Mozione e appello dall'ITSOS.
I documenti della scuola che ha dato inizio al movimento a Milano. Gennaio 2000.


ITSOS "Albe Steiner", Milano, 25 Gennaio 2000

NO ALL'ART. 29
SÌ A UNA SCUOLA DI QUALITÀ PER TUTTI!

AL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, ROMA
ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI


I sottoscritti insegnanti chiedono l'abrogazione dell'art.29 del CCNL (firmato il 26-5-1999) e dell'art.38 del CCNI (firmato il 31-08-1999).

Tali articoli prevedono un meccanismo concorsuale selettivo per gli insegnanti che abbiano maturato 10 anni di servizio di ruolo che comporta, per il 20% del personale docente, una maggiorazione retributiva di 6.000.000 annui lordi pensionabili.

Riteniamo che tali norme contrattuali:
1) abbiano comportato un aumento salariale insufficiente per tutti in cambio di consistenti aumenti per una presunta elite di insegnanti.
2) svalorizzino, sottovalutando la peculiarità e la complessità del lavoro docente, la funzione docente stessa con l'introduzione di opinabili meccanismi di divisione tra docenti rappresentando una palese contraddizione con la necessità sempre più impellente di sviluppare attività scolastiche centrate strategicamente sulla collaborazione progettuale e attiva tra i docenti, soprattutto in questa fase di transizione (riordino dei cicli, sperimentazione e attuazione dell'autonomia scolastica, nuovi bisogni formativi a livello territoriale ).
3) introducano un principio arbitrario che prevede salario e trattamento pensionistico diversificati, a parità di funzione e di orario di lavoro.

A riprova delle innumerevoli incongruenze tra pretese di valutazione della professionalità e concrete possibilità di realizzarle, basti proporre qualche osservazione sulle modalità organizzative del concorso:
a) la composizione delle commissioni: chi giudica chi? Persone in genere distanti dalla pratica didattica quotidiana e dal rapporto pedagogico coi ragazzi: docenti in pensione, presidi, docenti universitari
b) test, a quanto è dato di capire, incentrati su conoscenze libresche e non sulla concreta pratica didattica (non a caso sta fiorendo un mercato di manualetti per la preparazione a un concorso che dichiara di voler riconoscere la competenza pregressa e non quella appiccicata)
c) la conclamata "oggettività" della suddetta prova a test (max 25 punti) è contraddetta dai 50 punti assegnati alla lezione simulata, la cui valutazione sarà affidata alle commissioni di cui sopra, i cui criteri non sono per nulla trasparenti
d) eccetera eccetera eccetera

Da anni si chiede di valorizzare la funzione docente con aumenti dignitosi per il lavoro che viene svolto nelle scuole e che è andato via via aumentando (attività connesse al nuovo esame di stato, all'autonomia scolastica, all'aggiornamento...).
Chiediamo la revoca delle norme in oggetto e una diversa finalizzazione delle risorse previste per tutti gli insegnanti senza limiti di anzianità.
Riteniamo che una vera democrazia sindacale comporti che scelte contrattuali così importanti per la ridefinizione della professione docente siano sottoposte a una reale consultazione tra i lavoratori della scuola.
Invitiamo gli insegnanti a fare sentire la loro voce superando il pesante senso di rassegnazione presenti ormai nelle scuole per aprire un proficuo dibattito a tutti i livelli.

I docenti dell'ITSOS Albe Steiner, Milano, entrati in agitazione da oggi:

  • aderiscono alle iniziative legali intraprese da vari soggetti per invalidare il concorso
  • partecipano allo sciopero indetto contro il concorso per il 17 febbraio 2000, adoperandosi per promuovere in tale giornata un incontro delle scuole in agitazione.
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    Milano, 28 Gennaio 2000

    APPELLO
    PER UNA ASSEMBLEA DELLE SCUOLE
    IN PREPARAZIONE DELLO SCIOPERO DEL 17 FEBBRAIO
    CONTRO IL CONCORSONE DEI SEI MILIONI

    Sono in corso nelle scuole assemblee, manifestazioni, raccolte di firme contro l'art.29 del CCNL (firmato il 26-5-1999) e l'art.38 del CCNI (firmato il 31-08-1999). Tali articoli prevedono un meccanismo concorsuale selettivo per gli insegnanti che abbiano maturato 10 anni di servizio di ruolo che comporta, per il 20% del personale docente, una maggiorazione retributiva di 6.000.000 annui lordi pensionabili. Riteniamo che tali norme contrattuali:

    1) abbiano comportato un aumento salariale insufficiente per tutti in cambio di consistenti aumenti per una presunta élite di insegnanti.

    2) svalorizzino, sottovalutando la peculiarità e la complessità del lavoro docente, la funzione docente stessa con l'introduzione di opinabili meccanismi di divisione tra docenti rappresentando una palese contraddizione con la necessità sempre più impellente di sviluppare attività scolastiche centrate strategicamente sulla collaborazione progettuale e attiva tra i docenti, soprattutto in questa fase di transizione (riordino dei cicli, sperimentazione e attuazione dell'autonomia scolastica, nuovi bisogni formativi a livello territoriale ).

    3) Introducano un principio arbitrario che prevede salario e trattamento pensionistico diversificati, a parità di funzione e di orario di lavoro.

    4) Le innumerevoli incongruenze tra pretese di valutazione "oggettiva" della professionalità e concrete possibilità di realizzarla, nonché definirla, sollecitano ogni sorta di dubbio sulla necessità e funzionalità di questo meccanismo enorme e dispersivo.

    Da anni si chiede di valorizzare la funzione docente con aumenti dignitosi per il lavoro che viene svolto nelle scuole e che è andato via via aumentando (attività connesse al nuovo esame di stato, all'autonomia scolastica, all'aggiornamento ...).
    Chiediamo la revoca delle norme in oggetto e una diversa finalizzazione delle risorse previste per tutti gli insegnanti senza limiti di anzianità.
    Riteniamo che una vera democrazia sindacale comporti che scelte contrattuali così importanti per la ridefinizione della professione docente siano sottoposte a una reale consultazione tra i lavoratori della scuola.

    Perché la marea montante della protesta non si disperda in mille rivoli e mille sigle, e diventi invece capace di aprire un dibattito proficuo e un'iniziativa coordinata, proponiamo che il giorno 9 febbraio alle ore 15.00 all'ITSOS di via San Dionigi 36, Milano (fermata metro Corvetto) si riuniscano le scuole in agitazione e i singoli insegnanti intenzionati a mobilitarsi dal basso per discutere come organizzare l'importante scadenza dello sciopero del 17 ed il percorso di mobilitazione che punti a far saltare il concorsone.

    Comitati di agitazione, gruppi di lavoro e singoli delegati delle seguenti scuole:

    ITSOS Albe Steiner (Milano), SMS Giovanni Segantini (Nova Milanese),
    SMS Luigi Majno (Milano), SMS Vivaldi (Pieve Emanuele), SMS Leonardo da Vinci (Gorgonzola), SMS Giovanni XXIII (Senago), ITCS Gadda (Paderno Dugnano)