Mozione dell'assemblea nazionale delle RSU dell'11 gennaio.


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L'assemblea nazionale delle delegate e dei delegati RSU, tenutasi il giorno venerdì 11 gennaio 2002 alla Camera del Lavoro di Milano ribadisce la valutazione critica nei confronti della risposta inadeguata di CGIL-CISL-UIL all'offensiva di Governo e Confindustria sui diritti, sul salario, sulla previdenza.
In modo particolare si considera non più rinviabile il superamento, come metodo e nel merito, della concertazione. In quanto non si tutelano i lavoratori, e si aumenta ogni giorno la subordinazione dei loro interessi alla logica del mercato e dell'impresa.
L'assemblea nazionale delle delegate e dei delegati RSU, nel criticare la continua disarticolazione delle iniziative, da parte di Cgil Cisl Uil, che sottintende una logica emendativa al programma del Governo con l'obiettivo di difendere una ormai insostenibile linea concertativa, ribadisce la necessità di unificare il mondo del lavoro a partire da una vertenza generale a sostegno di una piattaforma costruita e discussa nei luoghi di lavoro, in grado di unificare i diritti e le richieste di tutti i lavoratori a partire da:

  • la conquista di un riallineamento periodico e automatico delle retribuzioni e delle pensioni all'inflazione reale. Dobbiamo difendere la contrattazione nazionale (nazionale ed aziendale) liberandola dal quadro di compatibilità e dai vincoli derivanti dall'accordo del 23 luglio '93.
  • una maggiore certezza all'occupazione, respingendo tutte le soluzioni indicate nel "libro bianco" del Governo. Abbiamo bisogno di nuove rigidità, di ridurre il ricorso al lavoro precario e flessibile.
  • respingere l'attacco all'art. 18 ed allo statuto dei lavoratori, richiedendo invece l'estensione di questi diritti ai lavoratori precari, alle aziende sotto i 15 dipendenti ed ai lavoratori delle cooperative, per frenare il processo di divisione e subordinazione del lavoro agli interessi di un mercato sempre più liberista e oppressivo.
  • respingere i nuovi interventi proposti dal Governo sulle pensioni, dicendo NO all'allungamento dell'età lavorativa e rilanciare la lotta per l'occupazione. Battendoci anche contro la stessa Controriforma Dini: ridando vita a quella solidarietà intergenerazionale, cardine del sistema previdenziale pubblico, che quella "riforma" ha smantellato.
  • difendere lo stato sociale, la sanità e l'istruzione pubblica richiedendo che si aumentino e si rafforzino la quantità e la qualità dei servizi e delle prestazioni.
  • Siamo per l'immediato ritiro della decisione del Governo e della maggioranza del Parlamento di partecipazione alla guerra. Siamo contro la guerra e gli obiettivi di egemonia territoriale, economica e politica che questa sottintende, siamo contro quell'economia di guerra che oggi sostiene l'aumento delle spese militari finanziandole con la riduzione dei diritti, dei salari, dello stato sociale.
    Siamo inoltre per il ritiro delle norme della legge Bossi-Fini, che introduce il contratto di soggiorno, e chiediamo l'estensione dei diritti per tutte e tutti, lavoratori/trici residenti e migranti. Per questi motivi l'assemblea aderisce e sostiene la manifestazione nazionale del 19 gennaio a Roma.
    E' necessario elaborare proposte e produrre iniziative per unificare il mondo del lavoro attorno ad una piattaforma rivendicativa capace di rappresentarne i bisogni complessivi stabilendo un rapporto diretto con le istanze e le mobilitazioni del movimento antiglobalizzazione: mediante quelle battaglie già oggi aperte in difesa della scuola e della sanità pubbliche, dei diritti democratici e contro le politiche neoliberiste, che una grande pluralità di soggetti da Porto Alegre a Genova ha già posto con forza all'ordine del giorno.
    Anche per questo riteniamo inadeguato il programma di iniziative che Cgil Cisl Uil hanno indetto tra il 14 ed il 29 di gennaio, così come riteniamo insufficiente l'iniziativa nazionale del prossimo 15 febbraio limitata al pubblico impiego ed alla scuola
    L'assemblea nazionale delle delegate e dei delegati RSU ribadisce invece la necessità, oggi più di ieri dello sciopero generale, come momento di avvio di una piattaforma generale del mondo del lavoro da contrapporre alla piattaforma del governo e dei padroni.
    Siamo quindi impegnati a portare in tutti i luoghi di lavoro la nostra critica, le nostre proposte le nostre iniziative.
    Appunto perché riteniamo non più rinviabile un momento di lotta generale di tutto il mondo del lavoro l'assemblea decide di indicare per il prossimo 15 febbraio una giornata di lotta generale nazionale dei lavoratori, delle Rsu di tutti i settori pubblici e privati, in cui rendere visibili i contenuti fondamentali della nostra piattaforma, anche mediante una generalizzazione degli scioperi.
    Invitiamo tutti coloro che si riconoscono nell'obiettivo di sostenere una linea alternativa a quella concertativa a darsi appuntamento a Roma e di rendere visibile la nostra forte volontà di cambiamento di una prassi sindacale che consideriamo non più sostenibile. Una scadenza che può essere momento d'incontro tra lavoratori, precari, soggetti sociali e movimenti che si oppongono alla riduzione dei diritti ed al peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro.
    Dobbiamo però dare continuità alla nostra iniziativa.
    L'assemblea delle delegate e dei delegati RSU indice quindi una prossima iniziativa nazionale a metà Marzo in coincidenza con lo scadere delle deleghe che il Governo ha chiesto in materia di pensioni, mercato del lavoro e fisco.
    Una manifestazione quindi contro il Governo e la sua politica autoritaria e liberista, con al centro la difesa dei diritti del mondo del lavoro, per il ritiro dei provvedimenti in materia di lavoro, fisco e previdenza ed un terreno di incontro di tutti i soggetti che si battono contro questa globalizzazione liberista.
    L'assemblea nazionale delle Rsu propone di costituire un Coordinamento delle delegate e dei delegati aperto a tutte le sensibilità ed articolazioni sindacali e di categoria, per garantire la circolazione delle informazioni, dei contributi e la promozione delle iniziative.