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SUICIDO
MODO D'USO
Questo
libro che in Francia è stato acquistato da 200.000 persone ha contribuito
a sviluppare quel dibattito sulleutanasia la morte dolce, laccanimento
terapeutico che oggi nonostante i pesanti tentativi censori sta sviluppandosi
anche in Italia
Non è un libro che rivendica il diritto al suicidio
perché non cè legge che neghi questo diritto
e perché chi intende togliersi la vita non ha bisogno del permesso
di alcuno. Ma chi intende negarsi alla sopravvivenza ha invece diritto
di darsi la morte senza inutili sofferenze e quindi sapere quello che
il potere medico rifiuta di far conoscere. La facoltà di praticare
un atto qualsiasi non è nulla senza gli strumenti che la rendono
operante e, in questo caso, è la conoscenza lo strumento che ci
è stato negato.
Ma non si fraintenda, questo libro non è un inno alla morte. E
proprio il contrario. Pensare al suicidio come possibile termine della
propria esistenza, è possibile procurarsi una morte dolce è
predisporsi alla pratica quotidiana della libertà, è cercare
di operare da subito per la piena realizzazione della vita, è tentare
di goderne intensamente il suo presente è lottare per poterlo fare.
NAUTILUS Maggio 1988
Volantino
e comunicato stampa distribuito in occasione del dissequestro del libro.
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