La Rete di resistenza a difesa della scuola pubblica. Milano.
Cronaca
delle assemblee del coordimento di scuole contro le riforme Moratti di Milano
e provincia.
ASSEMBLEA DEL 10 gennaio all'ITSOS
L'assemblea ha
visto la partecipazione di un centinaio di colleghe e colleghi. Le scuole presenti
erano:
ITIS Mattei San Donato,ITSOS Albe Steiner Milano, CFP Mazzini Sesto San Giovanni,
IC Manzoni Cormano, SMS Majno Milano, ITC Gadda Paderno Dugnano, IC Solaro Milano,
SMS Verga/Falcone/Borsellino Milano, SMS Curiel Rozzano, ITIS Molinari Milano,
IC Pisacane Milano, I circolo San Giuliano, ITAS Natta Milano, ITIS Marconi
Gorgonzola, ITIS Righi Corsico, SMS via Volta Cologno Monzese, IC Novate, LS
Cremona Milano, IC Rodari Baranzate di Bollate, IC via Zuara Milano, LC San
Donato, SMS Frisi Milano, ITIS Cannizzaro Rho, Tito Speri Quintino di V., ITC
De Nicola Sesto San Giovanni, el.Rinnovata Pizzigoni Milano, ITIS Curie Milano,
SMS Pertini Milano, IS Virgilio Milano, I Parco Nord Cinisello Balsamo, LC Beccaria
Milano, LS Volta Milano, LM Milano, ITC Primo Levi
Milano, ITIS Feltrinelli Milano, SMS via Maffucci Milano, SMS Moscati/Mameli
Milano, IC via Polesine Milano, ITC Falcone Corsico, ITT Varalli Milano, ITIS
Galvani Milano, IP Oriani-Mazzini Milano, el.Concorezzo, ITC Bassi Lodi, SMS
Martinengo/Alvaro Milano, SMS Luini/Falcone Rozzano, el.Quasimodo Milano
L'assemblea ha deciso di fondare la "Rete di resistenza a difesa della scuola pubblica" per collegare alla base indipendentemente dalla sigla sindacale di appartenenza le lavoratrici e i lavoratori della scuola contro la politica scolastica del governo. Un piccolo gruppo e' stato incaricato di redigere questa mozione di "fondazione":
"Il giorno 10 gennaio 2002 si è costituita a Milano una RETE DI RESISTENZA IN DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA formata da docenti e ATA di ogni ordine e grado di scuole di Milano e provincia. Nell'assemblea si è criticato il progetto di riforma dei cicli Moratti-Bertagna stigmatizzandone gli aspetti negativi e lesivi del diritto allo studio e della qualità della scuola "pubblica", penalizzata anche dai tagli di spesa previsti nella finanziaria. Nella stessa circostanza si è preso posizione nei confronti delle nuove modalità di svolgimento degli esami di stato che rischiano di svuotare di significato il titolo di studio finale. L'assemblea ha preso accordi per rivedersi in tempi brevi per valutare e programmare momenti di riflessione e iniziative di lotta."
Un altro piccolo gruppo e' stato incaricato di redigere una bozza di lettera aperta diretta ai genitori, agli studenti e ai media in cui spieghiamo il perche' della nostra opposizione alle "riforme" Moratti. Questa bozza verra' discussa nella prossima assemblea.
Durante l'assemblea
sono emerse varie proposte sulle quali l'assemblea si esprimera' successivamente:
a) promuovere assemblee territoriali (di comune e di zona) con genitori e studenti
b) sostenere forme di lotta dal basso come blocco degli scrutini, blocco delle
gite, non adozione dei libri di testo, sciopero della fame
c) organizzare un seminario di autoformazione sulla politica scolastica del
governo e sulla scuola che noi vorremmo
d) organizzare una manifestazione cittadina
e) aderire allo sciopero del 15 febbraio del pubblico impiego e della scuola
proclamato da CGIL, CISL e UIL con una autonoma posizione
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Assemblea del 17 gennaio
C'erano una settantina
di colleghi. Dopo ampia discussione sono state prese le seguenti decisioni:
a) nonostante la criticabile decisione di indire uno sciopero quando a Milano
e' giorno festivo, l'assemblea aderisce alla manifestazione del 15 febbraio
a Roma e propone alle scuole di organizzarsi concretamente per favorire la partecipazione
dei colleghi e delle colleghe. Si e' anche detto di finalizzare a quell'evento
anche una serie di iniziative che si possono prendere nelle singole scuole (assemblee,
manifesti, striscioni, ecc.).
b) si producono due testi: un volantino molto agile, di una sola facciata rivolto
ai genitori, in cui si spiega perche' gli insegnanti sono in agitazione (il
riferimento e' all'insieme dei progetti del governo); un documento di quattro
facciate piu' approfondito da
distribuire in occasione di iniziative (assemblee con genitori, ad esempio)
ai quali partecipano persone sicuramente interessate all'argomento. Il primo
riproduce aggiornandolo la lettera gia' scritta dalle colleghe del Varalli (incaricate
delle modifiche). Il secondo riprende quello gia' elaborato da tre colleghe/i
della Rete incaricate/i di correggerlo secondo le indicazioni venute dall'assemblea.
