Aumenti salariali, senza discriminazioni.
Mozione sottoscritta da 380 docenti di Padova. Gennaio 2000.


I sottoscritti insegnanti chiedono l'abrogazione dell'articolo 29 del Contratto di Lavoro (26-5-99) e dell'articolo 38 del Contratto integrativo (3-8-99). Tali articoli, a fronte di un aumento salariale di 90.000 lire lorde per tutti, prevedono un meccanismo concorsuale selettivo per gli insegnanti che abbiano maturato 10 anni di servizio di ruolo che comporta, per il 20% del personale docente, una maggiorazione di 6.000.000 annui pensionabili. Riteniamo che tali norme contrattuali:
non corrispondano alle esigenze dei docenti che mai hanno chiesto un aumento salariale irrisorio per tutti in cambio di consistenti aumenti salariali per una presunta èlite di insegnanti; svalorizzino, umiliandola, la funzione docente introducendo surrettiziamente meccanismi di divisione fra docenti di serie A e di serie B che tendono oggettivamente ad incentivare atteggiamenti e pratiche individualistiche. Inoltre, esse sono in palese contraddizione con la necessità, sempre più impellente in questo particolare momento di transizione (modifiche dei cicli scolastici, sperimentazioni e attuazioni di progetti per l'autonomia scolastica, nuove richieste culturali a livello territoriale), di sviluppare attività scolastiche, curricolari ed extracurricolari, centrate strategicamente sulla collaborazione attiva e progettuale tra gli insegnanti; violino un principio fondamentale dello Statuto dei Lavoratori che prevede, a parità di funzione e di orario di lavoro, pari salario e pari trattamento pensionistico, oltre che l'art. 3 della Costituzione.
Da anni si chiede di valorizzare la funzione docente con aumenti salariali dignitosi per il lavoro che già viene svolto nelle scuole e che è andato via via aumentando in questi anni (attività connesse al nuovo esame di stato, all'autonomia scolastica, all'aggiornamento, etc.). Chiediamo la revoca delle norme in oggetto e la ridistribuzione equa della quota prevista tra tutti gli insegnanti. Chiediamo, comunque, che scelte contrattuali così importanti per la ridefinizione della professione docente siano sottoposte a serie e democratiche consultazioni. Invitiamo gli insegnanti a far sentire la propria voce superando il senso di rassegnazione che serpeggia ormai nelle scuole e aprendo un proficuo dibattito a tutti i livelli.

Seguono 380 firme di insegnanti di Padova.