Quando le scuole dell'obbligo e quelle superiori si comportano come delle imprese e gli allievi sono trattati come dei clienti, incitati non ad apprendere ma a consumare, è salutare ricordare che l'educazione appartiene alla creazione dell'uomo, non alla produzione di merci. Lontano dalle critiche riduttrici del sistema educativo, l'autore del Trattato di saper vivere ad uso delle nuove generazioni e del Libro dei piaceri per citare alcune tra le sue opere più note, studia e denuncia l'alienazione che si impadronisce degli studenti e degli insegnanti e mostra ciò che la scuola potrebbe essere: un luogo di autonomia, di sapere e di creazione. "Noi siamo nati - diceva Shakespeare - per camminare sulla testa dei re. I re e i loro eserciti di boia sono ormai polvere. Imparate a camminare soli e sfiorerete coi piedi quelli che, nel loro mondo che muore, non hanno che l'ambizione di morire con lui".
|