METALMECCANICI 2007
Tutto il contratto minuto per minuto.
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Il contratto che riguarda oltre 1,5 milioni di lavoratori scadra' a fine giugno e i sindacati puntano a varare la piattaforma entro marzo. Gia' il prossimo 6-7 febbraio nella segreteria unitaria gia' convocata da Fiom, Fim e Uilm dopo quella del 22 gennaio potrebbero emergere le prime linee della piattaforma ed e' probabile che l'eventuale richiesta unitaria sia comunque largamente superiore ai 100 euro lordi.
Nell'ultima tornata a fronte di livelli di inflazione vicini a quelli attuali la Federmeccanica aveva proposto circa 60 euro di aumento. L'accordo si chiuse 13 mesi piu' tardi rispetto alla scadenza a 100 euro con un prolungamento contrattuale di sei mesi e un'inflazione in leggero aumento.

18 gennaio 2007
La Federmeccanica oggi con il direttore generale Roberto Santarelli ha definito ''abbondantemente fuori dalla disponibilita' delle imprese'' anche le richieste di aumento salariale ''piu' moderate'' ovvero quelle calcolate dalla Fim in
circa 90-100 euro. Sono invece considerate ''fuori dall'ordine delle cose'' quelle ipotizzate dalla Fiom e dalla Uilm calcolate in oltre 130 euro medi lordi mensili a regime.
”E' vero che c'e' una ripresa produttiva in atto ma se stanno crescendo i volumi i margini di guadagno restano ristretti. C'e' una grande pressione competitiva. E comunque eventuali incrementi di produttivita' e di redditivita' che ci sono stati in alcune aziende e in altre no saranno redistribuiti in azienda. Il contratto nazionale non e' la sede per questa redistribuzione''. ''Penso - ha detto - che sara' una trattativa difficile. Qualche germe di novita' l'abbiamo introdotto con l'ultimo accordo. Speriamo di andare avanti su questa strada''. Il direttore di Federmeccanica ha sottolineato l'importanza dell'allungamento della durata del contratto (in quel caso fu di sei mesi). ''Mi aspetterei - ha detto - una riedizione da parte confederale del protocollo del 23 luglio aggiornato sulle nuove esigenze. Una delle strade potrebbe essere quella dell'allungamento del periodo del contratto. La contrattazione salariale biennale con quella normativa quadriennale e in mezzo la negoziazione aziendale comincia a stare un po' stretta alle aziende''.

29 gennaio 2007
''Un mese fa sui tempi per trovare un'intesa mi sarei espresso, oggi vedo solo tanta nebbia in Val Padana''. Cosi' ha risposto il presidente di Federmeccanica, Massimo Calero, ha risposto sui tempi per la chiusura del contratto di categoria, a margine dell'assemblea annuale degli industriali metalmeccanici di Belluno. ''Ho gia' detto alla controparte - ha aggiunto - che la velocita' dell'economia e' diversa da quella della trattativa sindacale e che se ci impiegheremo troppo ci troveremo da soli, perche' le aziende piccole chiudono e le grandi vanno all'estero''. ''In questo modo - ha proseguito Calearo - anche qualche sindacalista si trovera' senza associati o soltanto con i pensionati''.
''Purtroppo - ha concluso - ci stiamo rendendo conto che chi ci sta sopra non ci sta aiutando. In queste condizioni credo che Federmeccanica, che rappresenta un settore da sempre ritenuto piu' chiuso e retrogrado, dovra' fare un salto di qualita'. Spero che la controparte sia consapevole di questo''.

30 gennaio 2007
La riunione delle segreterie unitarie, guidate dai tre leader, Gianni Rinaldini, Giorgio Caprioli e Tonino Regazzi, non ha portato all'avvicinamento delle diverse posizioni: la Fim, infatti, chiede tra i 90 e 100 euro lordi mensili, la Fiom arriva a 130 e la Uilm a 140. "Stiamo lavorando a superare gli scogli - spiega Regazzi -, le difficolta' ci sono ma siamo ottimisti e cercheremo di varare una piattaforma condivisa nella prossima riunione delle segreterie che terremo il 6 e il 7 febbraio". Ma le difficolta' sono anche sulle questioni di merito: flessibilita' e inquadramento sono i nodi su cui le tre organizzazioni non hanno trovato ancora una proposta unitaria. Resta sullo sfondo il tema delle regole democratiche che dovranno portare all'approvazione del nuovo contratto, quindi con il passaggio della consultazione dei lavoratori.

7 febbraio 2007
Strada gia' tutta in salita per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Anche la richiesta "piu' moderata" di incremento salariale che arriva da uno dei tre sindacati metalmeccanici e', infatti, "molto lontana dalla disponibilita' di
Federmeccanica". A fotografare cosi' la situazione della vertenza contrattuale, e' il direttore generale di Federmeccanica Roberto Santarelli il quale tiene anche a sottolineare la "confusione" che contrassegna il fronte sindacale. "C'e' molta confusione fra i sindacati. Richieste cosi' differenti rivelano un approccio diverso, una filosofia diversa al sistema contrattuale. Anche la piu' moderata delle richieste e' la piu' lontana dalle imprese e dalle regole", spiega infatti Santarelli sintetizzando cosi' la difficolta' ad una eventuale apertura alle richieste di Fim Fiom e Uilm che si presentano, ancora prima di essere riusciti a mettere a punto una piattaforma unitaria, profondamente divisi sull'incremento salariale da chiedere: circa 100 euro la Fim, appunto la piu' moderata, oltre 130 euro la Fiom e 152 euro la Uilm. Quanto alla disponibilita' che intende mettere sul tavolo negoziale Federmeccanica, "siamo nella stessa situazione del biennio precedente di tutela dei salari e copertura della dinamica inflattiva. Non abbiamo nessun recupero da fare sul passato”.

20 febbraio 2007
Riforma dell'inquadramento unico, minimi salariali che tengano conto della ripresa economica, riduzione della precarieta' lavorativa e realismo nell'affrontare il tema della flessibilita'. Queste le quattro priorita' per la piattaforma del prossimo rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici indicate dalla Fim-Cisl, il cui consiglio generale nazionale si e' riunito ieri ed oggi a Roma. In una nota Fim si legge che "la questione salariale aperta nel Paese deve trovare una risposta anche di qualita', per cui e' decisiva la riforma dell'inquadramento unico nel contratto e vanno salvaguardati gli spazi per la contrattazione di secondo livello, anche usufruendo della defiscalizzazione". "Inoltre - prosegue la nota - la quantita' da richiedere nei minimi deve tener conto, oltre che dell'inflazione, della ripresa economica in atto e degli spazi creati a favore delle aziende dall'intervento sul cuneo fiscale previsto nella Finanziaria". Secondo il sindacato, "bisogna attuare una riduzione efficace della precarieta' del lavoro, attraverso l'apposizione di percentuali massime al suo utilizzo, prevedendo diritto di precedenza dei precari in occasione dell'assunzione di nuovi dipendenti e negoziando la trasformazione dei rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato". "Il tema della flessibilita' - continua la Fim - va affrontato con realismo, dando spazio alla crescita di produttivita' delle aziende e affidando il ruolo negoziale al sindacato". "Il Consiglio Generale - conclude la nota - da' mandato alla Segreteria di proseguire il lavoro per definire una piattaforma unitaria che contenga queste richieste, rifuggendo dalle tentazioni di produrre una sommatoria di richieste che porterebbe la vertenza, gia' difficilissima, in un vicolo cieco".

