Contro il concorsone.
Comunicato del Coordinamento delle scuole in lotta di Milanoin occasione dello sciopero del 17 febbraio. Febbraio 2000.


SCIOPERO DEGLI INSEGNANTI A MILANO

Oggi 17 febbraio si è tenuta la prima manifestazione degli insegnanti a Milano da 12 anni: eravamo dicimila. All'inizio si prevedevano tre diversi cortei: uno del Coordinamento delle Scuole in Lotta (che riunisce oggi un centinaio di scuole del milanese), e poi due del sindacato Gilda e della CUB. Ma in Largo Cairoli è accaduto un fatto imprevisto: gli insegnanti (molti dei quali con in tasca la tessera dei sindacati confederali) hanno letteralmente imposto ai propri dirigenti un percorso unitario. Il corteo dunque, dietro lo striscione del Coordinamento, si è diretto alla Direzione Generale Regionale della Pubblica Istruzione, dove una delegazione pluralista (presenti iscritti di CGIL, Gilda, CUB e senza tessera) ha avuto un incontro con il Dott. De Santis. Questo il comunicato stampa della delegazione all'uscita:

COMUNICATO STAMPA

La delegazione indicata dalla manifestazione di insegnanti tenuta il 17/2 ha riferito al Direttore Generale Regionale della Pubblica Istruzione De Santis:

- Il netto rifiuto e l'abrogazione dell'art.29 del contratto collettivo nazionale di lavoro della scuola (concorsone)
- L'allargamento dei diritti sindacali nella scuola e il diritto dei lavoratori a convocare assemblee senza la mediazione di sigle sindacali
- La necessità di adeguamenti salariali per tutti che avvicinino i salari degli insegnanti italiani a quelli europei.

Tutto ciò deve darsi in un quadro di riapertura della trattativa contrattuale in cui devono essere presenti tutte le OO.SS. della scuola firmatarie o no del contratto nazionale e rappresentanze dei delegati delle scuole.