I due documenti, rivisti, saranno inviati in mailing list perche' tutti possano
utilizzarli.
c) dopo la manifestazione del 15 febbraio si valutera' se organizzare o meno
uno sciopero della fame
d) terremo un seminario di autoformazione sulla politica di scolastica del governo.
Questo seminario non vedra' la presenza di "esperti" e un gruppo di
colleghi, definito dall'assemblea ma aperto a chi fosse interessato, lo preparera'.
Esso si svolgera' nel pomeriggio di sabato 2 febbraio, in un luogo da definire,
possibilmente centrale (Casa della Cultura, o scuola facilmente raggiungibile).
L'obiettivo del seminario e' divenire competenti per poter gestire le assemblee
che si terranno nelle scuole.
e) Orientativamente si realizzeranno assemblee sindacali autogestite dalle RSU
il giorno 7 di febbraio. Approfitteremo di queste assemblee per pubblicizzare
l'esistenza della Rete.
f) I lavoratori ATA presenti in assemblea produrranno un documento in cui spiegheranno
le implicazioni per questo settore della politica governativa riguardo alla
scuola. Tutti, anche i docenti, si impegneranno poi a distribuirlo nelle proprie
scuole.
g) si sono raccolti soldi
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Seminario di autoformazione del 2 febbraio
Il seminario di autoformazione ha visto la presenza piu' o meno di un'ottantina di colleghe e colleghi. Abbiamo distribuito la documentazione (finanziaria e DDL Moratti piu' il materiale dei singoli gruppi), e lavorato per gruppi: riforma dei cicli (DDL Moratti), valutazione, ruolo degli insegnanti, organi collegiali, tempo scuola. Poi ci siamo di nuovo riuniti in plenaria dove i vari gruppi hanno esposto i risultati dei lavori. Due gruppi hanno terminato la discussione e l'esame dei documenti (DDL Moratti e organi collegiali), gli altri tre hanno avviato la discussione arrivando a conclusioni parziali.
Si e' deciso:
a) gli espositori dei cinque gruppi invieranno in tempi strettissimi la sintesi
del lavoro del proprio gruppo: DDL Moratti, valutazione, tempo scuola, ruolo
degli insegnanti. Coloro che hanno collaborato ai cinque gruppi potranno integrare
queste sintesi via mailing list.
b) la valutazione del seminario e' stata positiva, ma da parte dei gruppi che
non hanno terminato la discussione e' stato espresso il desiderio di continuare.
Vi e' inoltre la necessita' di arrivare ad una "sintesi" di "cio'
che vogliamo e di cio' che non vogliamo" come lavoratori della scuola:
una sorta di piattaforma condivisa. Per questo si costituisce un gruppo incaricato
di raggiungere questo obiettivo in tempi stretti.
c) dopo la manifestazione del 15 si e' pensato ad una manifestazione cittadina
che potrebbe essere una grande (speriamo) assemblea pubblica con intellettuali,
personalita', ecc. Si costituisce un gruppo incaricato di proporre le modalita'
di questa iniziativa e organizzarne gli aspetti pratici.
d) via mailing list si dara' avviso di quando e dove si riuniranno i due gruppi,
la partecipazione ai quali e' ovviamente libera ma che vede "garantita"
la presenza di alcuni "volontari" che si sono offerti.
e) e' stata data comunicazione dei contatti telefonici presi con coordinamenti
simili al nostro di Palermo, Roma, Firenze.
f) la manifestazione del 15 vedra' due appuntamenti di piazza separati (da una
parte cobas-CUB ecc. e dall'altra CGIL-CISL e UIL). Non vi e' stato il tempo
di discutere di questo fatto (che alcuni ritengono deleterio e altri non drammatico),
ma la mailing list e' aperta alla discussione tra noi.
In margine alla riunione alcune colleghe e colleghi hanno espresso opinioni
e proposte che non hanno trovato spazio per ragioni di tempo. Le riportiamo
e gli interessati poi potranno integrare via mailing list:
a) raccogliere fondi nelle scuole per comprarsi uno spazio a pagamento in alcuni
grossi quotidiani per far valere le nostre opinioni
b) contattare ed eventualmente aderire al Milano Social Forum Se mi sono dimenticato
qualcosa mandate una mail per integrare.
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Assemblea del 20 febbraio
All'assemblea eravamo
presenti meno del solito (35 circa), probabilmente a causa del fatto che l'avviso
era stato dato solo due giorni prima. Questa la discussione e le decisioni.
1) e' stata valutata positivamente la manifestazione romana del 15, anche per
la partecipazione significativa. Come Rete siamo stati presenti con un nostro
striscione ed abbiamo distribuito copie dei nostri documenti e soprattutto abbiamo
preso contatto
con gli altri coordinamenti che sono sorti in Italia.
