Mozione dell'assemblea nazionale
delle RSU dell'11 gennaio.
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alla nostra cronaca sull'assemblea dell'11 gennaio L'assemblea
nazionale delle delegate e dei delegati RSU, tenutasi il giorno venerdì
11 gennaio 2002
alla Camera del Lavoro di Milano ribadisce la valutazione critica nei confronti
della risposta inadeguata di CGIL-CISL-UIL all'offensiva di Governo e Confindustria
sui diritti, sul salario, sulla previdenza. Siamo
per l'immediato ritiro della decisione del Governo e della maggioranza del
Parlamento di partecipazione alla guerra. Siamo contro la guerra e gli obiettivi
di egemonia territoriale, economica e politica che questa sottintende, siamo
contro quell'economia di guerra che oggi sostiene l'aumento delle spese
militari finanziandole con la riduzione dei diritti, dei salari, dello stato
sociale.
In modo particolare si considera non più rinviabile il superamento,
come metodo e nel merito, della concertazione. In quanto non si tutelano
i lavoratori, e si aumenta ogni giorno la subordinazione dei loro interessi
alla logica del mercato e dell'impresa.
L'assemblea nazionale delle delegate e dei delegati RSU, nel criticare la
continua disarticolazione delle iniziative, da parte di Cgil Cisl Uil, che
sottintende una logica emendativa al programma del Governo con l'obiettivo
di difendere una ormai insostenibile linea concertativa, ribadisce la necessità
di unificare il mondo del lavoro a partire da una vertenza generale a sostegno
di una piattaforma costruita e discussa nei luoghi di lavoro, in grado di
unificare i diritti e le richieste di tutti i lavoratori a partire da:
Siamo inoltre per il ritiro delle norme della legge Bossi-Fini, che introduce
il contratto di soggiorno, e chiediamo l'estensione dei diritti per tutte
e tutti, lavoratori/trici residenti e migranti. Per questi motivi l'assemblea
aderisce e sostiene la manifestazione nazionale del 19 gennaio a Roma.
E' necessario elaborare proposte e produrre iniziative per unificare il
mondo del lavoro attorno ad una piattaforma rivendicativa capace di rappresentarne
i bisogni complessivi stabilendo un rapporto diretto con le istanze e le
mobilitazioni del movimento antiglobalizzazione: mediante quelle battaglie
già oggi aperte in difesa della scuola e della sanità pubbliche,
dei diritti democratici e contro le politiche neoliberiste, che una grande
pluralità di soggetti da Porto Alegre a Genova ha già posto
con forza all'ordine del giorno.
Anche per questo riteniamo inadeguato il programma di iniziative che Cgil
Cisl Uil hanno indetto tra il 14 ed il 29 di gennaio, così come riteniamo
insufficiente l'iniziativa nazionale del prossimo 15 febbraio limitata al
pubblico impiego ed alla scuola
L'assemblea nazionale delle delegate e dei delegati RSU ribadisce invece
la necessità, oggi più di ieri dello sciopero generale, come
momento di avvio di una piattaforma generale del mondo del lavoro da contrapporre
alla piattaforma del governo e dei padroni.
Siamo quindi impegnati a portare in tutti i luoghi di lavoro la nostra critica,
le nostre proposte le nostre iniziative.
Appunto perché riteniamo non più rinviabile un momento di
lotta generale di tutto il mondo del lavoro l'assemblea decide di indicare
per il prossimo 15 febbraio una giornata di lotta generale nazionale dei
lavoratori, delle Rsu di tutti i settori pubblici e privati, in cui rendere
visibili i contenuti fondamentali della nostra piattaforma, anche mediante
una generalizzazione degli scioperi.
Invitiamo tutti coloro che si riconoscono nell'obiettivo di sostenere una
linea alternativa a quella concertativa a darsi appuntamento a Roma e di
rendere visibile la nostra forte volontà di cambiamento di una prassi
sindacale che consideriamo non più sostenibile. Una scadenza che
può essere momento d'incontro tra lavoratori, precari, soggetti sociali
e movimenti che si oppongono alla riduzione dei diritti ed al peggioramento
delle condizioni di vita e di lavoro.
Dobbiamo però dare continuità alla nostra iniziativa.
L'assemblea delle delegate e dei delegati RSU indice quindi una prossima
iniziativa nazionale a metà Marzo in coincidenza con lo scadere delle
deleghe che il Governo ha chiesto in materia di pensioni, mercato del lavoro
e fisco.
Una manifestazione quindi contro il Governo e la sua politica autoritaria
e liberista, con al centro la difesa dei diritti del mondo del lavoro, per
il ritiro dei provvedimenti in materia di lavoro, fisco e previdenza ed
un terreno di incontro di tutti i soggetti che si battono contro questa
globalizzazione liberista.
L'assemblea nazionale delle Rsu propone di costituire un Coordinamento delle
delegate e dei delegati aperto a tutte le sensibilità ed articolazioni
sindacali e di categoria, per garantire la circolazione delle informazioni,
dei contributi e la promozione delle iniziative.