20 febbraio 2007
La costruzione della piattaforma per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici non sara' facile perche' tra Fiom, Fim e Uilm ci sono ancora ''significative divergenze'' sulle richieste salariali da presentare oltre a punti di vista diversi sul fronte dell'inquadramento e del mercato del lavoro. E' quanto e' emerso dalla Relazione del segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini al Comitato Centrale della Fiom che si e' appena concluso a Roma. Rinaldini ha sottolineato la situazione di ''stallo'' che si e' creata con Fim e Uilm che ha portato alla decisione di rinviare il confronto unitario al 12 marzo, dopo una discussione all'interno delle singole organizzazioni. I punti critici secondo il numero uno dei metalmeccanici della Cgil sono tre: il nuovo inquadramento professionale dei lavoratori per il quale non e' stato possibile trovare un accordo sul modo in cui operare l'intreccio tra operai e impiegati; le risposte da dare alle richieste di flessibilita' in materia di orario di lavoro e di rapporti di lavoro che sono state portate avanti in questi anni dalle imprese: il salario, sul quale - ha detto Rinaldini, sono state registrate ''significative divergenze''.

21 febbraio 2007
Cremaschi: “i dati Istat cominciano a giustificare nostre richieste. Le ipotesi di richieste salariali tra i 130 e i 150 euro avanzate da Fiom e Uilm per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici sono il "minimo accettabile" per i lavoratori che, come dimostra l'Istat, "hanno subito una drastica riduzione del potere d'acquisto". “La scelta dell'Istat di costruire diversi panieri, sui quali calcolare l'inflazione, a seconda delle condizioni sociali e di reddito, è il primo passo nella direzione giusta per registrare l'aumento dei prezzi che effettivamente ha inciso sul reddito dei lavoratori" afferma Cremaschi. "Sulla base di questi dati, l'inflazione per le famiglie più povere sarebbe al 2,9%, un dato ancora inferiore alla realtà, ma che comincia a giustificare le richieste salariali che vogliamo fare per il contratto dei metalmeccanici". "E' bene precisare alla Federmeccanica - conclude il segretario nazionale della Fiom -, allora, che l'ipotesi di richieste tra i 130 e i 150 euro, comprensive dell'aumento per la contrattazione aziendale, attorno a cui ruotano Fiom e Uilm, sono il minimo accettabile per i lavoratori che hanno subito una drastica riduzione del potere d'acquisto"

28 febbraio 2007
La Uilm conferma l'intenzione di chiedere per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici un aumento salariale medio di 152 euro comprensivo dell'indennita' di mancata contrattazione. E' quanto e' emerso dalla riunione di oggi della Direzione nazionale del sindacato nella quale si sottolinea come nella trattativa per il contratto si debba anche affrontare il tema della flessibilita' e del maggiore utilizzo degli impianti. La Uilm comunque ribadisce che alla disponibilita' a un maggiore utilizzo degli impianti deve corrispondere un riconoscimento salariale per l'impegno dei lavoratori e che la piattaforma dovra' affrontare la questione dei lavori temporanei, vincolandone l'utilizzo alle effettive esigenze della produzione. Per cercare di mettere a punto una piattaforma unitaria per il contratto che scadra' il 30 giugno Fiom, Fim e Uilm hanno fissato una segreteria unitaria per il 12 marzo.

6 marzo 2007
Gianni Rinaldini, ha ribadito, davanti alla platea dell'attivo regionale delle Rsu del Veneto, a Padova, la linea delle tute blu della Cgil in vista della prossima vertenza contrattuale . "Gli aumenti retributivi, per quanto riguarda la Fiom, non possono essere inferiori ai 130 euro, considerata la situazione economica di ripresa vissuta oggi dall'industria metalmeccanica nel nostro Paese". Le differenze con la Fim che chiede un aumento retributivo intorno ai 100 euro restano intatte. Divergenze di vedute che, ammette ancora Rinaldini, porteranno ad uno slittamento nella messa a punto della piattaforma rispetto alla data di fine marzo originariamente prevista. ''La discussione unitaria sul prossimo rinnovo del Contratto dei metalmeccanici riprendera' dunque a partire da meta' marzo", aggiunge sottolineando come ''allo stato attuale permangono posizioni differenti tra Fiom, Fim e Uilm su diversi aspetti della piattaforma rivendicativa" e che dunque "i tempi della preparazione della piattaforma unitaria da sottoporre alla consultazione di lavoratrici e lavoratori saranno inevitabilmente piu' lunghi del previsto". Uno slittamento, pero', rassicura subito, "che rimarra' comunque nell'ambito del rispetto delle scadenze contrattuali a suo tempo definite.

6 marzo 2007
''La richiesta che Cgil, Cisl e Uil fanno unitariamente per incentivare fiscalmente il secondo livello di contrattazione livellera' il contenzioso sui contratti''. E' quanto sostiene il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che ha incontrato i dirigenti sindacali di Brescia nel corso del consiglio generale territoriale dell'organizzazione.
Secondo Bonanni, ''con il secondo livello di contrattazione sara' piu' spianata la strada per arrivare alla composizione di vertenze come quella del contratto dei metalmeccanici che rappresenta un contratto pilota per l'industria''.
Dopo aver affermato che ''il governo e il sindacato stanno facendo la loro parte'', Bonanni ha aggiunto che ''anche le
imprese devono fare qualcosa, devono chiarire meglio come arrivare a comporre vicende cosi' importanti senza creare un appesantimento delle vicende contrattuali''. D'altro canto, secondo il segretario generale della Cisl, ''serve anche ponderazione da parte nostra delle rivendicazioni''. Piu' in generale, comunque, ''con il secondo livello di contrattazione sarebbe piu' agevolato anche il primo'' perche' il primo ''agisce sul recupero dell'inflazione'' mentre ''la
contrattazione di secondo livello opera nel recupero della produttivita'''.

12 marzo 2007
Slitta a fine marzo la riunione delle segreterie unitarie di Fim Fiom e Uilm convocate oggi per fare il punto sulla piattaforma comune per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Riparte invece la commissione unitaria che avra' tempo fino alla fine del mese per cercare un comune denominatore alle richieste di Cgil, Cisl e Uil da girare a Federmeccanica. A decidere il brusco cambio di programma e l'aggiornamento dei lavori i tre leader di Fim Fiom e Uilm, Giorgio Caprioli, Gianni Rinaldini e Tonino Regazzi nel corso di un 'vertice' svoltosi poche ore prima delle previste segreterie unitarie. Un segnale, questo, della distanza che ancora divide i sindacati.
Oltre alle divergenze sugli incrementi salariali da proporre, le tute blu non riescono a trovare una intesa neppure sulla questione del mercato del lavoro, sulle quote da proporre per i contratti atipici, e sull'orario di lavoro e la flessibilita'.

20 marzo 2007
"Le distanze sono piuttosto significative ma spero che tutti vorranno operare per trovare una soluzione unitaria". E' quanto sottolinea, a margine del seminario sull'introduzione del 'Metodo Ocra' alla Fiat, il segretario generale della Fiom Cgil, Gianni Rinaldini, a proposito delle trattative per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici.
Rinaldini ricorda poi che "c'e' una discussione aperta e ci sono tre posizioni diverse per quel che riguarda gli aumenti retributivi. Le commissioni unitarie stanno lavorando -conclude- ma allo stato attuale non c'e' ancora un'ipotesi unitaria".