2) si è discusso dell'assemblea pubblica a Pieve Emanuele con Valentina
Aprea (ispiratrice della Moratti), la quale oltre che a prodursi in una serie
di provocazioni ("il tempo pieno e' una prigione da cui i bambini devono
essere liberati", "l'obbligo scolastico e' come il servizio di leva
che per fortuna e' stato abolito, andiamo verso una societa' piu' libera",
ecc.) ha anche chiarito che i nostri peggiori sospetti sono assolutamente realistici:
ha confermato che la partita piu' grossa, quella del tempo scuola (25 ore a
settimana per ogni studente, quindi eliminazione del tempo pieno, materie facoltative,
ecc.) verra'
sanzionata via regolamento dopo l'approvazione della legge delega, che intendono
risolvere la partita entro novanta giorni, che il passaggio alle regioni non
riguarda solo i professionali ma anche i licei.
3) ci siamo detti che il livello di mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori
della scuola e' assolutamente al di sotto del necessario vista la determinazione
governativa. Alcune nostre iniziative preoccupano la ministra (vedi articolo
del Corriere di qualche giorno fa dove si denunciano gli insegnanti di "alcune
città del nord" che distribuiscono "menzogne" ai genitori
e tra i colleghi) ma ancora non sono in grado di bloccarla.
4) Una serie di interventi ha permesso di concludere che esistono due livelli
da mantenere entrambi vivi. Il primo e' quello della mobilitazione intorno a
cio' che unifica il maggior numero possibile di insegnanti (che per il resto
sono divisissimi sia sul piano politico che sindacale) nella lotta contro la
Moratti. E' il livello sul quale ci si deve muovere come iniziative della Rete.
Poi vi è un altro livello che deve andare avanti parallelamente senza
bloccare il primo ed e' quello del ragionamento sul "fare scuola"
e dove le divisioni tra noi sono piu' che salutari (ad esempio: siamo d'accordo
sull'obbligo a 18 anni?). Il gruppetto
dunque che doveva approntare una piattaforma della Rete e che ha prodotto un
testo "aperto" e provvisiorio, si occupa di quest'ultimo livello,
si allarga ad altri colleghi che si sono resi disponibili e si adopera per produrre
documentazione, "provocazioni", inchiesta.
5) vengono delegati dall'assemblea tre colleghi per trovare un accordo con gli
altri coordinamenti intorno ad un testo molto agile, nazionale, che raccolga
rapidamente migliaia di firme tra insegnanti e ATA e che poi sia pubblicato
sui giornali. La raccolta di firme deve divenire un lavoro concreto che ci deve
impegnare nelle prossime settimane.
6) viene giudicata prematura la proposta che ci viene dagli altri coordinamenti
di stabilire una domenica di scuola aperta in una serie di città d'Italia.
Si constata come ci sia nel milanese una tendenza a creare comitati locali e
reti locali su stimolo indiretto della nostra Rete: e' una tendenza da incoraggiare.
Si considera dunque necessario prima di tutto promuovere assemblee locali coi
genitori: dove si e' fatto, l'iniziativa ha prodotto ottimi risultati. Una volta
che questo lavoro locale coi genitori sara' partito allora si potranno adottare
le domeniche aperte.
7) la Rete aderisce allo sciopero regionale della scuola proclamato da CGIL
CISL UIL SNALS il 6 contro il taglio agli organici. Parteciperemo alla manifestazione
con un nostro striscione e un nostro volantino che avrà per centro la
lotta contro la legge delega della Moratti e la richiesta di uno sciopero generale
della scuola. Abbiamo espresso anche ragioni di perplessità riguardo
a questo appuntamento: il fatto che sia regionale (mentre il problema e' nazionale),
che non veda al centro la questione del ritiro della legge delega, che si possa
trasformare in uno "sfogatoio". Gli aspetti positivi sono parsi
pero' prevalenti: lo sciopero e' comunque frutto di un clima di mobilitazione
che come Rete abbiamo contribuito a costruire a Milano, puo' essere un volano
per altre e piu' consistenti mobilitazioni, puo' essere un'occasione per allargare
la Rete. Vi e' sempre la possibilità che venga disdetto: in questo caso
come Rete organizzeremo nello stesso giorno una manifestazione-assedio alla
sovrintendenza di pomeriggio con cacerolazo. Si è deciso che anche durante
la manifestazione del 6 di mattina andremo in piazza con le pentole.
8) si e' formato un gruppo mass media incaricato di tenere i contatti coi media.
9) si sono raccolti fondi per le spese di fotocopie e striscione.
10) E' stato detto che occorre lanciare una campagna di raccolta fondi nelle
scuole che servano anche a pagare le pubblicita' sui giornali. Mancano pero'
i volontari che si preoccupino di seguire la raccolta. Chi e' disponibile si
faccia vivo.
11) e' stato distribuito un foglio per far chiarezza sulle mailing list visto
che alcuni sono iscritti ad alcune mentre vorrebbero essere iscritte ad altre,
e viceversa. Vari colleghi hanno espresso il desiderio di non ricevere piu'
volte gli stessi avvisi. Ribadiamo di
nuovo, visto che ancora qualcuno non lo capisce, che nella mailing list della
Rete non devono circolare materiali che non abbiano a che fare direttamente
con la vita della Rete stessa: i materiali di sigle sindacali possono circolare
su altre mailing list che abbiamo gia' altre volte indicato.
