Paolo Dorigo

Materiale, informazioni, aggiornamenti su Paolo Dorigo possono essere reperiti sul sito http://www.paolodorigo.it/

 

Comunicato stampa
17 novembre 2002

Io sottoscritto Paolo Dorigo, militante comunista prigioniero, sequestrato dallo Stato italiano in assenza di regolare ed "equa" (ai sensi della convenzione europea dei diritti umani) procedura penale da oltre 9 anni, nato il 24/10/1959, prigioniero poi assolto per "reati" politici dal 2/2/1985 al 13/2/1986 e dal 25/9/1987 al 13/7/1989, ora detenuto dal 23/10/1993, attualmente ristretto presso la casa di reclusione di Spoleto sez. EIV, fine pena 23/4/2007,
protesta per:
  1. ottenimento esami specialistici richiesti sin dal 24/5/02 a Biella (risonanza magnetica nucleare, TAC, elettroencefalogramma, esami sangue e bio-chimico delle urine), presso centro ospedaliero esterno, alla presenza del proprio legale e neurologo di fiducia;
  2. non archiviazione dei procedimenti penali avviati sulle proprie denunce a Biella (16/8/2002), Livorno (12-18/6/2002, 5/8/2002), Trieste (5/9/2002) circa le violenze, gli abusi ed i sequestri illegali subiti;
  3. dopo gli esami suddetti ed una volta superata la situazione di tortura bianca (data dai disturbi continui permanenti uditivi subiti almeno dal maggio 2002 a Biella, tuttora in essere, attuati via radio con strumenti tecnologici inediti ad opera dei servizi segreti, capaci di interagire anche col mio pensiero), ritorno alla sezione EIV della casa circondariale di Biella ove sono i compagni con cui ho condiviso alcuni anni di detenzione nel 94-95 e dal 2000;
  4. il mancato rispetto da parte dello Stato degli impegni presi in sede del consiglio d'Europa (cfr. avvocato Paolo Favini, 347-3525124 e 0742-344015) nella seduta del 19/2/2002 risoluzione 30/2002, va superato con l'approvazione parlamentare delle leggi 1447 e 1225 osteggiate dai magistrati emergenzialisti e dal SISDE;
  5. abolizione degli articoli 4 bis, 14 bis e 41 bis dell'O.P. Applicazione e tutela dei diritti della popolazione detenuta (piattaforma di lotta dell'8 settembre 2002) sin dalle lotte della primavera 2000 rivendicati;
  6. fine del terrorismo mediatico statale ai danni dei prigionieri rivoluzionari e delle mistificatorie campagne di disinformazione emergenzialista allo scopo di legittimare le ulteriori misure liberticide;
  7. istituzione del reato di tortura.
Per tali motivi, analoghi o uguali a quelli delle proprie mobilitazioni e lotte attuate sin dal maggio 2002 a Biella, Livorno, Spoleto e Sulmona, preso atto dell'impossibilità di ottenere quanto mi spetta a discapito della mia integrità psico-fisica (punto 1), inizio uno sciopero della fame ad oltranza interrompibile solo con:
Paolo Dorigo
Militante comunista prigioniero
17/11/2002
nota: documentazione sul punto 3 c/o l'avvocato suddetto.