12 aprile 2007
COMUNICATO STAMPA

Contratto metalmeccanici. Fim, Fiom, Uilm: definita l’ipotesi di piattaforma
Le Segreterie nazionali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno diffuso oggi il seguente comunicato.
Le Segreterie nazionali Fim, Fiom e Uilm hanno definito l’ipotesi di piattaforma per il rinnovo dei contratti dell’industria metalmeccanica e della installazione di impianti.
Tale ipotesi verrà nei prossimi giorni sottoposta agli organismi di Fim, Fiom e Uilm; successivamente verrà illustrata e discussa nelle assemblee che si avvieranno a partire dal 23 aprile.
Il 17 maggio è convocata l’Assemblea nazionale dei “500” per la sintesi della discussione e per l’avvio della consultazione referendaria, che si svolgerà in tutte le imprese metalmeccaniche nei giorni 22, 23 e 24 maggio.
I punti principali dell’ipotesi di piattaforma per il rinnovo sia della parte normativa che di quella salariale sono i seguenti.
1. Diritti di informazione: oltre all’ampliamento delle funzioni e delle materie dell’Osservatorio nazionale, si richiede un allargamento dei diritti di informazione e consultazione delle RSU in tutte le aziende con almeno 50 dipendenti.
2. Mercato del lavoro: Fim, Fiom e Uilm assumono come uno dei temi centrali il contrasto della precarietà del lavoro. A tal fine si rivendica la formalizzazione della centralità del contratto di lavoro a tempo indeterminato e la definizione di percentuali massime di ricorso al lavoro precario, nonché percorsi certi di stabilizzazione. Si rivendica inoltre una normativa di garanzia per le lavoratrici e i lavoratori in appalto.
3. Inquadramento professionale: la riforma del sistema di classificazione dei lavoratori è l’altro punto cardine della piattaforma. Si richiede il passaggio dalle attuali categorie a un nuovo sistema articolato in 5 grandi fasce professionali. La gestione concreta dell’evoluzione professionale dei lavoratori nel nuovo sistema sarà realizzata con modalità definite nel CCNL e affidate alla contrattazione aziendale. A tale scopo verrà anche definito nel CCNL un nuovo istituto salariale legato alla professionalità da contrattare in azienda.
4. Diritti e normative: nella piattaforma sono presenti richieste che affrontano importanti temi quali l’orario di lavoro, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, normative specifiche per i lavoratori immigrati. Si richiedono inoltre l’adeguamento delle indennità di trasferta e reperibilità e delle maggiorazioni sulla “banca ore” e sull’”orario plurisettimanale”.
5. Salario: si rivendica
- la definizione di un istituto contrattuale a titolo di “mancato premio di risultato”. Tale istituto assorbirà i 130 euro già previsti dal rinnovo del 2006 e verrà incrementato di ulteriori 30 euro mensili per 13 mensilità;
- un incremento dei minimi tabellari pari a 117 euro mensili al 5° livello che corrispondono a 101 euro al 3° livello. Tali incrementi avranno decorrenza per tutti lavoratori in forza dal 1° luglio 2007 e non assorbiranno retribuzioni individuali.

12 aprile 2007
Le richieste dei sindacati dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto di categoria sono fuori dalle regole del '93. Lo ha sottolineato il direttore generale di Confindustria, Maurizio Beretta, secondo cui "certamente questa piattaforma non è minimamente coerente con le regole del '93 dal punto di vista delle richieste".
"Siamo a richieste doppie rispetto al recupero dell'inflazione". "Questo - ha proseguito - deve indurre a una riflessione e a fare chiarezza sulle regole contrattuali".
Secondo il direttore generale dell'associazione di viale dell'Astronomia, l'obiettivo a cui puntano i sindacati, cioè più salario per i lavoratori, può essere raggiunto invece attraverso accordi sulla produttività. "Attraverso i meccanismi - ha concluso Beretta - che consentono alle imprese di cogliere le opportunità e la congiuntura internazionale. Produrre più ricchezza significa creare le condizioni per remunerare meglio il lavoro".

12 aprile 2007
Secondo Caprioli "E' una piattaforma molto impegnativa sulla parte normativa e molto ambiziosa su quella salariale perche' va oltre l'inflazione cercando di recuperare il potere d'acquisto delle retribuzioni ridimensionate negli anni scorsi dal cambio euro/lira", aggiunge ancora Caprioli che in questi sei mesi di trattativa con Fiom e Uilm aveva cercato di puntare ad un aumento salariale piu' realistico e piu' contenuto. "Adesso comunque si parte insieme, certo
noi avremmo chiesto meno", commenta ancora cercando di archiviare le polemiche e attenuando anche il contrasto con Federmeccanica che gia' nei giorni scorsi aveva dichiarato irricevibili proposte anche di 100 euro.
"La difficolta' nella trattativa con gli industriali l'avevamo messa in conto. Ci confronteremo al tavolo. Del resto ogni avvio di trattativa non e' mai facile ed e' presto per dire come andra' a finire. L'importante e' che la piattaforma sia unitaria e ci batteremo per questo risultato", conclude.

"E' una piattaforma ambiziosa che profila una trattativa complessa ma per noi ci sono tutte le condizione perche' la vertenza possa chiudersi rapidamente". E' il leader della Fiom, Gianni Rinaldini, a commentare la piattaforma unitaria approvata oggi dalle segreterie di Fim, Fiom e Uilm per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici.
"L'intesa raggiunta oggi e' un fatto importante perche' l'ultimo contratto nazionale unitario risale al '99" aggiunge rivendicando un incremento salariale in linea con quello del pubblico impiego. "I 117 euro che chiediamo per il V livello corrispondono a 101 euro del III livello, cioè per quasi tutti i lavoratori addetti alle linee di montaggio.

"L'accordo tra Fim, Fiom e Uilm sulla piattaforma per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici, che scadrà a fine giugno, è il "frutto di "una partita lunga e difficile e complessa". Lo ha sottolineato il segretario generale della Uilm, Tonino Regazzi, aggiungendo che "alla fine abbiamo raggiunto un'intesa positiva".
Il leader delle tute blu della Uilm ha ricordato che nella piattaforma, oltre all'intesa sul salario, c'è un accordo sulla parte normativa che introduce "novità" in tema di mercato del lavoro, orario plurisettimanale e utilizzo degli impianti. "In cambio della nostra disponibilità su questi temi - ha detto Regazzi - chiediamo una contropartita in termini di incentivi economici e stabilizzazione dell'occupazione". Rispondendo, inoltre, a Federmeccanica, secondo cui sulla base di queste cifre sarà difficile trovare un accordo, Regazzi ha concluso: "Federmeccanica dice sempre che le nostre richieste sono irricevibili. Lo ha detto nel biennio scorso, avrebbe detto no a qualsiasi richiesta".