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Assemblea 11 marzo 2002
All'assemblea erano
presenti una trentina di colleghe e colleghi. Questi i punti trattati e le conclusioni
operative.
RACCOLTA FIRME
a) E' stata ribadita in questa fase la centralita' della raccolta di firme sul
documento nazionale dei coordinamenti contro le riforme Moratti. Come si ricordera'
i coordinamenti autoconvocati delle citta' di Milano, Torino, Firenze, Roma,
Bari, Napoli, Rimini,
Palermo hanno promosso una raccolta nazionale di firme in calce a un documento
argomentato dove sono espressi i nostri no (e qualche per).
b) la raccolta di firme e' partita gia' in una ventina di scuole a Milano, tra
i presenti si e' verificato che coloro che hanno gia' cominciato stanno raccogliendo
ottimi risultati
c) queste firme saranno raccolte centralmente in una assemblea pubblica, alla
presenza di giornalisti, intellettuali, sindacati e associazioni il giorno 11
aprile alle ore 18.00 in una sala del centro di Milano. A questo fine si raccomanda,
dato che si suppone che la sala possa costare intorno alle 500.000 lire di raccogliere
i soldi nelle scuole, contestualmente alla raccolta di firme. E' stato definito
un gruppo (aperto a chiunque voglia partecipare) incaricato di preparare questa
assemblea.
d) e' necessario estendere e organizzare la raccolta di firme, sono state dunque
definite delle zone e delle responsabili di zona incaricate di questo compito:
contattare le scuole, fornire il testo, fare da referente. Questo gruppo si
riunira' prima e dopo il 5 aprile per fare il punto della situazione (avviseremo
per tempo in modo che chiunque sia interessato possa partecipare).
e) dobbiamo ricercare attivamente il coinvolgimento di studenti e genitori.
Il testo puo' essere firmato anche da loro in moduli separati preceduti da una
premessa che i genitori del Cremona si incaricheranno di farci pervenire.
f) proporremo anche agli altri coordinamenti di organizzare gli eventi di presentazione
dei risultati della raccolta firme lo stesso giorno 11, e di proporre un evento
nazionale per la consegna della raccolta di firme
g) durante lo sciopero generale della scuola il 18 diffonderemo il testo della
raccolta di firme coi i riferimenti telefonici e telematici per organizzarla
nella propria scuola. Tutti devono impegnarsi a fare piu' fotocopie possibili
del testo (che manderemo in Rete).
INIZIATIVE DI SCIOPERO
a) saremo presenti allo sciopero del 18 con un nostro striscione, appenderemo
quel giorno nelle scuole lo striscione "questa scuola non e' in vendita"
per chi non l'avesse gia' fatto
b) parteciperemo alla manifestazione a Roma del 23 chiedendo agli altri coordinamenti
di marciare dietro uno striscione unitario.
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GIOVEDI 11
APRILE dalle 18 alle 21
CASA DELLA CULTURA via Borgogna, 3 Milano
. diritti, cultura, partecipazione, relazioni
PIU SCUOLA PER TUTTI
iniziativa pubblica per il ritiro della Legge Delega sulla riforma della scuola
hanno già aderito:
Gian Paolo Rosso
(redazione rivista Ecole)
Marisa Fiumano (psicanalista)
Gaetano Santangelo (direttore rivista Amadeus)
Lella Costa
Carlo Oliva, (giornalista Radio Popolare)
Carlo Delfrati (musicista)
Jole Garuti (ass. Libera)
Marco Donati (presidente CdI L.Sc. Cremona)
Luigi Carosso (rivista Inoltre)
Franco La Spina (medico psichiatra, Ass. cult. "Il tempo vissuto")
Ambra Zeni (studentessa, collettivo Leonardo da Vinci)
Federico Campagna (studente, collettivo Berchet)
Andrea De Lotto (maestro elementare, Ass. Chiedo Asilo)
Iliano Geminiani (dirigente scolastico L.Sc. "Vico" di Corsico)
Daria Colombo
ASSEMBLEA PUBBLICA PROMOSSA
DA
RETE DI RESISTENZA A DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA
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Assemblea del 2 maggio
Spunti di discussione:
1) si e' valutata in maniera molto positiva l'assemblea tenutasi alla Casa della
Cultura dove hanno partecipato tra le 300 e le 400 persone. Anche aver raccolto
in tre settimane 11.000 firme e' il segnale che siamo il punto di riferimento
nella provincia nella lotta contro le riforme Moratti. La Rete sta crescendo
e cio' e' anche dovuto al nostro carattere concreto, pluralista e molto poco
strutturato. Chiunque infatti puo' dirsi della Rete se accetta la lettera su
cui abbiamo raccolto le firme. Questa e' la nostra "carta di identita'",
e' il punto di equilibrio intorno al quale abbiamo raccolto persone che la pensano
anche in modo differente su molti puntima che sono unite contro la Moratti.
