TORRE STORIA
4 GIUGNO 1994
Dopo 8 anni di degrado occupiamo la Torre di viale Rousseau nella zona
di Casal De' Pazzi, per farne un centro sociale autogestito, per ristrutturare
uno spazio pubblico inutilizzato e per aprire un luogo di confronto
e di aggregazione nel quartiere.
Il 6 giugno presentiamo al comune di Roma la nostra richiesta di assegnazione,
in base alla delibera di riconoscimento e regolarizzazione delle occupazioni
a uso sociale (delibera 26).
Dopo un mese di occupazione si forma il comitato Nomentano 10, manovrato
da A.N., le cui uniche iniziative sono le denunce contro di noi. Tra
le varie denunce ricordiamo "sosta vietata, sesso libero, assemblea
di indottrinamento marxista-comunista, uccisione di gatti...".
27 GIUGNO 1994
I soliti "ignoti" sparano alcuni colpi di pistola contro il
CS, mentre un gruppo di compagni effettuava un presidio anti sgombero.
GIORNALI
16 GENNAIO 1995
Grazie alle denunce dl comitato Nomentano 10, il magistrato Amato ordina
l'intervento delle forze di PS per motivi di ordine pubblico e turbativa
della quiete.
All'alba arrivano un cospicuo numero di celerini e blindati e nonostante
le numerose provocazioni e il clima di tensione, non si registrano incidenti.
A questo punto tutti, Rutelli compreso, si schierano contro la magistratura
e a favore dell'assegnazione agli occupanti.
DOCUMENTI
12 FEBBRAIO 1995
Dopo un mese di presidio, iniziative e cortei nel quartiere, La Torre
viene nuovamente rioccupata.
30 GIUGNO 1995
Alle 6.30 di mattina diverse camionette di polizia e di carabinieri
accerchiano e despugnano "la torre" momentaneamente vuota,
con un'operazione militare in grande stile. Il quartiere resta militarizzato
per 2 giorni, creandi notevoli disagi per i residenti costretti a mostrare
i documenti per tornare a casa. L'ordine di sequestro partito dal magistrato
Giancarlo Amato, si basa su la motivazione di instabilità dell'edificio,
smentita dai tecnici del comune. Alle 15.30 gli occupanti della torre
bloccano l'atrio del Campidoglio chiedendo al comune di prendere una
posizione pubblica chiara, che successivamente si palesa in una dichiarazione
che condanna l'iniziativa isolata del magistrato e che afferma l'intenzione
di assegnare lo spazio agli occupanti.
4 LUGLIO 1995
Alle 14.30 un centinaio di giovani del centro sociali e degli altri
cs cittadini, che esprimono solidarietà all torre, entra nell'edificio
e si barrica dentro costretti a sostenere una situazione di assedio;
le forze dell'ordine venute in gran numero e schieratesi in assetto
di guerra, militarizzano, per la seconda volta in 4 giorni, la zona.
L'intenzione degli occupanti è mostrare la propria determinazione
nel contrastare l'azione violenta e illegittima del magistrato. Dopo
un pomeriggio di assedio, le forze dell'ordine cedono e si ritirano.
5 LUGLIO 1995
Alle 15.30 gli occupanti tornano nuovamente in comune per ottenere una
soluzione efinitiva, chiedendo un incontro con il prefetto e un rappresentante
del sindaco per bloccare il provvedimento di sgombero e lasciare la
torre agli occupanti. L'incontro viene fissato per il lunedi mattina
ma il comune rifiuta di mandare un suo rappresentante. In questo modo
l'obiettivo viene a cadere.
7 LUGLIO 1995
Alle 8.30 di mattina la polizia torna alla torre, si introduce devastando
l'interno del CS e spargendo tutti gli oggetti nel piazzale antistante,
creando una situazione di degrado che ricorda quella di un anno e mezzo
prima. In una mattinata viene distrutto il lavoro di un anno.
11 LUGLIO 1995
Dopo un sequestro giudiziario per motivi di presunta instabilità
dell'edificio e il devastamento da parte delle guardie , La Torre viene
rioccupata alle ore 14, da una grande mobilitazione cittadina. Centinaia
di poliziotti e carabinieri (persino 2 elicotteri) assediano per ore
l'edificio lanciando lacrimogeni e caricando le tantissime persone accorse
in quartiere per difendere La Torre. Gli 85 occupanti alle 20 decidono
di uscire e verranno denunciati per associazione a delinquere.
GIORNALI
FOTO
12 LUGLIO 95
Circa 3000 persone partecipano al corteo di solidarietà per la
torre, indetto la sera prima dopo lo sgombero violento delle forze dell'ordine.
