Affossare definitivamente il concorsone!
La
nascita del Coordinamento delle scuole in lotta di Milano. Febbraio 2000.
COMUNICATO STAMPA
Oggi 9 febbraio 2000 all'ITSOS Albe Steiner si è svolta con successo l'assemblea convocata da una serie di scuole contro il concorsone (art.29 del CCNL art.38 del CCNI). All'assemblea hanno partecipato più di 100 docenti in rappresentanza di 52 scuole. L'assemblea ha approvato all'unanimità la mozione che alleghiamo, la costituzione di un Coordinamento delle Scuole in Lotta contro il Concorsone, a livello provinciale, che si propone l'abolizione definitiva dell'art.29, e infine l'organizzazione e la partecipazione allo sciopero del 17 e alla manifestazione che partirà da Largo Cairoli lo stesso giorno alle ore 9.30.
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MOZIONE
UN MOVIMENTO
DIVERSIFICATO MA UNITO
Voci varie e diverse di migliaia e migliaia di insegnanti si sono già
levate contro l'annunciata divisione retributiva della categoria che vorrebbe
premiare con un aumento di 6.000.000 lordi l'anno una quota predeterminata di
presunti meritevoli da individuare tramite il famigerato concorsone (530.000
i potenziali aspiranti, il 28% dei quali - 20% della categoria - potrà
agguantare l'osso: proposta ancor più indecente in quanto risultato della
scarnificazione operata sugli ultimi aumenti contrattuali!).
Questi docenti di scuole di ogni ordine e grado hanno saputo mettere subito
sul tappeto un nucleo unitario e coerente di questioni cruciali, delegittimando
profondamente cultura "implicita", metodo e merito della fraudolenta
procedura concorsuale nonché della sua concertazione e messa a punto.
Non va dimenticato che la maggioranza di quella parte di categoria effettivamente
"consultata" sulla bozza di contratto si era già espressa contro
la proposta, e che perciò la lotta al concorso è trasversale a
tutte le sigle.
CHI DI RETE
FERISCE NELLA RETE FINISCE
Qualità, radicalità e unità di fondo espresse dall'intelligenza
critica collettiva degli insegnanti hanno permesso di raggiungere in tempo brevissimo
un primo risultato, il rinvio denominato pausa di riflessione, grazie anche
alle nuove tecnologie di comunicazione tanto appassionatamente promosse e utilizzate
dal Ministro stesso per sommergere gli istituti dei suoi decreti e circolari.
L'ingranaggio abnorme e macchinoso, contraddittorio e dispendioso del concorsone
è stato inceppato sul nascere facendo piazza pulita delle vuote frasi
sulla sua trasparenza e futuribile equità, ma soprattutto sulla sua funzionalità
alla crescita qualitativa della scuola pubblica e alla effettiva valorizzazione
di attività e competenze di quanti vi operano.
Perché il concorsone prospetta un dissennato sperpero e una parzialissima
(nel doppio senso) ridistribuzione - senza alcun vantaggio per la qualità
e quantità dell'"offerta formativa" - di quanto è stato
sottratto negli ultimi anni alla stessa scuola pubblica attraverso tagli del
personale e aumenti del carico di lavoro, accorpamenti di scuole e riduzione
degli edifici scolastici, compressione degli stipendi e degli scatti di anzianità.
A CHI GIOVA
ALLORA?
Tutto questo unicamente allo scopo di produrre una gerarchizzazione smaccatamente
artificiosa e arbitraria della categoria, fondata su una differenziazione di
ruoli vuoti di funzione e credibilità, parodia di modelli aziendali e
di logiche di mercato.
Modelli e logiche riecheggianti il lessico neo-didattichese (credito, debito,
domanda, offerta) ma in rotta di collisione con la necessità di sviluppare
attività scolastiche centrate strategicamente sulla collaborazione progettuale
e attiva tra i docenti: tanto più in una fase di transizione come l'attuale
(riordino dei cicli, attuazione dell'autonomia scolastica, nuovi bisogni formativi
a livello territoriale) che comporta più ampie assunzioni di responsabilità
e accresce ulteriormente la complessità della funzione docente e la problematicità
della sua definizione e adeguata retribuzione.