2) vari interventi hanno sottolineato l'importanza del coinvolgimento dei genitori.
La Rete ha cambiato natura: e' partita come rete di insegnanti e a.t.a., oggi
e' di insegnanti, a.t.a. e genitori. Non a caso nell'assemblea un terzo dei
presenti sono genitori. Sono stati i genitori ad aver assicurato la continuita'
della presenza della Rete in tutta una serie di assemblee e appuntamenti importanti,
ad esempio il 25 aprile.
3) sono state date informazioni su varie iniziative organizzate dalla Rete e
non. Elena Miglietta ha riassunto lo stato della raccolta delle firme. Ci sono
state varie assemblee come quella di Buccinasco-Corsico, quella del Parini,
quella del Berchet, ecc.
4) dobbiamo puntare tra maggio e giugno, tenendo presente che le forze "militanti"
di insegnanti e studenti in questo periodo e' strutturalmente in calo, a chiudere
bene l'anno scolastico e approfittarne per consolidare la Rete e aumentare le
nostre relazioni e i contatti per poi ripartire a settembre con una Rete gia'
operativa e radicata.
E stato deliberato:
1) la raccolta di firme prosegue sino al 31 maggio anche se intorno al 20 bisognerebbe
cominciare a stringere. Si e' scelto il 31 maggio per la coincidenza con l'iniziativa
del coordinamento intercultura (vedi dopo).
2) gia' da subito ci si deve organizzare per la consegna a Roma delle firme.
Si dovra' trovare un accordo con gli altri coordinamenti. L'idea e' che in prima
battuta, visto che la lettera e' rivolta alla ministra, si chieda a lei di riceverci.
Altre idee: consegnare copia dei faldoni anche a istituzioni locali (direttore
regionale, commissione cultura della regione, ecc.). Viste le numerose variabili
si delega con un mandato "elastico" tre attiviste della Rete che hanno
gia' avuto in passato esperienze simili (con il Coordinamento Tempo Pieno).
Saranno loro a decidere e a gestire la faccenda della consegna tenendo informati
tutti tramite mailing list.
3) Il 31 maggio gli insegnanti delle 115 scuole aderenti al progetto interculturale
cittadino "Il mondo in un piatto...di feste" realizzeranno una sfilata
dalle 9.30 alle 11.30 sulle culture del centro-sud america (notizie su http://retecivica.it/MondoinFesta).
Questo coordinamento ci ha chiesto di aderire all'iniziativa sia perche' la
riforma Moratti nei suoi espliciti orientamenti di contenuto esclude l'apporto
delle culture extraeuropee, sia perche' i tagli agli organici si abbatteranno
in prima battuta, con ogni probabilita', proprio sui progetti di integrazione
dei bambini stranieri. L'assemblea della Rete decide di partecipare senz'altro
a questo importantissimo appuntamento, e di far si' che anche altre scuole vi
partecipino, e i genitori: non sappiamo esattamente che scuola vogliamo costruire,
ma certo l'interculturalita' ne rappresenta un pezzo fondamentale.
4) si stabilisce che dobbiamo lavorare affinche' entro la prima settimana di
giugno un numero significativo di Consigli di Circolo e di Istituto aderisca
al documento gia' approvato dall' ITSOS e con qualche lieve modifica dallo Zappa-Cremona
di critica alle riforme Moratti. Se riusciamo nell'intento sara' un'ottima maniera
di chiudere l'anno, perche' si tratta di strutture istituzionali e il fatto
che in gran numero si espongano (se ci va bene) costituira' un "evento"
di una qualche risonanza. Per noi inoltre e' una maniera per consolidare ed
estendere l'alleanza insegnanti-ata-genitori-studenti. Per scaricare il documento
andare sul nostro sito: http://www.retescuole.net
5) si forma una commissione "stampa, propaganda e buone idee". Il
riferimento e' Marco Donati. Servono materiali di facile impatto, divulgativi,
ecc. e questa commissione se ne dovrebbe occupare. Tutti gli interessati prendano
contatti con il referente.
6) il nostro sito e' http://www.retescuole.net E' stato disposto che con i fondi
della Rete si acquisti un dominio "retescuole". La gestione del sito
e' in mano al gruppo Zappa/Cremona formato da insegnanti e genitori.
7) è stato nominato un tesoriere
8) si sviluppa una discussione se formare o no un gruppo che si preoccupi di
contattare partiti e associazioni, anche in vista di iniziative comuni. Non
si giunge ad alcun accordo poiche' alcuni affermano che si rischia di essere
strumentalizzati e di non concludere nulla, e altri invece che comunque e' utile
come forma di controllo e pressione e per sviluppare alleanze. Se ne ridiscutera'
la prossima volta.
Tutte le correzioni a questo riassunto giungano in tempo breve prima che venga
spedito anche alla mailing list lenta e agli altri coordinamenti in Italia.
