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Chiuso il primo procedimento
a carico di Federico e Nicola

29 Maggio - Parigi.
Nella giornata di oggi si e' tenuta l'udienza del processo a carico di Federico e Nicola, i due compagni italiani accusati di danneggiamento e di violenza ad agente in relazione alla manifestazione dell'EuroMayDay parigina del primo maggio di quest'anno.

Federico e Nicola sono ora liberi, senza alcuna restrizione o misura cautelare, dopo aver passato 20 giorni presso il carcere di Fleury Merogis e cinque giorni con l'obbligo di firma a Parigi.

Il procedimento a loro carico e' decaduto, nel corso dell'udienza odierna, in virtu' di un errore di forma. Una modalita', quella trovata dalla giudice, che facilmente permette di chiudere la vicenda senza dover riconoscere l'arbitrarieta' con la quale l'intero castello accusatorio era stato costruito: prove inesitenti o mai depositate nel dossier, testimonianze degli agenti di polizia in palese contraddizione con il materiale video recuperato e le decine di testimonianze che li scagionavano raccolte dalla difesa.

Tutto questo in un pesante clima di stigmatizzazione dei due compagni, sui quali gravava la ferma e a volte palese volonta', da parte della magistratura e del governo francesi, di farne un capro espiatorio.

Un attacco, questo, rivolto contro la determinazione dell'intero movimento contro il CPE e contro la precarieta' che ha attraversato negli ultimi mesi la Francia e al quale hanno attivamente partecipato studenti e precari anche dall'Italia.

Le partecipate e diffuse mobilitazioni di solidarieta' sia in Italia che in Francia, le numerose adesioni all'appello per la loro immediata liberazione, le aule in cui si sono tenute le udienze sempre gremite e la conseguente attenzione costruita sul loro caso in tutta Europa, hanno di fatto del tutto delegittimato la possibilità di portare a compimento questa manovra repressiva. La giudice non si e' dunque assunta la reponsabilita' di emettere un'inaccettabile condanna, delegando di fatto al pubblico ministero l'eventualita' dell'apertura di un nuovo procedimento penale a loro carico.

LA LOTTA CONTRO LA PRECARIETA'
NON SI ARRESTA!

Scarcerazione immediata per tutte e tutti gli arrestati durante le mobilitazioni che in questi ultimi mesi hanno attraversato la Francia e il resto d'Europa!

Studenti e precari dalle facolta' e scuole ribelli