A fronte di ciò, il disegno di innescare a freddo un'odiosa competizione
mistificandola come sbocco di carriera e strumento di valorizzazione dell'attività
ordinaria non solo appare improduttivo e del tutto controproducente, ma soprattutto
mirato a prefigurare una categoria ancor più ricattabile, flessibile
e subordinata, in cambio di stipendi sempre più lontani dall'Europa!
NON FIDARSI
PIÙ È MEGLIO: SCIOPERIAMO TUTTI IL 17 FEBBRAIO
Se il concorsone insomma è risultato definitivamente impresentabile,
e la sua concreta attuabilità fortemente compromessa, è indispensabile
dare ancora maggior ampiezza, visibilità e incisività alla protesta
in atto per dissuadere qualunque ipotesi di emendamento e scoraggiare eventuali
colpi di coda.
DIAMO VITA A
UNA MANIFESTAZIONE PROVINCIALE UNITARIA
Oltre la prima scadenza dello sciopero che, preparata da numerosi momenti
di incontro, sta sedimentando una rete di nuovi contatti dal basso e un coordinamento
spontaneo fra scuole (con l'inevitabile riconoscimento di comuni insofferenze
e sofferenze), ci proponiamo di cogliere l'occasione per promuovere approfondimento
e ampliamento del dibattito e dell'azione sui temi affrontati a partire dalla
lotta all'art.29.
Non facciamoci più togliere la parola! Diamo un primo momento di visibilità
al carattere unitario e trasversale di questo movimento con una manifestazione
pubblica a Milano, in sostegno a quella nazionale di Roma, la mattina dello
sciopero del 17 febbraio:
Mozione approvata
all'unanimità dall'assemblea di costituzione del COORDINAMENTO DELLE
SCUOLE IN LOTTA CONTRO IL CONCORSONE dove erano presenti i comitati di lotta,
singoli delegati e rappresentanti delle seguenti scuole:
ITSOS Albe Steiner, LS Allende, SMS Negri, SMS Curiel (Rozzano), SMS Luini (Rozzano),
SMS Primo Levi, IA (Monza), 3°SMS (Cologno Monzese), SMS Tabacchi, ITS PACLE
Morante (Limbiate), CDP 93, SMS Segantini (Nova Milanese), ITCG Gadda (Paderno
Dugnano), elem.Venini, SMS Curiel (Quinto De Stampi), SMS Leonardo Da Vinci
(Gorgonzola), IP Marignoni, LA Hajech, ITCG Erasmo Da Rotterdam (Bollate), ITIS
Marie Curie, SMS Allende (Senago), ITC Primo Levi (Bollate), ITIS Caramuel (Vigevano),
SMS Bussi (Vigevano), SMS Calamandrei (Sesto San Giovanni), SMS Zelasco Marelli
(Bovisa), SMS De Marchi Junior, IP Bertarelli, 1° LA, LS Cremona, LA Caravaggio,
LS Severi, SMS Aldo Moro (Cernusco S.N.), ITIS Ettore Conti, ITT Varalli, ITC
Leonardo Da Vinci (Cologno Monzese), ITIS Molinari, SMS Pascoli (Cusago), IPSIA
Pacinotti, IPSIA Luxemburg, SMS Calvino, SMS Majno, IM Tenca, ITIS Feltrinelli,
SMS Vivaldi (Pieve Emanuele), LC Berchet, SMS Arioli Pascoli, ITT Gentileschi,
SMS Tommaseo, IM Virgilio, elem.Lincoln (Cinisello Balsamo), SMS Giovanni XXIII
(Senago), SMS via Ojetti
Milano 9/2/2000
Per contatti:
articolo29no@hotmail.com