Se nella società di massa fascista "la cinematografia è l'arma più forte", agli inizi degli anni Ô50 continua ad essere strumento indispensabile anche nella nascente società mercantil-spettacolare. Chi è andato a vedere il primo film di Debord, Urla in favore di Sade, il 30 giugno 1952, si è trovato di fronte ad una pellicola che non è spettacolare nè mercantile. Il film di Debord coglie nel segno lo spettatore pronto ad identificarsi in tecniche cinematografiche banali e consolatorie capaci di metterlo in sintonia con lo spettacolo della vita. Tutt'altra cosa emerge dalle "immagini" di questo film. Nella sala di un cineclub d'avanguardia i consumatori di immagini si trasformano ben presto in protagonisti d'indignazione; "dopo venti minuti di grande trambusto, la proiezione del film viene interrotta."
|