Irlanda: breve cronologia storica della lotta per l'indipendenza.
Rielaborazione sulla base di varie fonti, tra le quali: Irlanda notizie e Cain.


VIII millennio a.C.

Cacciatori-raccoglitori mesolitici popolano l'isola.

V sec. a.C.

Giunge in Irlanda la popolazione celtica dei Gaeli.

V-XI secolo d.C.

Progressiva diffusione del cristianesimo nell'isola (anche grazie a San Patrizio). Nascono nuovi grandi insediamenti monastici (Skelling Michael, Glendalough, Clonmacnoise).

795 d.C.

Inizio delle invasioni Vichinghe, che si insediano sulla costa ove fondano le città di Dublino (841), Wexford, Waterford, Cork e Limerick.

1014 d.C.

Il Re (Imperator Scotorum) Brian Boru sconfigge i Vichinghi nella battaglia di Clontarf (ove perde la vita): fine della presenza vichinga in Irlanda.

1170 d.C.

Ha inizio la dominazione Anglonormanna, Il re inglese Enrico II dispone l'ordinamento feudale distribuendo terre ai baroni normanni. Agli Irlandesi rimarranno solo una piccola parte delle regioni occidentali e settentrionale.

1534-1536

Enrico VIII diventa re d'Inghilterra (nel 1541 si proclama Re d'Irlanda), avvia una dura repressione del Cattolicesimo e la distruzione degli insediamenti monastici.

1600-1603

Elisabetta I prosegue nella repressione politica e religiosa contro gli irlandesi. La conquista Inglese è totale

1609

Le regioni centrali e occidentali dell'Ulster, ultimo bastione della resistenza Gaelica, vengono colonizzate (Plantation) da Inglesi e Scozzesi protestanti che occupano i terreni degli Irlandesi.

1649

Dopo numerose ribellioni, duramente represse de Cromwell, espropriazione delle terre a favore dei proprietari protestanti.

1690

Il sovrano cattolico Giacomo II, respinto in Inghilterra per il tentativo di restaurare il cattolicesimo, combatte in Irlanda del Nord per restaurare il suo potere. Viene sconfitto sul fiume Boyne il 12 luglio dal protestante Guglielmo III d'Orange.

1695

Leggi che vietano il possesso della terra da parte dei cattolici.

1791-1798

In pieno illuminismo nascita e successiva repressione della United Irishmen e del nazionalismo irlandese moderno, il Repubblicanesimo che si pone l'unità del popolo irlandese al di la della divisione religiosa, la distruzione del dominio inglese in Irlanda e l'instaurazione di una Repubblica democratica e laica. Una rivolta supportata dai francesi viene duramente schiacciata (con un numero di vittime irlandesi stimato tra i 30.000 ai 50.000).

1801

"Act of Union", che sopprime il parlamento di Dublino e l'Irlanda diventa parte del Regno Unito.

23 luglio 1803

Fallimento dell'assalto (guidato dal patriota Robert Emmet) al castello di Dublino.

1829

Daniel O'Connel, leader degli Irlandesi cattolici, con la sua "Catholic Emancipation" ottiene l'emancipazione dei cattolici.

1845-50

La "Grande carestia", dovuta a una malattia delle patate (e dalla deliberata volontà del governo Britannico di non aiutare i vicini irlandesi) alla morte di più di un milione di persone e all'emigrazione di altrettante (per lo più negli USA).

1850

Dacedenza della lingua gaelica.

1858

Gli Irlandesi d'America fondano la Irish Republican Brotherhood (i membri sono detti "feniani") con il dichiarato obiettivo di ottenere l'indipendenza del paese.

1879

Charles Stuart Parnell, rappresentante Irlandese alla camera dei comuni, chiede "l'Home rule" (autonomia dell'Irlanda nell'ambito dell'impero Britannico).

1893

Viene fondata la Gaelic League, per restituire dignità alla cultura Gaelica.

1913-1914

Sull'esempio degli Unionisti, i nazionalisti formano i Volontari Irlandesi (Irish Volunteers) per difendere l'Home Rule. A Dublino il socialista rivoluzionario James Connolly fonda l'Esercito Civico Irlandese (ICA), milizia operaia. Gli Unionisti formano un governo provvisorio illegale: gli ufficiali inglesi di stanza in Irlanda proclamano che si rifiuteranno di reprimerli. L'Home Rule Bill diventa legge; il Regno Unito è sull'orlo della guerra civile, impedita solo dallo scoppio della Prima guerra mondiale (la messa in atto dell'autogoverno irlandese viene sospesa).

Aprile 1916

Rivolta di Pasqua (Easter Rising): a Dublino gli indipendentisti repubblicani dell'Irish Republican Brotherhood (Fratellanza Repubblicana Irlandese) organizzano l'insurrezione, cui partecipano i Volontari Irlandesi e l'ICA. Viene proclamata Repubblica d'Irlanda, che ha vita breve a seguito della dura repressione inglese.