***


Lettera
28 novembre 2002

Le posizioni pietistiche rispetto alla forma di lotta dello sciopero della fame e quelle ostiche, od assolutamente oppositive, prescindono politicamente dalle condizioni materiali oggettive che in certi casi (non nelle brevi occasioni di iniziative a scopo politico propagandistico o di solidarietà) data la desolidarizzazione imperante nei fatti (e non nelle belle parole e negli atteggiamenti di facciata) rende tale forma di lotta se non necessaria addirittura indispensabile.
     Rispetto all'esame specialistico fondamentale ripeto che non è la TAC, che consiste in una serie di immagini stratigrafiche soggette ad interpretazione, ma la risonanza magnetica che consiste in un rilievo anche elettromagnetico di tutta un'area (la testa) o di varie parti del corpo. Dato che è il ministero l'ostacolo perché la TAC pare ci sia nel lazzaretto di Pisa (dove sono stato ieri, assolutamente non all'altezza del nome che porta: Centro Clinico) a livello carcerario, mentre la R.M. pare di no, ma indipendentemente, dato che fare esami in carceri o centri clinici non è il massimo, specie in un caso così sospetto come questo, io chiedo sin dal 24/05 questi accertamenti all'ospedale, con urgenza, e alla presenza di medico chirurgo - psichiatra di fiducia. Farlo in un ospedale, data la continua sequela di allarmismi sulla mia persona a livello carcerario da parte della custodia di ogni carcere ove transito, viene difficile, e si va di rinvio in rinvio, di dilazione in dilazione, di trasferimento in trasferimento. Per questo è inevitabile la forma dello sciopero della fame ad oltranza, a costo di far effettuare questa risonanza magnetica sul mio cadavere (sperando non intervengano manomissioni) come ho detto al mio avvocato.
     I recenti dati sui cervelli dei compagni Raf spariti (dopo essere stati estirpati dai loro corpi martoriati dai lager di stato), quelli sui microscopi MEMS della Difesa USA usati anche da I-Q-Tel della CIA, le ricerche di Wamick in Inghilterra, la ricerca bionica sulla mano artificiale Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, nonché gli impianti con traduttore per sardi, legittimano le mie ipotesi, fatte quando di queste cose non ne sapevo un'acca, a Biella.
     Il particolare della scatolina nella mano della psicologa che si recò al mio letto, non invitata certo da me, a Torino al CTO, Grandi Ustionati, autorizza l'ipotesi dell'attrazione di uno strumento innestatomi forse nella testa dal 4/1/ '96 al 10/1/ '96 all'epoca del mio ricovero e operazione chirurgica di esarectomia ed innesti al collo ed alle mani.
     Le ripetute documentazioni che ho fornito sia alla mia difesa sia alle autorità che sono attualmente inadempienti circa la verifica di tipo ricerca segnali radio sulla mia persona, per precedenti (Procura di Biella, dott.ssa Soffio, e Procura di Livorno, dr. Rizzo), attestano che non sto "dando i numeri" né inventandomi dati tecnici, del resto il cosiddetto (da un otorinolaringoiatra frettoloso) "acufene" a 1000 hz che mi è in cartella clinica all'orecchio sinistro, ha già determinato una decrescente capacità uditiva all'orecchio sinistro a cui non è seguita una grandissima riduzione di volume dei "disturbi" che ho denunciato.
     La particolare attenzione delle "voci" a cui resisto indagini in corso, verso il mio passato, i miei processi, verso l'ambiente dei prigionieri politici e l'ambiente della solidarietà nei loro confronti, attestano che questa provocazione è ordita dai servizi segreti con ogni probabilità collegati ai servizi USA. Tale dato autorizza all'ipotesi che certi ritardi per questi accertamenti siano in realtà VOLUTI. Risulto indagato per associazione sovversiva, senza alcun ordine di cattura, senza conoscenza dell'istruttoria e delle accuse, senza interrogatori (non ne hanno bisogno: mi spiano in testa da oltre 6 mesi, forse da anni), a Torino, Pordenone, Bologna, Roma, forse anche qui. Denuncio sequestri non notificatimi di corrispondenza e documenti in varie sedi d'Italia, e nessuno si preoccupa. Le rivendicazioni sono volutamente di largo respiro.
     Questa iniziativa è utile e necessaria, purtroppo. Questo problema è di tutta l'Umanità, purtroppo. Saluti comunisti e rivoluzionari. Il problema esiste si chiama Imperialismo e tortura dei Prigionieri.

Paolo

***


Comunicato n° 3
2 dicembre 2002

Ho avuto conferma oggi del Magistrato di Sorveglianza che vi è la disponibilità a concedere appena secondo i pareri medici sia fattibile ossia serva a definire la diagnosi, cosa che avverrà appena visti i tracciati dell'elettroencefalogramma, il ricovero in ospedale per effettuare la risonanza magnetica potenziali evocati ed altri accertamenti alla presenza del medico di fiducia. La concessione del permesso con scorta in un ospedale esterno avviene secondo l'art. 11 O.P. Le difficoltà sono state anche e soprattutto provenienti rispettivamente dal Ministero e dalla "classe" medica carceraria, dopo la criminale decisione della direzione sanitaria biellese di chiedere il mio ricovero in osservazione psichiatrica al Tribunale di Sorveglianza di Vercelli che delegò a quello di Torino il 25/5/02, la decisione.
     Quindi sospendo temporaneamente in attesa di questa decisione l'iniziativa di lotta per la verità sull'infame tortura che mi è imposta, iniziata con il 17/11 con lo sciopero della fame.
     La settimana prossima riprenderò lo sciopero del carrello dell'amministrazione Penitenziaria dipendente dal Ministero di Giustizia. Seguirà comunicato.

