ha anche permesso di saggiarne il radicamento e la radicalità, e questo nonostante vi appaiano in modo più marcato differenziazioni di orientamento politico. Da poco liberato dal carcere dopo lunghi anni di isolamento, un militante siriano, accolto calorosamente, ha riferito dell'impatto del movimento nella sua zona e dell'importanza dell'impegno di questo contro la guerra.

Il successo della prima Conferenza internazionale dei partiti anticapitalisti, che si è tenuta a Mumbai a margine del Forum, ha dato luogo a una discussione sulle attuali possibilità del raggruppamento delle forze della sinistra radicale su scala internazionale. Il dibattito ha consentito di mettere in risalto le differenze dei compiti e dei ritmi tra i raggruppamenti internazionali e continentali – in particolare in Europa – e che cosa si può tentare oggi su scala internazionale.

L'analisi dei progressi e delle contraddizioni nella costruzione di un proto-Stato nell'Unione europea, nonché le mobilitazioni dei lavoratori in Europa, hanno dato vita a un altro dibattito plenario, introdotto da una relazione di François Vercammen (allegata). Le commissioni continentali (Africa, America latina, Asia–Pacifico, Europa) hanno permesso di discutere più in concreto i compiti comuni a un nuovo livello regionale. Il plenum ha poi esaminato i resoconti di queste commissioni.

Il plenum ha inoltre discusso a porte chiuse il bilancio finanziario e alcune questioni organizzative (stampa, formazione). Ha eletto un Ufficio esecutivo, incaricato del coordinamento delle iniziative e dei dibattiti dell'Internazionale.
Infine, si è discusso ampiamente del Brasile dopo il primo anno di governo Lula. Questo governo è stato definito nella relazione internazionale come “uno dei discepoli migliori del FMI” e come se si sia “adattato alla logica della controriforma liberista”. Gli sviluppi della situazione brasiliana suscitano tutta una serie di problemi sulla tattica e sulla strategia della sinistra del Partito dei lavoratori (PT), tra cui quella dei nostri compagni della tendenza Democrazia socialista (DS). Nella sua Conferenza nazionale, nel novembre 2003, DS aveva riaffermato l'esigenza di battersi in seno al PT per riorientarlo riconfermando il tradizionale impegno classista del partito. L'espulsione dal PT ad opera della maggioranza della direzione dei parlamentari, tra cui la senatrice Heloisa Helena di DS, rende più complicata questa prospettiva. Il CI ha deciso di aprire una discussione internazionale sulla situazione brasiliana con un apposito bollettino interno. [P. D.]