23 maggio 2007
Si riunira' venerdi' prossimo, a Roma, l'assemblea dei 500 quadri e delegati di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil per discutere e valutare la piattaforma di rinnovo economico e normativo del contratto dei metalmeccanici definita dalle segreterie nazionali il 12 aprile scorso.
L'assemblea, che portera' a sintesi il dibattito svoltosi nei direttivi territoriali delle tre organizzazioni e nelle assemblee unitarie tenute nei luoghi di lavoro, avviera' anche la consultazione referendaria che avra' luogo nelle fabbriche metalmeccaniche nei giorni 28, 29 e 30 maggio.
L'esito positivo del referendum consentira' l'invio della piattaforma alle controparti assieme alla richiesta di apertura del negoziato.
L'assemblea dei 500 e' stata istituita dalle Segreterie nazionali dei sindacati metalmeccanici in occasione della vertenza di rinnovo del biennio economico 2005-2006. E' composta da 150 componenti degli organismi dirigenti nazionali di Fim, Fiom e Uilm e da 350 delegati designati dalle tre organizzazioni. Nel corso dei lavori prenderanno la parola, oltre ai delegati di diversi luoghi di lavoro, i segretari generali dei sindacati dei metalmeccanici.

25 maggio 2007
I sindacati dei metalmeccanici hanno dato via libera alla piattaforma unitaria per il rinnovo del contratto della categoria. La piattaforma e' stata votata dall'assemblea dei 500 (quadri e dei delegati di Fiom, Fim e Uilm) con soli due voti di astensione e uno contrario e verra' sottoposta da lunedi' a mercoledi' prossimi al referendum nei luoghi di lavoro. L'esito positivo del referendum consentira' l'invio della piattaforma alle controparti assieme alla richiesta di apertura del negoziato. Il contratto attualmente in vigore scade il 30 giugno.

12 giugno 2007
Inizierà il 20 giugno la trattativa per il rinnovo del contrattro dei metalmeccanici. Per quella data alle 10,30 infatti, Federmeccanica ha convocato i sindacati per discutere il rinnovo normativo e salariale. La convocazione è firmata dal direttore generale di Federmeccanica, Roberto Santarelli, ed è giunta stamane ai segretari generali di Fim, Fiom e Uilm. La piattaforma rivendicativa è stata inviata l'1 giugno alle controparti (Federmeccanica e Assistal, Unionmeccanica-Confapi e Associazioni Cooperative), concluso il referendum con cui oltre 500.000 lavoratrici e lavoratori hanno espresso consensi superiori all'88%. Scatta dall'1 giugno il calcolo del "periodo di raffreddamento", previsto dal protocollo del 23 luglio 1993, durante il quale, per quattro mesi, le parti devono astenersi da azioni di sciopero o altre iniziative unilaterali (3 mesi prima e uno dopo la scadenza del Contratto, o 4 mesi dall'invio della piattaforma).

20 giugno 2007
Oggi si e tenuto il primo incontro di trattativa sul contratto nazionale. Prossimi incontri programmati per il 9 luglio (normativa), 16 luglio (salario) .
Federmeccanica ha dichiarato che non pone pregiudiziali sui punti da trattare. Ha definito la piattaforma troppo onerosa. Federmeccanica ha dichiarato che per loro è prioritaria la flessibilità d’orario che va estesa: più libertà uso impianti e orari, più libertà uso straordinario. Sul salario confermano che la trattativa va fatta nelle regole del 23 luglio, con interpretazione estensiva; non hanno fatto cifre. Sull’inquadramento sono stati freddi per non dire scettici. Sugli appalti hanno espresso un dissenso di massima alle richieste. Hanno chiesto il recepimento della legge 66/2003 contratti a termine ecc…; hanno lasciato intendere che prediligono un contratto differenziato nei trattamenti economici e normativi per aree, se non fosse possibile ci si attesta sui valori più bassi… Assital (impianti e manutenzioni) ha evocato il problema del dumping contrattuale….(altri contratti meno onerosi). La delegazione sindacale FIM FIOM UILM ha esposto le rivendicazioni presenti nella piattaforma (Spagnolo FIM) con poche puntualizzazioni. Vi è stata una positiva enfasi, di tutti, nelle dichiarazioni di principio sul tema della sicurezza.

9 luglio 2007
Incontro con la Federmeccanica
Le posizioni sostenute dai sindacati sono state:
1. Per tutti i temi normativi Fim Fiom Uilm chiedono un rafforzamento del ruolo delle Rsu e più in generale del sistema di relazioni sindacali.
2. Tutti i temi affrontati nella piattaforma si misurano con temi di fondo dell’impresa e della condizione di lavoro e propongono soluzioni tra le parti, che pertanto possono essere definite anche senza fare riferimento a modifiche della legislazione o a tavoli confederali.
3. Sull’inquadramento e sul mercato del lavoro, Fim Fiom Uilm non sono interessate a rinvii a commissioni o all’attesa di soluzioni definite altrove, ma propongono di affrontare tutti i temi nella vertenza contrattuale.
4. Sull’orario di lavoro la conferma dell’articolo 5 è un punto irrinunciabile.
La Federmeccanica dopo l’illustrazione ha confermato la disponibilità ad affrontare tutti i temi della piattaforma, giudicata complessa e onerosa. Su alcune richieste relative ai diritti e alle relazioni industriali la Federmeccanica ha espresso disponibilità, sui tre temi normativi di fondo ha dichiarato che:
1. è estremamente difficile definire anche le sole linee guida della riforma dell’inquadramento unico nei tempi della vertenza contrattuale, essendo il tema di particolare complessità e non essendoci urgenza segnalata da parte delle imprese;
2. sul mercato del lavoro, al di là della diversità di impostazione tra le parti, sarebbe meglio attendere i risultati del confronto confederale;
3. sull’orario di lavoro alla stato attuale si registrano le maggiori divergenze, perchè le imprese rivendicano l’applicazione nel contratto del decreto 66, e soprattutto la garanzia dell’esigibilità della flessibilità.
A conclusione dell’incontro ci si è dati appuntamento per il 16 luglio alle ore 14.30 sempre presso la sede della Confindustria per l’illustrazione da parte sindacale della richiesta sul salario.

26 settembre 2007
Incontro con la Federmeccanica
Fim Fiom e Uilm hanno proclamato otto ore di sciopero da effettuarsi entro la fine di ottobre, in segno di protesta per l'andamento negativo della trattativa per il rinnovo del contratto di categoria. A fine settembre infatti è scaduta la moratoria stabilita dall'accordo del 1993 e pertanto le parti si riprendono la loro autonomia.
Le risposte della delegazione padronale alle richieste sindacali sono state giudicate insufficienti.
La proposta padronale di andare a modificare la disciplina sull'orario di lavoro considerando le 40 ore settimanali come il risultato di una media. è stata respinta dai sindacati. Come pure sono state rimandate al mittente le proposte di revisione dell'inquadramento unico e su come reperire le risorse per elargire gli aumenti salariali richiesti dai sindacati. Sono stati fissati due nuovi incontri l'8 e il 25 ottobre.

9 ottobre 2007
Incontro con la Federmeccanica
Alla richiesta contenuta nella piattaforma di superamento della divisione tra impiegati e operai e di revisione del sistema di inquadramento unico, e di passare a un sistema a fasce che valga per tutti i lavoratori senza più badare alla loro qualifica, la Federmeccanica ha risposto positivamente.
Una sessione di incontri tecnici inizierà il 24 ottobre.
In un incontro ristretto sulle altre questioni poste dai sindacati si sono riproposte le distanze già emerse nei precedemti incontri.