Ne approfittiamo per segnalare che nella mailing list sono stati inseriti molti
altri nominativi, soprattutto genitori (ad esempio quelli presenti alla Casa
della Cultura) e cosi' il numero degli aderenti alla mailing list ha superato
le 300 persone. A beneficio di
chi tra i nuovi ritenesse troppo elevato il numero della mail in arrivo, informiamo
che esiste anche una mailing list "lenta" che assicura un massimo
di una mail alla settimana (scrivere a RSU_scuola@yahoo.it chiedendo il passaggio
alla "mailing list lenta").
Per i pentiti c'e' poi sempre la possibilita' di essere cancellati e basta,
con le modalita' sotto riportate in automatico. Anche l'ultima assemblea ha
ribadito che mail di natura strettamente sindacale e' meglio che circolino in
altre mailing list di cui altre volte abbiamo dato l'indirizzo e verso le quali
dirotteremo comunque i recidivi.
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Verbale riunione della riunione nazionale dei coordinamenti 1° giugno
Erano presenti
i coordinamenti di: Roma, Napoli, Torino, Bologna, Padova, Livorno, Firenze,Viterbo,
Rovigo; le associazioni Manifesto dei 500, Scuola e Costituzione e Vittorio
Cogliati di Legambiente di Roma.
1. raccolta firme:
* viene gestita a livello provinciale o regionale poiché il numero complessivo
a livello nazionale non è di particolare significatività. Si propone
quindi che alcuni coordinamenti che hanno già raccolto un numero significativo
di firme, le consegnino nelle prossime settimane ai rispettivi direttori scolastici
provinciali, altri coordinamenti potranno continuare in autunno la raccolta
e consegnarle più avanti.
* La raccolta firme continuerà con l'inizio del nuovo anno scolastico
anche come occasione per coinvolgere altre scuole, altri cittadini e allargare
la rete;
* Una collega di Milano è incaricata a raccogliere a livello nazionale
i numeri delle firme raccolte da ogni città sul testo di
petizione "Più scuola per tutti". I coordinamenti che non si
trovano in elenco qui sotto sono pregati di telefonare o inviare una mail a
Elena a questi recapiti
. Comunicando il numero di firme raccolte
per il
momento.
Questi per il momento sono i numeri/
Napoli 1000 firme
Torino 10500
Milano 16200
Roma 800/900
Padova 888
Livorno 1000
Bologna
..
Rovigo
..
Palermo
..
Bari
L'Associazione Manifesto dei 500 ha raccolto 10500 firme che ha già
consegnato in parlamento i primi di maggio.
2. Esame di stato
(punto aggiunto all'ordine del giorno)
* Si propone di prendere una posizione pubblica di critica alla struttura dell'esame
di stato facendo mettere a verbale delle riunioni
preliminari di ogni commissione d'esameun comunicato di cinque righe.
* Il giorno della prova scritta d'italiano, su proposta di un'insegnante del
Tasso, si decide di essere visibili all'esterno delle
scuole a fine prova con un cartello sandwich contro questo esame. Spesso le
televisioni infatti fanno riprese al termine della prova
scritta e sarebbe di maggior efficacia mostrare attraverso un cartello unico
per tutta italia che c'è una rete organizzativa che lega le
scuole superiori del paese. Milano preparerà il cartello e lo invierà
a massimo Pierro entro martedì 4 giugno;
Massimo Pierro diffonderà in rete entro giovedì 6 giugno una mail
"iniziative" con allegati cartello sandwich da scaricare e riprodurre
in A3, unitamente al messaggio di 5 righe da allegare al verbale delle commissioni.
* Padova propone di organizzare conferenze stampa e volantinaggi fuori dalle
scuole contro l'esame farsa.
3. Assemblee conclusive nei vari coordinamenti cittadini
* Fare assemblee conclusive riportando le buone notizie sulle mobilitazioni
che ci sono a livello nazionale.
4. Raccolta documenti e strumenti nei siti a disposizione di tutti
* Ci deve essere un sito che raccoglie tutti i documenti usciti dalle scuole
e un sito che proponga materiali da utilizzare nelle varie
siruazione (Volantino, mozioni,)
Si propone che Bologna e Napoli centralizzino nel loro sito i documenti prodotti
dalle scuole in modo da creare un archivio facilmente
consultabile da tutti . Milano nel proprio sito metterà tutti i documenti
"strumenti" di informazione (volantini, mozioni, documenti e materiali
di informazione. Varaldo Bisogna tempestare di fax, telegrammi i parlamentari
chiedendo il ritiro della riforma Moratti.
5. Costruzione in prospettiva di un Coordinamento nazionale delle scuole Si
è preso atto che nelle varie realtà cittadine alcuni coordinamenti
sono coordinamenti tra scuole, in altre prevale per il momento la presenza delle
associazioni che sono state le prime a sensibilizzare le scuole sulla controriforma
Moratti in assenza di protagonismo delle scuole stesse.
* La proposta politica e metodologica che i coordinamenti si sentono di fare
è quella di costruire in prospettiva sempre di più reti di scuole
anche nelle realtà in cui sono state le associazioni a muovere le acque,
per arrivare, attraverso una costruzione di rapporti e proposte dal basso, a
creare un coordinamento nazionale delle scuole. Questa costruzione richiederà
tempo e un grande lavorio diffuso; il tempo non ci mancherà visto che
per il momento il governo e la Moratti godono di buona salute.
