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NAUTILUS si caratterizza per il minimo contatto con le strutture di elaborazione, produzione e distribuzione della cultura ufficiale; massima propensione ad una creatività che non si consideri attività economica; tentativo costante di produrre e distribuire materiali che superino la logica del mercato della cultura ufficiale, delle sue regole ed imposizioni; persistenza nell'inimicizia verso le regole della proprietà, quindi nessun copyright. Un'attività tendenzialmente altra" e istintivamente contro". Questo in sintesi lo spirito di Nautilus. Chi in Nautilus agisce è convinto che a nulla di realmente significativo, per lo sviluppo libero della persona, approdano quanti vendono la propria creatività al mercato della cultura. Non ci credono e si sforzano di non inserirvisi. Ognuno con le proprie convinzioni ed interessi, i componenti di Nautilus editano libri, dischi, producono video.
Nel 1981 iniziava il viaggio di Nautilus, un collettivo che da quell'anno porta avanti unattività per lo più editoriale legata ai principi dell'autogestione e alla pratica dell'autoproduzione.
Chi nel 1981 accese i motori di Nautilus e si diresse in mare aperto con gli altri marinai saliti qualche tempo dopo, era e continua ad essere animato dal desiderio di agitare e sostenere la libertà, contribuire alla crescita di una comunità umana che elimini, nella vita quotidiana e nei rapporti sociali ed economici, la disuguaglianza, loppressione, il dominio. Ognuno con un diverso temperamento e sensibilità, ma tutti determinati a rendere pratico il desiderio di una vita senza tempi morti, impedire la trasformazione di noi tutti in merce; tenere nautilus lontano dalla costrizione della cultura omologata e dello spettacolo, o da quantaltro rende lagire umano costretto e quindi non libero.
Nelle iniziative che promuoviamo o alle quali partecipiamo, ci sforziamo di rifuggire le leggi del mercato e dello Stato: nessuna remunerazione per qualunque tipo di attività manuale o intellettuale che sia, nessun copyright, nessun notaio o contratto, sostituiti da gratuità, mutuo appoggio, complicità e piacere. Abbiamo condiviso vita, sogni e avventure con donne e uomini di gruppi anarchici, centri occupati, collettivi postsituazionisti, punk, antiproibizionisti, neopsichedelici, primitivisti e quant'altri hanno avuto e hanno voglia di accompagnarci nel nostro viaggio. Con loro abbiamo editato libri e riviste, e poi fatto manifesti, video, dischi, feste, convegni, conferenze, presentazioni, lotte. Senza di loro Nautilus si sarebbe arenato ben presto. È la stretta sintonia col sentire di queste persone e delle altre migliaia impegnate a combattere e eliminare chi e quanto ci impedisce di vivere da donne e uomini liberi che ha fatto di Nautilus quello che è.
Questa è loccasione per ringraziare tutti: senza di voi le nostre vite sarebbero state diverse, subiremmo ancora più duramente i colpi di quella meschinità diffusa, di quella mediocrità dellesistente, di quellottusità del pensiero, che la nostra società produce e diffonde e a cui abbiamo cercato e cerchiamo voi e noi di sottrarci con tutte le forze. Giugno 2006 |