Appello per sospendere l'attuazione della riforma dei cicli.
Da
Filirossi. Marzo 2001.
Al ministro della pubblica istruzione
Alle organizzazioni sindacali
Ai capi gruppo parlamentari
I firmatari e le firmatarie di questo appello,
Sono convinti che la scuola italiana abbia bisogno di un intervento riformatore.
Riconoscono la validità di alcuni spunti dell'analisi che ha prodotto
la riforma dei cicli, soprattutto laddove si denunciano l'alta selettività
e gli abbandoni, particolarmente gravi nella secondaria superiore.
Pensano perÚ che nel complesso le scelte operate non siano adeguate allo
scopo. Se da una parte ritengono corretta, ad esempio, la scelta di proporre
una scuola di base che permetta ai bambini/e di non interrompere il proprio
percorso di crescita in due spezzoni di scuola come accade ora, oppure la scelta
di ridurre l'alto numero di indirizzi superiori, dall'altra parte ritengono
insufficienti o addirittura deleteri parecchi interventi.
LA RIDUZIONE DI UN ANNO DEL PERCORSO DI STUDI
DEGLI ALUNNI/E con la conseguente SCELTA A 12 ANNI.
Al termine della scuola di base, a 12 anni, i bambini e le bambine saranno chiamati
a scegliere il tipo di scuola secondaria . Sicuramente peseranno su questa scelta,
pi? di quanto accada ora, le condizioni sociali, culturali ed economiche della
famiglia.
LA SUDDIVISIONE DELLA SCUOLA DI BASE IN 2+3+2
CosÏ come viene proposta, non elimina lo spezzettamento, anzi, lo potenzia.
Inoltre permette il proliferare di un numero troppo alto di insegnanti nella
scuola primaria, deleterio per l'instaurarsi della relazione di fiducia reciproca
bambino/a-insegnante, indispensabile per favorire e verificare nel tempo i processi
di crescita e di apprendimento, di sviluppo psico-fisico delle alunne e degli
alunni.
LA PRESENZA CONTEMPORANEA DI DOCENTI PROVENIENTI
DA SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE
L'assoluta non chiarezza circa i ruoli che nella scuola di base saranno asse-gnati
ai docenti delle due scuole (elementari e medie) che vengono ad unificarsi,
si aggiunge alla perplessit riguardo alla contemporanea presenza di figure
professionali aventi, da sempre, una formazione estremamente diversa tra loro
.
Certa invece Ë la consistentissima perdita di posti di lavoro che verr
a determinarsi in seguito alla riduzione di un anno del ciclo di studi.
LO SMANTELLAMENTO DEL TEMPO PIENO
Il tempo pieno Ë una conquista fondamentale, Ë un modello scolastico
e pedagogico che permette il rispetto dei tempi e del protagonismo dei bambini
e delle bambine, tempi distesi per relazioni significative e una didattica attenta
e graduata con tempi per il gioco e per la ricerca ; Ë inoltre una risposta
alle esigenze sociali e lavorative di molte famiglie.
LO SCARDINAMENTO DEL GRUPPO CLASSE a favore
della costituzione di GRUPPI FLESSIBILI.
La classe deve rimanere il luogo privilegiato di relazioni significative perchÈ
favorisce la crescita e l'apprendimento. I gruppi flessibili possono essere
utilizzati come risorsa e arricchimento della pratica didattica ma non devono
sostituire la stabilit del gruppo classe.
L'ONDA ANOMALA,
Per effetto della riduzione di un anno del ciclo di studi, si prevede che ,nel
2007, ci sarà un numero eccessivo di studenti della scuola di base in
entrata nella scuola secondaria. Per evitare ciÚ il piano di programmazione
prevede che a partire dal prossimo anno una percentuale di alunni/e "salti"
un anno di scuola passando ad esempio dalla classe terza direttamente alla classe
quinta.
Denunciamo l'assurdit pedagogica e psicologica di questa azione che contrasta
profondamente con l'asserito rispetto della personalit degli alunni e
con quelle condizioni di eguaglianza di opportunità, che a parole si
dice di voler salvaguardare.
Si Ë voluto inopportunamente accelerare i tempi di applicazione della riforma
quando meglio sarebbe stato ripensare all'articolazione degli anni del percorso
scolastico.
IL "PATENTINO" o portfolio
L'accertamento puntuale delle abilit e delle competenze del/lla giovane
(ciÚ che sa e che sa fare e di converso ciÚ che non sa e non sa
fare), cosÏ come proposto, rischia di "marchiare" e di influire
pesantemente sulla stima di sÈ, che Ë la molla fondamentale per
il successo scolastico.
la totale mancanza di quella che considerano la prima e imprescindibile necessit per una vera riforma scolastica che punti sulla qualit della relazione didattica: l'abbattimento del numero di alunni e alunne per classe.
sull'irrisolto problema che attraversa tutta la storia della scuola italiana e la cui soluzione Ë sollecitata dall'art. 3 della Costituzione: il problema di quanti, partendo da situazioni socioeconomiche e culturali inadeguate, si trovano nella scuola in situazione di obiettivo svantaggio. Costoro, in una scuola dedita al solo sapere operativo, non riusciranno a trovare uguaglianza di opportunit che - seppure a fatica - solo la scuola sino ad oggi aveva cercato di assicurare, pur con tutti i suoi limiti e i suoi ritardi, comunque non pi? gravi di quelli delle altre scuole occidentali o delle altre istituzioni.
di impegnarsi per L'IMMEDIATA SOSPENSIONE DELLA SUA ATTUAZIONE SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE.
NOME | COGNOME | Ins/Ata/Stud/Gen | SCUOLA | CITTA' |
Per adesioni scrivere a: filirossi@ecn.org
Filirossi - Per una rete di resistenza nelle scuole: http://ecn.org/filirossi