Queste notevoli distanze - afferma Roberto Santarelli, direttore generale di Federmeccanica - potrebbero almeno in parte essere colmate solo cercando metodologie, strumenti, istituti nuovi per migliorare l'efficienza della produzione.....come ad esempio un uso diverso di istituti classici, come l'orario di lavoro."
In questa situazione di difficoltà la parola passa agli sioperi. Fim Fiom e Uilm hanno proclamato le prime 8 ore di sciopero, di cui 4 verranno effettuate il 30 ottobre.

20 ottobre 2007
La decisione della Fiat di anticipare a ottobre una prima tranche dell'aumento contrattuale (30€) ai propri dipendenti (subito seguita da Ilva e Riello Sistemi) ha dato impulso alla ripresa della trattativa sul rinnovo del contratto. I sindacati hanno criticato la decisione del Lingotto ma hanno comunque definito un calendario di incontri tra le parti per tutto il mese di novembre. L'obbiettivo è quello di chiudere il contratto entro dicembre.

30 ottobre 2007
I lavoratori hanno incrociato le braccia per 8 ore: una prima tranche di agitazioni che sarà replicata il 16 novembre, nuova data indicata dalle segreterie nazionali di Fiom, Fim, e Uilm per un secondo sciopero di 8 ore (su un totale di 12 da effettuare entro il mese).
Sono oltre 10 mila, secondo stime sindacali, i lavoratori metalmeccanici che hanno partecipato al corteo organizzato a Torino in occasione dello sciopero nazionale di otto ore per chiedere il rinnovo del contratto.
E' stata superiore al 70%, secondo i sindacati, l'adesione allo sciopero per il contratto tra gli operai dello stabilimento di Mirafiori. A Melfi (Potenza) - dove si produce la Grande Punto - l'adesione allo sciopero nazionale di otto ore dei metalmeccanici è stata superiore al 50 per cento, secondo alcune fonti sindacali, mentre secondo l'azienda ha raggiunto il 16 per cento. I dati di provenienza sindacale sono stati resi noti a Potenza dal segretario regionale della Basilicata della Fiom, Giuseppe Cillis, nel corso di una manifestazione davanti alla sede della Confindustria lucana, per chiedere "l'immediato rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici" e il "recupero del potere d'acquisto dei salari". Il segretario della Fismic, Marco Roselli, ha sottolineato che il rinnovo del contratto è chiesto "da un milione e 600 mila metalmeccanici: bisogna recuperare l'inflazione, perché non si riesce ad arrivare a fine mese, e valorizzare le professionalità". L'obiettivo principale resta comunque, per il segretario regionale della Uil, Carmine Vaccaro, "la chiusura rapida del tavolo delle trattative, perché gli operai non possono più permettersi di perdere ore di lavoro". "Fiat e Confindustria si preoccupano delle condizioni dei lavoratori - ha osservato il segretario regionale della Cgil, Antonio Pepe - e lanciano la proposta dell'aumento dei 30 euro mensili, allora convochiamo subito il tavolo delle trattative, altrimenti è solo un esercizio propagandistico".
"Come avevamo previsto i 30 euro di Marchionne hanno avuto un effetto contrario a quello che la Fiat sperava". Così il segretario generale della Uilm, Antonino Regazzi, ha commentato l'adesione allo sciopero nazionale dei metalmeccanici nello stabilimento di Mirafiori. "La partecipazione degli operai - ha aggiunto - è più alta del solito. E non solo perché hanno respinto i 30 euro, ma anche perché vogliono presto il contratto".

31 ottobre 2007
Dopo la Fiat, la Brembo di Alberto Bombassei (vice direttore di Confindustria) erogherà 43€ mensili lordi a partire da ottobre come anticipo sugli aumenti dei minimi contrattuali. I sindacati riferiscono inoltre che le Acciaierie Valbruna hanno deciso di anticipare 50€ mensili ai 1500 dipendenti degli stabilimenti di Vicenza e Bolzano.
I sindacati hanno indetto una nuova protesta per il 16 novembre.

6 novembre 2007
C'è stato un incontro tra la segreteria della Cgil e la segreteria della Fiom "per fare un esame congiunto sulle prospettive del rinnovo del contratto" dei metalmeccanici e "abbiamo condiviso l'esigenza di chiudere il contratto entro la fine dell'anno". Lo ha detto il leader della Cgil, Guglielmo Epifani entrando ad un convegno all'università di Roma 3 in merito alla trattativa sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici. "Intanto - ha aggiunto Epifani - è stato fatto un esame dello stato della situazione, una informativa. Abbiamo condiviso l'esigenza di assicurare il sostegno di tutto il sindacato al rinnovo dei metalmeccanici".

14 novembre 2007
Si complica la trattativa per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Dopo una giornata in altalena il negoziato ha subito uno stop sul tema dell'inquadramento professionale. I sindacati propongono una ridefinizione attraverso l'introduzione di fasce mentre Federmeccanica spinge per una parificazione tra operai e impiegati. Sono saltat anche gli incontri ristretti previsti per la giornata. La riconvocazione è prevista per il 21 novembre. In calendario le questioni dell'orario, mercato del lavoro, inquadramento e salario

16 novembre 2007
Dopo quello del 30 ottobre le tute blu sono di nuovo scese in sciopero. Ai cortei hanno partecipato 200 mila persone. Le adesioni allo sciopero toccano il 90%, secondo i sindacati, mentre per Federmeccanica non hanno superato il 32%.
Dal palco sistemato davanti alla sede degli industriali a Napoli, Rinaldini ha affermato che non è possibile "una trattativa dove la controparte si limita a chiedere che si cancellino le nostre proposte".
Si comincia a parlare di sciopero generale con manifestazione a Roma.

21 novembre 2007
In un comunicato spampa diramato oggi Fim, Fiom, Uilm prendono atto "della dichiarazione di Federmeccanica di voler trattare su tutti i punti della piattaforma" pur sottolineando che "le distanze restano enormi”.
"... in particolare sul salario, ove l’offerta degli industriali sui minimi tabellari è di soli 66 euro, a cui si aggiungerebbe una quota di salario legata alla flessibilità e solo per una parte dei lavoratori.”
Pensano tuttavia che vi siano le condizioni per chiudere la trattativa entro fine anno, me nello stesso tempo "è necessario che si intensifichi la mobilitazione dei metalmeccanici nei luoghi di lavoro. Vengono quindi proclamate altre 8 ore di sciopero, che si aggiungono a quelle già indette per ottobre e novembre, da realizzare nelle prime 3 settimane di dicembre. Continua lo sciopero dello straordinario e della flessibilità, che avrà un momento di generalizzazione sabato 1 e sabato 15 dicembre. Tutte le iniziative di lotta debbono puntare a dare il massimo di visibilità alla vertenza.”

