No alla messa fuori legge di Batasuna .
Ordine del Giorno del Comitato Politico Nazionale del PRC del 14-15 settembre 2002.


Il CPN del Partito della Rifondazione Comunista esprime una ferma condanna per la messa fuori legge, da parte del parlamento spagnolo, del partito basco Batasuna.
Questo gravissimo atto di sovvertimento delle regole democratiche fa seguito, in Spagna, ad una nefasta legge sui partiti politici (che di fatto sottopone all’arbitrio governativo il controllo e la legittimazione dei medesimi) e si inscrive nella più generale campagna repressiva determinata dalle cosiddette leggi antiterrorismo.
Tali leggi antiterrorismo, che sono il necessario corollario dettato dallo stato d’eccezione della guerra globale permanente, sono un vulnus democratico profondo delle nostre società: attraverso di esse si tenderà sempre più a criminalizzare il dissenso politico e sociale, individuale ed organizzato,mediante la pesante limitazione dei diritti e delle garanzie democratiche. Il caso di Batasuna è emblematico: si scioglie un partito accusandolo formalmente di essersi identificato negli anni con la formazione terroristica dell’ETA, fino a divenirne una pura emanazione.
In realtà, questo provvedimento cade in una fase storica nella quale anche dentro Batasuna si era aperta una discussione sulle prospettive di un processo di pace, sulla base del Patto di Lizarra, firmato da tutte le forze basche. Il Governo di Aznar, oltre a tradire una vocazione autoritaria implicita, colpisce Batasuna in un momento di crisi di questa formazione per esasperare la situazione in una zona già da molti anni al centro di tensioni e conflitti, riaprendo oggettivamente gli spazi per il terrorismo e chiudendo quelli per la ricerca di una soluzione politica pacifica della crisi basca. Tale scelta è stata condivisa pienamente dal PSOE, che non ha saputo distinguersi, su un tema così delicato come le tutele democratiche, da una scelta apertamente reazionaria.
Il CPN esprime solidarietà democratica ai tanti cittadini baschi e spagnoli che hanno sentito come una inaccettabile violenza questa illegalizzazione
Il CPN altresì ribadisce la più ferma condanna per gli atti criminali compiuti dalla formazione terroristica ETA, che in questi anni ha mietuto vittime innocenti e perseguito un disegno politico che continueremo ad avversare.
Sul piano politico la divergenza di opinioni sul ruolo dell’ETA tra il nostro partito e Batasuna rimane una distanza incolmabile. Pertanto ribadiamo le decisioni già assunte in passato di non avere relazioni ufficiali con questo partito.

APPROVATO A LARGHISSIMA MAGGIORANZA CON 11 CONTRARI E 1 ASTENUTO.