1919-21

Guerra d'indipendenza irlandese avviata dall'Irish Republican Army (Esercito Repubblicano Irlandese) con il sostegno politico del Sinn Fein (Noi Stessi) che termina la firma del Trattato di Pace Anglo-Irlandese che sancisce la partizione dell'Irlanda: le 6 contee nord-orientali dell'isola (ritagliate artificialmente in modo da avervi una maggioranza precostituita di Unionisti) restano parte del 6 Dicembre 1921 Regno Unito, con un Governo e un Parlamento autonomi; le 26 contee del resto del paese formano lo Stato Libero d'Irlanda entro il Commonwealth britannico.

1922-1923

Guerra civile nelle 26 contee irlandesi tra sostenitori e oppositori del Trattato di Pace Anglo-Irlandese.

Maggio 1923

Cessa la guerra civile con la vittoria dei sostenitori del Trattato di Pace Anglo-Irlandese.

1926

Eamon de Valera fonda il Fianna Fáil.

1927

Elezioni Generali nello Stato Libero. Eamon de Valera diviene primo ministro per la prima volta.

1931

L'Irish Republican Army (IRA) viene dichiarato illegale nello Stato Libero d'Irlanda.

1932 - 1938

Introduzione di politiche protezioniste nella guerra economiche tra lo Stato Libero d'Irlanda e la Gran Bretagna fino al 1938

1937

Viene approvata la costituzione irlandese attraverso un referendum. La costituzione (articoli 2 e 3) rivendica la sovranità sull'intera isola di Irlanda.

1939-1945

Nella Seconda guerra mondiale il Governo De Valera mantiene la neutralità dello Stato Libero d'Irlanda.

1949

Lo Stato Libero d'Irlanda diviene ufficialmente Repubblica d'Irlanda, ed esce dal Commonwealth. L'Ireland Act garantisce la permanenza dell'Irlanda del Nord all'interno del Regno Unito.

1955

La Repubblica d'Irlanda entra nelle Nazioni Unite

1956 - 1962

L'IRA avvia la cosiddetta "border campaign". La campagna cessa a causa della mancanza di un valido supporto.

1959

Eamon de Valera diviene Presidente dell'Irlanda.

1967

Viene fondato il NICRA (Northern Ireland Civil Rights Association) movimento pacifico che rivendica una serie di riforme (tra cui: la cosiddetta "Un uomo un voto", i criteri di assunzione nel settore pubblico, il ritiro dello Special Powers Act ecc.). Il NICRA e l'intera popolazione cattolica sono duramente colpiti dal governo unionista.

1969

Il governo Inglese invia proprie truppe in Irlanda del Nord per "ristabilire l'ordine".

1970

Nel clima di tensione politico e sociale si ricostruisce l'IRA (definita provisionals in contrapposizione agli Officials, che diverranno sempre più marginali),

1971

Repressione dell'IRA e violenze dell'esercito inglese contro i civili cattolici.

30 Gennaio 1972

Domenica di Sangue (Bloody Sunday): i paracadutisti britannici uccidono a Derry 14 dimostranti disarmati.

1973

Il conflitto si inasprisce il Governo britannico abolisce Governo e Parlamento dell'Irlanda del Nord.

1973-1974

Il governo inglese promulga leggi speciali che limitano le libertà politiche ed invididuali in Irlanda del Nord: Emergency Provisions Act; Prevention of Terrorism Act (che rimarranno in vigore per un paio di anni).

1975-1976

Prosegue la guerra di bassa intensità.

1976-1981

Durissime lotte dei prigionieri politici irlandesi con il sostegno di massa dei cattolici nord irlandesi, che avranno il loro culmine con lo sciopero della fame al oltranza che porterà alla morte di Bobby Sands e altri 9 prigionieri.

1979-1993

L'IRA si ristruttura. Il governo Thatcher non riesce a piegare la resistenza irlandese (che compie dure azioni anche in territorio inglese).

1993

Il governo inglese di John Mayor (con il pieno consenso dell'amministrazione USA) lancia segnali distensivi alle forze repubblicane.

31 Agosto 1994

L'IRA proclama un cessate il fuoco unilaterale per favorire l'apertura di negoziati ufficiali.

1996

Lo stagnamento dei negoziati spinge l'IRA a riaprire le ostilità

1997

Tony Blair riapre negoziati ufficiali includendo anche il Sinn Fein.

10 Aprile 1998

Dopo una lunga serie di traversie vengono firmati l'Accordo Multipartito e l'Accordo Britannico-Irlandese (il testo degli accordi è disponibilè, in italiano, nell'ottimo sito web "Irlanda Notizie" http://www.geocities.com/info-irlanda/accordi.htm).

22 Maggio 1998

Referendum sugli Accordi di Belfast in tutta l'isola d'Irlanda.