* A Bologna il coordinamento che ha espresso una notevole forza con la manifestazione-festa
delle scuole del 24 maggio (8000 persone in piazza) proporrà ai sindacati
un giorno di scioperto il primo giorno di scuola.
6. Azione sui parlamentari
* Tempestare di fax i parlamentari della propria provincia, sia della maggioranza
che della minoranza, affinché si schierino per il ritiro della riforma
Moratti.
7. Appuntamento nazionale poco dopo l'inizio del prossimo anno scolastico.Si
propone un nuovo incontro nazionale a ottobre per stabilire altre mobilitazioni.
8. Il coordinamento di Roma leggerà alla manifestazione del pomeriggio
al teatro Vittoria un documento di due cartelle che viene letto agli altri coordinamenti.
Il cooedinamento piemontese lo ritiene troppo critico nei confronti della riforma
Berlinguer e fa presente che quel documento se fosse assunto a livello nazionale,
creerebbe molti problemi al loro coordinamento.
9. Alcuni coordinamenti decidono di partecipare alla assemblea delle associazioni
al teatro Vittoria ma non ci sarà un intervento letto a nome dei coordinamenti.
Presentazione dei coordinamenti:
Milano 16 000 firme raccoglie insegnati, genitori e personale ATA soprattutto
delle scuole superiori. Con il testo di petizione su cui si
è chiesta la firma sono state contattate circa 180 scuole. Il 20 aprile
si è tenuta alla casa della cultura una assemblea molto partecipata che
ha raccolto circa 400 persone. Molti Consigli di istituto hanno approvato mozioni
contro il documento Moratti. Da settembre riprenderà la raccolta firme
e l'impegno sarà quello di contattare più scuole di base.
Torino 10 000 firme raccoglie insegnanti, genitori, dirigenti sono stati
creati comitati genitori/insegnantipiùscuola per tuttianche a a partire
dalle questioni tempo pieno. Periodicamente c'è un coordinamento cittadino
che si incontra. Che ne facciamo delle firme? C'è il problema dei tempi
di questo governo, tempi che saranno molto lunghi. Per Torino è importante
unire le firme e le forze evitando divisioni.
Rovigo: Sono partiti tardi in seguito ad una riunione indetta da alcuni
partiti sulla scuola. Hanno messo in piedi un coordinamento di docenti attraverso
assemblee dislocate nel territorio. Ci sono dei referenti in ogni scuola.Si
è fatta la scelta di lasciare fuori le tessere. Anche loro hanno cercato
di dare a tutti la possibilità di informarsi ed informare; ci
sono dei nuclei con manuale di pronto intervento. Sono stati contattati partiti,
sindacati, rappresentanti degli studenti. Il 30/5 convegno sulla riforma Moratti
nella quale il coordinamento è intervenuto.Martedì 4 giugno ci
sarà un'altra assemblea. Hanno inviato un documento a tutti i dirigenti
chiedendo di contribuire alla discussione sulla riforma anche in positivo (quale
scuola vogliamo). Hanno costruito una casella aperta ai contributi a cui la
gente scrive nel sito Piùscuolapertutti.
Padova: hanno acquistato due pagine di giornale per farsi conoscere a
gennaio. Si sono legati ad un gruppo di genitori che lottavano contro l'aumento
della rette mensae a marzo hanno organizzato una assmblea sulla reiforma. 888
firmeL'8 maggio c'è stato uno sciopero nella scuola materna proposto
da Venezia. Tengono al fatto che i coordinamenti continuino a vivere per non
sfilacciare i rapporti.
Napoli A febbraio c'è stata un'aasemblea e c'è stata molta
gente presente nelle manifestazioni nelle manifestazioni. Hanno cercato di mediare
tra le varie sigle sindacali presentandosi come gente di scuola che poneva delle
rivendicazioni.
Bologna Sono partiti con assemblee nelle scuole per spiegare ai genitori le
ragioni della protesta. Il 12 marzo hanno organizzato una manifestazione/festa
con cibo. All'inizio erano scuole superiori, poi si sono mosse le scuole elementari
e si è creato un coordinamento molto più largo "SOS scuola
Pubblica". Alla manifestazione del 24 maggio erano presenti 8000 persone.
E' uscito un documento sul uale sono state chieste le adesioni alla gente e
ai sindacati (CGIL, COBAS, GILDA) e partiti (DS). E' importante che le scuole
si organizzino e che le assosiazioni, partiti e sindacati vengano costretti
ad aderire in coda.Bologna propone un modello dei coordinamenti delle scuole
anche alla iniziativa del teatro Vittoria Il modello di lavoro deve essere quello
di assemblea con genitori, insegnanti, studenti;
Firenze Non sono un coordinamento tra scuole; è un coordinamento
di associazioni. Scuola della repubblica, Legambiente e ARCI, poi Prdi con i
"Professori", ecc. In prospetttiva si vuole dare vita sempre a riflessioni
sulla scuola che metta insiemi i vari pezzi; i soggetti sono molto diversi.