22 novembre 2007
un volantino diffuso da Fim Fiom Uilm fa il punto della situazione della trattativa in corso in seguito all'incontro con Federmeccanica del 21 novembre.
1) sul mercato del lavoro e sulla lotta alla precarietà la Federmeccanica ha dichiarato di essere disponibile a prendere in considerazione, oltre al lavoro a termine, anche il lavoro interinale, ma, senza impegni precisi né per i percorsi di stabilizzazione né per una percentuale massima di utilizzo di queste forme di lavoro precario. Mancano risposte sugli appalti e sul ruolo delle RSU.
2) Sull’inquadramento unico la Federmeccanica continua a dire di no alla richiesta di una revisione complessiva dell’inquadramento con un sistema a fasce, pur ammettendo che l’inquadramento professionale non può più essere quello degli anni 70. Gli industriali non hanno ancora scelto di procedere ad una vera riforma, pur dichiarando la disponibilità a discutere. In concreto finora hanno controproposto solo di intervenire sulla parificazione normativa tra operai e impiegati, escludendo da questa materia proprio l’inquadramento professionale.
3) Sugli orari di lavoro la Federmeccanica ha presentato diverse richieste di aumento della flessibilità, in particolare con la modifica dell’art. 5 del Ccnl, per passare dall’orario settimanale all’orario medio, e con più flessibilità e straordinari obbligatori. Fim, Fiom, Uilm intendono comunque mantenere il vincolo all’accordo con le RSU sulle flessibilità e sono contrarie all’aumento degli orari di fatto.
4) Sul salario la Federmeccanica ha offerto 66,66 euro sui minimi tabellari, (di fronte ai 117 richiesti) più 33,33 euro medi come aumento delle maggiorazioni sugli straordinari e sulle flessibilità. Rispetto alla richiesta di istituire il mancato Premio di risultato, con 520 euro annui, la Federmeccanica si è dichiarata indisponibile e ha controproposto di rendere stabile l’elemento perequativo di 130 euro deciso sperimentalmente con l’ultimo accordo nazionale, non chiarendo se e di quanto può essere aumentato.

30 novembre 2007
Pieve Fosciana. Traffico bloccato in via Nazionale per oltre un’ora . A fermare le auto sono stati un centinaio di dipendenti della ditta Corghi, che ha sede nel paese, che hanno protestato con bandiere e strumenti musicali per il mancato rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici. Pochi giorni fa a fermare auto e camion erano stati circa 500 lavoratori della Europa Metalli, che anche ieri hanno aderito alle due ore di sciopero stabilite dai sindacati provinciali e organizzato un corteo interno all’azienda. E nelle prossime settimane sono previste nuove agitazioni, con otto ore di sciopero già fissate a dicembre e la continuazione del blocco degli straordinari.
Praticamente tutti i dipendenti della Corghi sono scesi in strada a protestare e lo hanno fatto in maniera molto colorita, non solo con i soliti slogan, ma anche con tamburi, trombe e bandiere. Lo sciopero ha comportato due ore di astensione dal lavoro, ma per circa la metà i lavoratori hanno invaso via Nazionale e fermato il traffico.

5 dicembre 2007
E' ripresa l'iniziativa di lotta di metalmeccanici in appoggio alla vertenza in corso per il rinnovo del contratto di lavoro. Scioperi, presidi e cortei in attuazione delle 8 ore di sciopero proclamate da Fim Fiom e Uilm e che saranno effettuate entro la metà di dicembre, si sono succeduti in tutta Italia. A Brescia manifestazione con 5mila lavoratori presso la sede dell'Associazione Industriali.

6 dicembre 2007
Le segreterie nazionali FIM, FIOM, UILM emettono il seguente comunicato.
Le Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm, dopo la conclusione delle due sessioni di trattative ristrette per il rinnovo del Contratto, pur apprezzando alcuni passi avanti su alcuni temi, considerano che sul salario, l’orario, il mercato del lavoro, l’inquadramento professionale, le distanze dalle posizioni della Federmeccanica siano rimaste complessivamente rilevanti.
Affinché il 12 dicembre, nell’incontro plenario, si avvii la fase conclusiva della vertenza, è indispensabile che la Federmeccanica cambi le sue posizioni e mostri la precisa volontà di affrontare positivamente i temi e le richieste della piattaforma.
Proseguono e si intensificano le iniziative di lotta della categoria.

13 dicembre 2007

Il presidente di Federmeccanica Massimo Calearo in una dichiarazione ha sollecitato la chiusura della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale entro la metà di gennaio. "..da parte nostra c'è tutta la volontà di firmare in tempi brevi. Non è possibile andare alle calende greche. Se non si arriverà ad un accordo faremo il consiglio direttivo il 15 gennaio e prenderemo le contromisure necessarie...." La Uilm ha apprezzato questa dichiarazione e ha dato enfasi alle aperture che Federmeccanica ha fatto nelle diverse fasi della trattativa.
Alla Fiat intanto i sindacati hanno raggiunto un accordo per un incremento dei turni di lavoro a Mirafiori: da 15 a 17 turni settimanali, 250 nuovi assunti, stabilizzazione di tutti i precari entro il 2010.


18 dicembre 2007

Oggi alla manifestazione di Milano a sostegno della vertenza ci sono stati tafferugli tra i manifestanti e la polizia con due lavoratori che hanno riportato ferite al naso a causa di una manganellata.
I manifestanti volevano sfilare davanti alla sede di Assolombarda, area transennata e presidiata dalle forze dell'ordine. Intanto oggi nel corso della trattativa per il contratto si sono confermate tutte le difficoltà del negoziato simbolo dell'industria. Sembra a questo punto davvero complicato che si vada a una stretta sul rinnovo entro Natale così come auspicato dalla Federmeccanica.
La trattativa riprende domani su salario, orario e mercato del lavoro e sempre domani i sindacati valuteranno se proseguire a oltranza o se, come appare più probabile, rinviare il negoziato a dopo le feste. Prima della riunione con la Federmeccanica è prevista una segreteria unitaria delle tre organizzazioni. Oggi si è parlato di inquadramento, reperibilità e parificazione normativa tra operai e impiegati ma anche su questo tema non è stato ancora trovato il punto di equilibrio.
"Le risposte di Federmeccanica non sono state soddisfacenti - ha detto il segretario generale Fim, Giorgio Caprioli - il negoziato continua domani ma è difficile". Sulla stessa linea il numero uno della Fiom Gianni Rinaldini: "Il confronto - ha affermato - rimane difficile" e "domani - ha aggiunto il leader della Uilm Tonino Alegazzi - valutiamo se ci sono le condizioni per andare alla stretta entro Natale".
La Federmeccanica ha sottolineato che un rinvio a dopo le Feste sarebbe "sbagliato e incomprensibile" e ha ribadito che le imprese "sono per trattare fino all'ultimo momento utile. Per noi - ha detto il direttore generale Roberto Santarelli - il negoziato dovrebbe proseguire. Siamo per non fermarci fino a che non c'é l'accordo". I temi più complicati sul tavolo restano comunque il salario e l'orario. I sindacati hanno chiesto l'aumento salariale medio a regime di 117 euro oltre a 30 euro per chi non fa contrattazione integrativa. Le imprese sono disposte a dare aumenti medi fino a 100 euro purché una parte (33 euro) sia legata al miglioramento della produttività e quindi la flessibilità dell'orario e della prestazione lavorativa.

