I mass media hanno creato di Ted Kaczynski lo stereotipo del terrorista pazzo, in guerra contro il mondo. Un uomo solitario, spinto ai margini della società per incapacità e inettitudine; in realtà era stato lui stesso a voltare le spalle alla società.
A una finta libertà, quella del denaro, del lavoro e del prestigio sociale aveva preferito i boschi, le montagne, gli animali selvatici trovando molta più soddisfazione nella frugalità, nell´autosostentamento, nel rapporto diretto con l´ambiente in cui viveva.
Nei testi raccolti in questo volume ci mette in guardia dal pericolo di una qualsiasi rivoluzione che non abbia come scopo pratico lo smantellamento dell´apparato tecno-scientifico, condizione imprescindibile per poter vivere in maniera finalmente libera.
In appendice sono stati aggiunti una serie di testi di altri autori, scritti ai tempi del caso Unabomber, che ci aiutano a inquadrare le diverse reazioni all´interno dell´ambiente radicale in seguito all´invio di pacchi bomba ma anche della diffusione delle tesi contenute ne La società industriale e il suo futuro, meglio noto come il Manifesto di Unabomber.
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