Per tenere insieme tuttti, si evita di approfondire.
Secondo Andrea bagni c'è bisogno di un soggetto nuovo che può
scavalcare le sigle diverse e che tenga insieme diversi ordini di scuola e persone
diverse.
Livorno Sono nati ad aprile. Prima erano partiti come coordinamento di
associazioni professionali sulla riforma e sulla scuola in generale; poi hanno
organizzato riunione e asemblee più informative con gli insegnati. Hanno
fatto anche iniziative di tipo più culturale. 1000 firme . Hanno chiesto
un'auduzione alla commissione cultura della provincia. Faranno anche un'assembkea
con i lavoratori del porto. Nel coordinamento ci sono Cobas, unicobas e cgil
e i presidi.
Manifesto dei 500 hanno raccolto circa 10500 firme. Delegazione in Parlamento
con parlamentari della maggioranza e dell'opposizione.
Giovedì l'Ulivo ha convocato le associazioni che sono state in audizione.
Ora partono con un'iniziativa rivolta ai parlamentari Comunicano che la Pagano
responsabile scuola DS per la VII commissione dice che è importante bombardare
i parlamentari della maggioranza con richieste di prese di posizione contrarie
alla riforma. E' importante legare i problemi della scuola al lavoro, ai contratti;
oggi è importante legarsi ai lavoratori. Si sono mossi come comitato
di difesa della scuola pubblica.Scuola e Costituzione vede con molto interesse
il lavoro dei coordinamenti e il nascere di un nuovo soggetto politico in grado
di fare proposte e mobilitare il paese sui temi della scuola, della laicità
e della democrazia.
Viterbo più simile all'esperienza di Firenze. Rete e-mail. I due
più grossi accorpamenti di scuole di Viterbo hanno approvato la mozione
di richiesta di presentazione di legge di parità alla quale hanno aderito
CGIL, CISL, UIL,
Roma Sulla questione delle firme c'è un problema di visibilità.
A livello locale fanno notizia, a livello nazionale sono poche. E' nato con
un documento dei docenti del Tasso con l'occupazione (70) scuole superiori,
con l'assenza delle elementari. Fino a febbraio era organizzato su commissioni
con il tentativo di legarsi a livello nazionale. Da un certo punto in poi c'è
stata una inversione di tendenza; c'è stata un allontanamento da parte
di alcuni docenti dopo alcuni interventi destrutturanti dei cobas. C'è
l'impegno a non mollare anch se in questo momento si è stanchi, cercando
di non essere risucchiati dai partiti, sindacati. Vedono reale il pericolo di
strumentalizzazione.. 800/900 firme.
Le forze sindacali a Roma sono sempre più divise.
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Assemblea 14 giugno
Eravamo presenti
in poche scuole, alcuni insegnanti e qualche genitore delle scuole: ITIS Conti
Galilei, Tecnico Verri, Comprensivo Polesine, Cremona, oriani, ITSOS Steiner,
elementare Concorezzo..
1) Abbiamo informato tutti circa l'incontro dei coordinamenti a Roma. A questo
proposito abbiamo comunicato l'intenzione di costruire una iniziativa nazionale
(manifestazione) delle scuole, a partire dalle scuole dunque edunque senza cercare
l'apporto di sigle sindacali, partitiche e associative contro la "riforma"
Moratti in autunno, e che ci rincontreremo come coordinamenti per valutare la
possibilità di organizzare la manifestazione nazionale. Concordiamo inoltre
con la necessita' di allargare con chi ci sta a livello nazionale la rete dei
collegamenti tra scuole.
2) Abbiamo deciso di consegnare le firme a settembre, così come proposto
a Roma, alla sovraintendenza regionale ,con il libro bianco di tutti i documenti
delle scuole e le mozioni dei Consigli di Istituto e di Circolo, con un po'
più di gente presente in delegazione.
3) Dovremo fare uno sforzo nei prossimi mesi per far pronunciare piùConsigli
di Istituto sulla Riforma in modo da avere un numero di mozioni più significativo
da allegare alla raccolta firme.
4)alcune insegnanti pongono il problema di trovare anche forme concrete di opposizione
dentro le scuole; trovare dei comportamenti visibili anche a colleghi e genitori
che possono assomigliare all'obiezione di coscienza alle funzioni obiettivo.
Vanno trovate proposte pubbliche di disobbedienza e che nel frattempo si continui
a fare iniziative come raccolta firme, mozioni, manifestazioni.
5) I genitori e gli insegnanti delle superiori hanno ritirato ilo materiale
informativo contro gli esami di stato da attacchinare davanti alle scuole la
mattina del 19 giugno, primo giorno degli scritti e la dichiarazione da allegare
ai verbali degli esami.
6) Abbiamo deciso di rivederci venerdì 6 settembre alle 17 in sede dadefinirsi.
Un gruppo si incaricherà di tenersi in contatto e di preparare la prossima
riunione.