19 dicembre 2007
Le Segreterie nazionali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil hanno diffuso oggi il seguente comunicato.
“Martedì 18 e mercoledì 19 dicembre 2007 si sono svolte a Roma presso la sede di Confindustria due giornate di trattativa tra Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e Federmeccanica per il rinnovo del Contratto nazionale dei metalmeccanici.”
“Il confronto si è sviluppato sui temi dell’ambiente e sicurezza sul lavoro, reperibilità, riforma dell’inquadramento, parificazione normativa operai/impiegati.”
“Pur registrando alcuni avanzamenti nelle posizioni della controparte, Fim, Fiom e Uilm considerano insufficienti le disponibilità fino ad ora espresse da Federmeccanica.”
“Nella giornata di giovedì 20 dicembre si svolgerà un incontro a livello di commissione tecnica, relativamente alla parificazione normativa operai/impiegati.”
“Le parti hanno convenuto di aggiornare la trattativa e martedì 8 gennaio 2008.”
“Fim, Fiom e Uilm, sulla base di un giudizio complessivamente negativo sul negoziato fino ad ora realizzato, proclamano una giornata di sciopero generale nazionale della categoria di 8 ore per venerdì 11 gennaio 2008 ed invitano le strutture territoriali ad organizzare adeguate iniziative di mobilitazione.”
“Fim, Fiom e Uilm, nel ribadire il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici al rinnovo del Contratto, confermano il blocco dello straordinario e delle flessibilità ed invitano tutti i metalmeccanici a partecipare alle iniziative di mobilitazione.”

9 gennaio 2008
Da oggi, si terrano incontri tutti i giorni per arrivare al 15 gennaio alla firma dell'accordo per il rinnovo del contratto. Si è messo di mezzo anche Romano Prodi, invitando le parti a raggiungere un rapido accordo, forse con l'intento di rendere più facile la vita al suo traballante governo. Sembra vi sia un sostanziale accordo sulla parte normativa della piattaforma. Salario, orario e mercato del lavoro sono gli argomenti cu sui ancora oggi sono emerse forti divergenze. La questione della flessibilità, cioè dell'utilizzo della forza lavoro a seconda delle esigenze del mercato, è quella su cui punta la Federmeccanica. E sulla base dei risultati che intende ottenere è disponibile ad aprire i cordoni della borsa. Federmeccanica chiede un aumento dei sabati lavorativi e una monetizzazione di una parte dei permessi retribuiti (rol). Si stanno registrando, in proposito, cedimenti e divisioni sul fronte sindacale. Sembra inoltre che la quota salariale su cui si dovrebbe firmare si aggiri sui 100 €, ma Federmeccanica chiede che un terzo sia legato alla produttività. L'11 si terrà lo sciopero di 8 ore della categoria con presidi di fronte alle sedi degli industriali, ma anche il quel giorno continueranno le trattative.

11 gennaio 2008
Riportiamo stralci di un comunicato stampa di Fim Fiom Uilm sulla giornata di lotta.
Ha superato l’80% l’adesione media allo sciopero generale di 8 ore indetto dai sindacati metalmeccanici per il rinnovo del Contratto nazionale. Alta partecipazione anche alle numerose manifestazioni e presidi territoriali.
In Piemonte, 8.000 persone hanno partecipato alla manifestazione provinciale svoltasi a Torino dove, prima del comizio di Bruno Vitali, segretario nazionale della Fim-Cisl, hanno preso la parola un delegato della Bertone e un delegato della ThyssenKrupp.
In Lombardia, 5 cortei hanno bloccato per mezz’ora-un’ora le autostrade a Brescia (5.000 manifestanti), Dalmine (Bergamo, 4.000), Arese e Legnano (Milano, oltre 2.000), e Gallarate (Varese). Blocchi anche nel resto della regione, con un totale di circa 40.000 lavoratori sulle strade lombarde. Manifestazioni anche a Lecco e Mantova.
In Veneto, cortei a Belluno e Verona.
In Emilia-Romagna, 10.000 lavoratori hanno partecipato a un corteo che si è sviluppato lungo la tangenziale di Bologna. Robuste manifestazioni con migliaia di lavoratori anche a Modena e Reggio Emilia. Iniziative esterne anche a Ferrara, Forlì e Parma. A Cesena e Rimini è stato effettuato un blocco a singhiozzo della Statale Adriatica 16.
Manifestazioni e presidi anche a Genova, Livorno, Piombino, Cagliari, Catania e numerose altre città in diverse regioni.
- Seguono le percentuali di adesione allo sciopero delle principali aziende del settore -

12 gennaio 2008

La trattativa per il rinnovo del contratto dei Metalmeccanici va avanti dalla tarda mattinata ma procede a singhiozzo. Federmeccanica questa mattina ha infatti presentato un documento conclusivo su tutti i punti rimasti aperti del contratto e in particolare su salario dove è stata fatta un'offerta di 100 euro e che le imprese si sono rese disponibili ad un aumento dell' elemento perequativo del 50%, da 130 a 195 euro, e a renderlo strutturale.

Subito dopo la presentazione del documento la Fiom ha riunito la segreteria per esaminare la proposta ricevuta mentre Fim e Uilm sono rimasti al tavolo con Federmeccanica per gli ulteriori chiarimenti sulla proposta. Successivamente si è riunita una ristretta tra i leader sindacali.
Per bocca di Rinaldini la segreteria della Fiom ha giudicato irricevibile la proposta di Federmeccanica, e ha rinnovato la richiesta a Federmeccanica di proporre "un altro documento perché quello consegnato é irricevibile. Se non lo presentano per noi la trattativa è finita qui", ha spiegato.

Da parte sua Federmeccanica ha ribadito di non intendere presentare una nuova proposta al tavolo per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Lo ha detto il direttore generale Roberto Santarelli, rispondendo alla richiesta della Fiom. "Noi abbiamo presentato un documento, siamo disponibili a discutere ma un altro documento non lo presentiamo" ha detto Santarelli, aggiungendo che, a suo giudizio, "la nostra è una proposta ragionevole su tutto e su cui siamo disposti a discutere. Le nostre sono proposte negoziali". "Abbiamo fatto proposte assolutamente serie e se loro hanno problemi al loro interno, se non riescono a prendere una decisione, certo noi non possiamo continuare a fare i compitini" ha detto ancora il direttore generale di Federmeccanica, ripetendo che la controparte è lì "disponibile". Santarelli ha sostenuto che sono state trovate soluzioni "condivise" su molti capitoli del rinnovo del contratto, a partire dal mercato del lavoro, per il quale è stato stabilito un tetto di 48 mesi nel caso si passi da un contratto interinale (massimo 36 mesi) ad un contratto a termine. Santarelli ha poi ricordato che sono state concluse tutte le parti relative ai diritti sindacali, alla salute e alla sicurezza, e alla parificazione tra operai e impiegati per la quale la proposta di Federmeccanica che prevede una compensazione per gli operai in forza, che con la mensilizzazione perderebbero 11 ore di retribuzione. "Sull' orario abbiamo più volte detto che per noi si tratta di un punto cruciale: vorremmo una risposta ma loro sono assolutamente bloccati. Questo - ha aggiunto - è il problema".