GIORNALI
13 LUGLIO 95
Nuovo blitz di protesta in Campidoglio. Esposto sulle impalcature del
palazzo un mega striscione con suscrtitto NO SGOMBERI
FOTO
19 LUGLIO 95
Fiaccolata di AN e fascistume vario per festeggiare l'avvenuto sgombero.
Un presidio di qualche centinaio di compagni, presenti sin dal mattino,
impedisce alla marmaglia di avvicinarsi alla torre. Momenti di forte
tensione ma nessun incidente. Visti i numeri i fascisti preferiscono
tornarsene a casa.
DOCUMENTI
25 LUGLIO 95
Vengono formulate le prime imputazioni: ASSOCIAZIONE A DELINQUERE.
GIORNALI
26 AGOSTO 95
Rientriamo nel giardino del CS, grazie a una cavillo burocratico. Ricominciamo
lentamente a riorganizzarci e intanto presidiamo lo spazio dai fascisti
del quartiere.
25 NOVEMBRE 95
Dopo 4 mesi di estenuanti trattative per ottenere una perizia di agibilità,
necessaria per il dissequestro giudiziario, rioccupiamo la torre per
continuare le attività interrotte dallo sgombero. Ricordiamo
che la polizia tiene ancora sotto sequastro molte delle nostre apparecchiature
(amplificazione, videobeam, videoregistratore, ecc...).
15 FEBBRAIO 96
Un incendio di natura dolosa, danneggia gravemente alcuni spazi della
torre. Questo è il più grave dei 3 tentativi di incendio
che subiremo durante la nostra occupazione.
DOCUMENTI
27 APRILE 96
La sovraintendenza dei beni culturali pone un vincolo architettonico
sulla torre, ed affida la tutela dello stabile al comune. Questo vincolo
impedisce ogni intervento sia provvisorio che permanente di ristrutturazione
dello stabile da parte degli occupanti.
MAGGIO 96
La questura di Roma avvia la procedura di "sorveglianza speciale"
per 5 compagni dei CS romani (La Torre, Corto Circuito e Hai Visto Quinto)
identificati durante lo sgombero di luglio 95. Inizia una nuova estate
di sgomberi.
DOCUMENTI
2 MAGGIO 96
Dopo mesi di attività e la promessa da parte della giunta dell'assegnazione
della torre, apprendiamo dai giornali che le commissioni bilancio &
cultura hanno dato parere favorevole all'assegnazione della torre all'università.
L'operazione è stata portata avanti dall'assessore Canale, che
dichiarando falsemente di aver concordato con noi un'altra destinazione
per il centro sociale, ottiene il voto favorevole nelle commissioni.
Il comune sembra dimenticare le dichiarazioni fatte nei mesi passati.
DOCUMENTI
1 GIUGNO 96
Mentre prepariamo l'iniziativa che apre la 3 giorni di festa per i 2
anni di occupazione, polizia, carabinieri, digos e vigili, fanno irruzione
nello spazio con lo scopo di identificare tutti e di sgomberare lo spazio.
Questo assurdo tentativo provocatorio viene prontamente respinto dai
compagni presenti in quel momento. i provocatori vengono cacciati dalla
torre senza riuscire ad effettuare nessuna identificazione.
DOCUMENTI
GENNAIO 97
Ordinanza di sgombero da parte del comune. La motivazione sta tutta
nel vincolo architettonico. Questo cavillo trovato dai fascisti del
quartiere è stato posto perché lo stabile era la residenza
estiva del gerarca fascista Farinacci. La nostra mobilitazione e quella
dei compagni delle altre strutture sospende momentaneamente lo sgombero.
DOCUMENTI
PRIMAVERA 97
Lo sgombero è imminente, il comune apre una trattativa. ci viene
proposto un posto alternativo con le stesse caratteristiche nel quartiere
e la promessa di far diventare la torre una struttura di servizi per
il quartiere.
Prendiamo tempo e cerchiamo di mobilitare gli altri compagni di Roma.
APRILE 97
Dopo un mese di assemblee, vista l'impossibilità di difenderci
il posto, dopo un conflittuale confronto interno decidiamo di trattare
con il comune, in base alla delibera 26.
2 MAGGIO 97
Ultima iniziativa alla torre di viale Rousseau. Spiegamo a tutti i presenti
le motivazioni della nostra scelta e distribuiamo un
comunicato.
FINE MAGGIO 97
Entriamo nel nostro nuovo spazio e cominciamo subito i lavori di ristrutturazione.
LUGLIO 2000
Attualmente siamo semi-occupanti (!?), in quanto la preassegnazione
dello stabile è scaduta da tempo. L'unico contatto che abbiamo
avuto con le istituzioni, risale ad un anno e mezzo fa, quando arrivò
una lettera che richiedeva il pagamento di un canone di affitto. La
nostra risposta è stata piuttosto pronta. Ci siamo presentati
ed abbiamo fatto presente che non avremmo pagato nessun canone
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