L'allegria
di abbracciarsi |
Per far brillare la nostra stella |
Passa il tempo e tanta gente a lavorare
All'improvviso quella lucidità
per capire
Chi sempre fu sincero, e aver fiducia
Senza paura di essere felice!
Voglio veder arrivare...
Lula-lá! Brilla una stella!
Lula-lá! Cresce la speranza!
Lula-lá! Nell'allegria di
abbracciarsi...
Lula-lá! Con sincerità!
Lula-lá! Con convinzione!
Per te il mio primo voto
per far brillare la nostra stella!
Lula-lá! Siamo noi insieme!
Lula-lá! Ha valso la pena
aspettare!
Lula-lá! Il mio primo voto
Per far brillare la nostra stella!
(Canzone
della prima campagna del 1989.)
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Ouro Preto, 21/04/1989.
Commemorazione del bicentenario della Inconfidência Mineira
e sciopero dei professori/Comitato del fronte Minas popular de
Barreiro. Foto: Maria José da Silva/acervo do Instituto
da Cidadania. |
Foto: Alexandre Battibugli. |
A Santos, una squadra storica. Foto: Paulo
Pepe/Fóton/Acervo do Diretório Nacional do PT. |
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Ultimo comizio della campagna a São
Paulo, nel "territorio" consacrato al PT: Praça
Charles Muller, di fronte allo Stadio di Pacaembu, il 10/12/1989.
Foto: Esdras Martins/Acervo do Sindicato dos Bancários
de São Paulo. |
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Artisti e bambini regitrano uno spot per il
programma TV della campagna di Lula, al secondo turno. Foto:
Sérgio Tomizaki, 02/12/1989/Folha Imagem/Banco do Dados. |
Foto: Agnaldo Zordenoni/Fóton
/Acervo do Diretório Nacional do PT.
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I due Brasili
I risultati delle elezioni presidenziali
del 1989, nelle quali Collor ricevette il 42,75% dei voti validi
contro i 37,86% di Lula portarono un doppio messaggio. Portando
alla luce ciò che i vari editorialisti (...) chiamavano
il confronto tra il Brasile organizzato e il Brasile disorganizzato,
le elezioni dimostrarono che il Brasile organizzato non è
sufficientemente forte per vincere una disputa nazionale, in
quanto nelle immagini proiettate dai mezzi di comunicazione di
massa lo "spettacolo della politica" ha più
peso che considerazioni programmatiche ed istituzionali. Il messaggio
più sorprendente (...) era che il Brasile "organizzato"
era quasi forte o sufficiente per vincere. In un sistema politico
altamente elitista, dove la politica era considerata dominio
esclusivo dei letterati e dei figli di papà, un metalmeccanico
con un diploma, leader di un partito volto all'organizzazione
dei lavoratori e dei poveri, fosse rimasto a un passo dalla conquista
della presidenza.
(Margaret E. Keck. La logica della differenza. Il Partido
dos Trabalhadores nella costruzione della democrazia brasiliana.
São Paulo, Ática, 1991.) |
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Nel giorno delle elezioni
per il secondo turno, a TocantinsFoto: OCO/Acervo do Diretório
Nacional do PT. |
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Foto: Agnaldo Zordenoni/Fóton/Acervo
do Diretório Nacional do PT. |
Foto: Paulo Pepe/Fóton/Acervo
do Diretório Nacional do PT. |
Nel 1989, una gran parte della
popolazione stava votando per la prima volta per la Presidenza
della Repubblica. Il Frente Brasil Popular conquistò i
giovani (che acquisirono il diritto di voto ai 16 anni) e i bambini,
facendo sì che la campagna acquistasse un tono tutto speciale. |
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