14 gennaio 2008
E' rotta la trattativa per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici, per la cui riapertura ci si affida ora ad una mediazione del Governo, il quale si è già detto disponibile ad adoperarsi per una ripresa del confronto convocando già domattina le parti. "Le condizioni per proseguire non ci sono", hanno detto a Federmeccanica Fiom, Fim e Uilm, dopo una giornata convulsa in cui le aziende avevano presentato una proposta finale, con un aumento del salario di 120 euro.
Ma per il sindacato l'offerta delle aziende è "piena di trucchi", a partire dalla proposta economica che è spalmata su due anni e sei mesi. Con il risultato che l'offerta reale, dicono, si riduce a poco meno di cento euro, in pratica quanto già proposto dalle aziende e su cui le organizzazioni avevano già detto no.
"Il nostro è un giudizio negativo perché l'offerta è quella vecchia, non c'é nessuna novità", dice il leader della Fiom, Gianni Rinaldini, che già al termine della riunione con la sua delegazione aveva annunciato che "la trattativa è finita" e che verranno proclamati ora nuovi scioperi. Stesso giudizio anche dalla Fim, ma non dalla Uilm, che in un primo momento aveva proposto invece di proseguire la trattativa con Federmeccanica, auspicando margini di negoziabilità sulla proposta delle aziende.
Un estremo tentativo di salvare la trattativa, naufragato però dopo l'ultima riunione delle segreterie unitarie in cui è stato deciso unanimemente di non accettare la proposta di Federmeccanica. La quale, a questo punto, non esclude la possibilità di procedere unilateralmente: domani si riunirà il direttivo dell'organizzazione e deciderà, ma già il presidente Massimo Calearo ha detto di essere personalmente favorevole a dare gli aumenti ai lavoratori anche in assenza di un contratto. Lo stesso Calearo, che ha illustrato la proposta delle aziende, aveva nel pomeriggio parlato di una "proposta finale" e su cui "con la buona volontà delle parti c'é la possibilità di chiudere".

15 gennaio 2008
Nel corso della giornata di oggi il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, ha iniziato a sviluppare l’annunciata iniziativa in relazione alla situazione di stallo che si è determinata nella trattativa per il Contratto dei metalmeccanici.
Alle 9.30 il Ministro del Lavoro ha incontrato Giorgio Caprioli, Gianni Rinaldini e Antonino Regazzi, rispettivamente segretari generali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil. Successivamente, ha incontrato la presidenza di Federmeccanica.
Nel pomeriggio, le parti sono state convocate per le 16.00 al Ministero. Dalle 16.30 è iniziata un’azione esplorativa del Ministro volta ad appurare le posizioni e gli intendimenti, da un lato, di Federmeccanica e Assistal e, dall’altra, di Fim, Fiom e Uilm.
Alle ore 20.00 di stasera il Ministro ha comunicato alle parti che intende riconvocarle per le ore 11.00 di giovedì 17 gennaio, sempre presso la sede del Ministero. In tale occasione, l’azione del Ministro tornerà a svilupparsi ancora a livello esplorativo.

16 gennaio 2008
Manifestazioni, blocchi stradali, cortei e scioperi in varie parti d'Italia. Oggi si riunisce il direttivo di Federmeccanica.
Genova
Sciopero spontaneo dalle 14 alle 16 per i lavoratori metalmeccanici dello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente che nel pomeriggio hanno messo in atto un blocco stradale all'altezza di via Soliman nel ponente di Genova. Iniziative di protesta anche da parte dei lavoratori dell'Ilva di Cornigliano. Sciopero spontaneo dalle 16.30 alle 18 per i dipendenti di Ansaldo Energia. I lavoratori di Fincantieri di Riva Trigoso hanno bloccato la portineria, impedendo così l'uscita e l'entrata di mezzi, dalle 7 alle 18. Stamani blocchi stradali, con conseguenze sulla viabilità cittadina, sono stati messi in atto dai lavoratori delle Riparazioni navali, di Fincantieri, di Ericsson Marconi, di Esa-Ote e Ansaldo Energia.
Melfi
"Oltre 250 lavoratori" secondo la Fiom-Cgil, meno di 200 per l'azienda (il 15,5 per cento di coloro che erano in turno), hanno scioperato oggi per un'ora nello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat. La Fiom di Basilicata, ha confermato che scioperi con alte percentuali di adesione si sono registrati in molte aziende lucane.
Caselle
Gli operai dell'Alenia hanno scioperato questa mattina e hanno effettuato un presidio davanti ai cancelli dello stabilimento, che ha bloccato l'accesso all'aeroporto e alla tangenziale di Torino provocando una lunga coda di auto. La manifestazione è durata circa due ore e mezza.
Fabriano
Scioperi spontanei stamani in alcune fabbriche metalmeccaniche delle Marche, con presidi e blocchi stradali. Ad Albacina di Fabriano, circa 300 operai della Indesit Company hanno bloccato in entrambi i sensi di marcia la Superstrada 76 Ancona-Roma, all'altezza dello stabilimento. A Fabriano sono scesi in strada gli operai della 'A. Merloni' di Santa Maria, con una manifestazione che ha impedito alle auto e ai tir l'ingresso e l'uscita a nord della città.

17 gennaio 2008
''In questo momento bisogna sapere che stiamo procedendo con i tempi necessari e gli atti unilaterali non aiutano''. Cosi' il ministro del Lavoro Cesare Damiano commenta la decisione della Beghelli di elargire 105 euro come futuri aumenti contrattuali mentre e' ancora in corso il tentativo di mediazione del governo per far ripartire il negoziato per il rinnovo del contratto.

20 gennaio 2008
E' stato raggiunto l'accordo per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici che prevede un aumento di 127 euro al mese su 30 mesi. Lo ha detto il ministro del Lavoro Cesare Damiano. Il ministro ha spiegato che i 127 euro di aumento medio a regime saranno divisi in tre tranche: 60 euro il primo gennaio 2008, 37 euro il primo gennaio 2009 e 30 euro il primo settembre 2009. La rivalutazione della retribuzione destinata ai lavoratori che non hanno un contratto aziendale è di 260 euro e cioé 20 euro mensili per 13 mesi su base annua. L'una tantum sarà erogata in una cifra unica a marzo 2008, ha detto ancora Damiano, di 300 euro.

23 gennaio 2008
L'assemblea dei 500 delegati Fiom Fim e Uilm ha approvato a larghissima maggioranza (6 voti contrari e 4 astenuti) l'ipotesi di intesa che dalla prossima settimana sarà al centro di migliaia di assemblee nei luoghi di lavoro, in vista del referendum che si svolgerà dal 25 al 27 febbraio.
Caprioli ha detto
: Bisogna avviare una grande campagna per dare nuovo slancio alla contrattazione aziendale, allargandone i confini. Ma non bisogna indebolire il contratto nazionale, occorre rendere esigibile in tutte le imprese la contrattazione di secondo livello, anche attraverso la contrattazione territoriale. In mancanza di ciò, spetta al contratto nazionale distribuire una quota di produttività, come è accaduto nel nosro caso.
Rinaldini ha detto
: La contrattazione aziendale è decisiva perchè incide sulla condizione di lavoro in modo più diretto. Il problema è il ruolo del contratto nazionale che ritengo dovrà consentire di aumentare la retribuzione reale. Chiedo: perchè in un ciclo economico positivo il contratto nazionale deve avere solo la funzione di far recuperare l'inflazione? Dobbiamo discuterne unitariamente, pur partendo da posizioni differenti, per dare il nostro contributo al confronto tra le confederazioni.
Regazzi ha detto: Questo contratto ha di fatto superato il modello del 23 luglio, che è un freno alla contrattazione aziendale. Abbiamo previsto l'erogazione di 260€ per le imprese che non fanno la contrattazione di secondo livello, rendendo questa voce strutturale.