Paolo Dorigo
Militante comunista prigioniero

02/12/2002 Spoleto

***

Controinchiesta su una operazione di controllo mentale totale e di annientamento psico-fisico del XXI secolo nelle carceri italiane
Scarica file .pdf

***

Manifestazione di solidarietà con Paolo Dorigo
28 giugno 2004, sotto il carcere di Spoleto

***

Paolo Libero e Liberi tutti/e
manifestazione sotto al carcere di Spoleto, 3 luglio 2004

***

Libertà per Paolo Dorigo, Libertà per tutti i compagni arrestati, Libertà per tutti i proletari detenuti
Anarchici a Viterbo, Comitato cittadino contro il carcere e la repressione sociale (luglio 2004)

***

Paolo Dorigo
Alcuni compagni e compagne di Perugia, 14 luglio 2004

***

Paolo Dorigo interrompe lo sciopero della fame

22 luglio 2004

A seguito dell'inizio delle operazioni peritali nella casa di reclusione di Spoleto, Paolo Dorigo ha dichiarato di interrompere lo sciopero della fame.
Si procederà, pertanto, anche ad esame a mezzo di sintonizzatore universale e sarà la difesa ad indicare dove tale attrezzatura è reperibile. ¡Las chicas jóvenes (18+) quieren participar en el chat en línea! Entra y disfruta de chatear con hermosas chicas jóvenes! Las mujeres con grandes formas están listas para bromas delante de la webcam en sexo en vivo las chicas te mostrarán un espectáculo inolvidable en privado. ¡Miren esas migas! Erótica Live Show con juguetes para adultos en nuestro video chat esperando!
Il perito di parte, dottor Luigi Comite di Mascambruno ha, comunque, evidenziato come, in riferimento al quadro clinico generale del detenuto, questi non sia compatibile con alcun tipo di detenzione carceraria.
I difensori di Paolo, Vittorio Trupiano ed Ida Pileri, pur soddisfatti per la decisione da lui adottata di sospendere la sua forma i protesta, che di qui a poco sarebbe divenuta letale, hanno esternato la loro indignazione di fronte al proseguire di un'iniqua carcerazione da parte di chi,parte lesa per la giustizia europea,è detenuto da oltre 10 anni quale terrorista in Italia.
La mobilitazione, pertanto, non và assolutamente sospesa, hanno aggiunto i legali.
Anche oggi, all'esterno del carcere, i Bobby Sands non hanno voluto far mancare la loro solidarietà a Paolo, organizzando un presidio al suo esterno.

***

Paolo Dorigo ha interrotto lo sciopero della fame! Entro 90 giorni le analisi per i microchip

Comitato Dorigo libero, 22 luglio 2004

Oggi, 22 luglio 2004, è probabilmente la giornata più importante degli ultimi due anni, cioè da quando sono iniziate le denuncie di Paolo Dorigo di "tortura tecnologica".
Il perito, nominato dal Tribunale di Perugia il 15 luglio, ha concesso 90 giorni di tempo affinché si decida la clinica, esterna al carcere dove effettuare le analisi necessarie a capire l'origine dei disturbi, che Paolo denuncia da anni, e che sarebbero legati alla presenza di un microchip nella sua scatola cranica.
UN SEGNALE POSITIVO, CHE HA SPINTO PAOLO DORIGO A INTERROMPERE LO SCIOPERO DELLA FAME, GIUNTO AL 52ESIMO GIORNO.
Ricordiamo che anche negli USA ci sono centinaia di denunce simili a questa e che la CIA, già dalla fine degli anni ottanta, porta avanti esperimenti di controllo mentale, chiamati MK-Ultra.

Ovviamente non finisce qui: infatti, l'obbiettivo di tutti compagni solidali con il detenuto, è quello di giungere alla sua scarcerazione e alla revisione del processo che lo ha condannato, come già chiesto dal Consiglio d'Europa dal '98.
Pertanto ricordiamo che continua anche la raccolta firme.

Come detto, Paolo Dorigo è in galera dal '93, condannato a 14 anni di reclusione per aver tirato una molotov contro il muro della base Usaf di Aviano. Fu accusato, però, da un pentito che si rifiutò di essere controinterrogato in aula, contravvenendo alla legge sul giusto processo, articolo 6 Convenzione Europea.