News ufologiche dalla Toscana
Tra agosto e ottobre scorsi sono apparse sulla stampa
quotidiana le segnalazioni di due avvistamenti di
presunti UFO avvenuti in territorio toscano. In entrambi
i casi, tuttavia, non presentando le descrizioni
riportate alcun elemento di straordinarietà, deve
essersi trattato molto probabilmente di fenomeni
convenzionali.
Il primo è avvenuto a Barberino, nel Mugello, la sera
del 29 agosto. "Erano più o meno le 20 - racconta
Lorenzo Faggioli, titolare dellEmmelunga e
testimone del fatto - Mi sono affacciato sul terrazzo di
casa, a Barberino di Mugello, e ho visto un corpo
luminoso che si muoveva lentamente da est a ovest. Era
lontanissimo, ma non ho idea a che distanza. Aveva una
forma sferica, con una colorazione di varie tonalità che
andavano dal rosso al blu e al bianco. Sulla parte
destra, solo su quella, aveva una specie di grosso alone
molto chiaro. Ho osservato meglio anche con il binocolo,
ma non sono riuscito a capire cosa fosse. Nessun rumore.
Comunque è stato uno spettacolo fantastico. Ha presente
unimmagine colorata vista dentro un caleidoscopio?
Ecco, è stato come un gioco di colori di quel
tipo...". Avendo loggetto percorso
nellarco di un quarto dora e a velocità
costante una traiettoria perfettamente orizzontale, deve
essersi trattato con buona probabilità di un satellite
artificiale o della stazione orbitante Mir, come
suggerito dal dottor Christian Holz
dellOsservatorio Ximeniano: "Se fosse stato un
fenomeno astrofico, tipo un meteorite, sarebbe durato
molto meno, al massimo un minuto. E più probabile
che sia stato un satellite. Forse era la stazione
orbitante russa Mir, che in questo periodo è stata
avvistata più volte anche dallItalia". Il
secondo caso, invece, è avvenuto a Massa la notte fra il
3 e il 4 ottobre, quando numerose persone hanno osservato
nel cielo sopra la città il passaggio rapidissimo di un
oggetto molto luminoso e delle dimensioni apparenti di
poco inferiori a quelle della Luna. Si trattava
plausibilmente di un bolide. [La Nazione-Firenze del
31-08-1998 e del 05-10-1998] (F. Rosati)
[Tratto da «Il Giornale dei Misteri» n. 331 (maggio 1999), p. 54]
Lo scorso luglio, poche notti prima del 26 (data della
pubblicazione del fatto sulla stampa), alcuni tecnici
addetti alla manutenzione della linea ferroviaria si
trovavano in provincia di Arezzo, in località Prulli,
quando sono stati distratti dalla presenza in cielo di
una fonte luminosa dal comportamento piuttosto anomalo.
Tale luce, infatti, di intensità pari a quella delle
stelle più luminose, si è improvvisamente spostata in
linea retta rimpicciolendosi subito dopo e cambiando
colore in un verde-bluastro; infine è scomparsa nelle
tenebre. "E stata una visione unica - ha
spiegato uno dei tecnici - Allinizio ho pensato che
a brillare sopra le altre stelle fosse Sirio. Ma poi mi
sono accorto che si trattava di qualcosa di assolutamente
diverso. Un fatto sorprendente. Quello strano oggetto era
troppo grande, troppo luminoso, troppo veloce. Si è
spostato in linea retta con una rapidità impressionante.
Poi, come volesse nascondersi da sguardi indiscreti, si
è contratto e ha cambiato colore. Almeno questa è
limpressione che ha dato a me e ai colleghi che mi
erano accanto".
Nonostante lo stupore suscitato dal fenomeno nei
testimoni, tale che li ha indotti a segnalarlo alla
stampa locale, è possibile, considerata la descrizione,
che si sia trattato di un "monster flash",
ovvero uno di quei bagliori provocati dai satelliti per
la telefonia cellulare Iridium, messi in orbita dalla
Motorola. Tale fenomeno, infatti, che ha di recente
provocato molte segnalazioni di "falsi-UFO", si
manifesta come una luce in movimento che aumenta
fortemente di intensità per poi diminuire bruscamente, o
addirittura che compare e scompare allimprovviso.
Una circostanza, tuttavia, potrebbe, se confermata,
opporsi a questa spiegazione. Dalla descrizione, infatti,
non è chiaro se allinizio dellosservazione
loggetto luminoso fosse in movimento oppure,
immobile nel cielo, solo in un successivo momento si
fosse "spostato in linea retta con una rapidità
impressionante". Come risulta evidente, non potendo
i satelliti fermarsi e ripartire a loro piacimento, nel
secondo caso si dovrebbe pensare ad una spiegazione
alternativa. [«La Nazione - Arezzo» del 26-07-1998] (F.
Rosati)
[Tratto da «Il Giornale dei Misteri» n. 327 (gennaio 1999), p. 61]
La mattina di domenica 20 giugno 1998 sul quotidiano «La Nazione» è apparsa nella cronaca di Firenze la notizia che la sera precedente tra le 23:30 e le 24:00 circa era stata segnalata da numerose persone una luce immobile molto intensa sulla verticale di Monte Morello. Larticolo riportava inoltre la testimonianza degli addetti alla torre di controllo dellaeroporto di Peretola i quali confermavano la presenza luminosa senza tuttavia saperne dare una spiegazione; questi hanno inoltre riferito che, essendo la luce sparita poco dopo che loro avevano spento le luci della pista, hanno provato a riaccendere queste ultime per alcuni minuti per verificare se non vi fosse una relazione tra i due fatti; la luce, tuttavia, non è ricomparsa. Appresa la notizia il giorno stesso, abbiamo immediatamente attivato unindagine che ci ha portato a contattare senza apprendere alcunché i carabinieri del comune di Sesto, quelli del comune di Vaglia, e numerosi bar e ristoranti situati sul monte. Il giorno successivo, tuttavia, si è presentata la spiegazione del fatto. Per il sessantesimo anniversario della fondazione della sezione di Sesto del C.A.I. (Club Alpino Italiano), era stata illuminata con 200 lampadine la croce di ferro alta 15 metri presente sulla Prima Punta del monte dal 1950. Perché fosse visibile da tutta la piana e dalle colline intorno a Firenze, sulla croce era stata inoltre sistemata anche una parabola di alluminio rifrangente che serviva per non far disperdere la luce. [«La Nazione» del 17 e del 21-06-1998] (F. Rosati)
[Tratto da «Il Giornale dei Misteri» n. 323 (settembre 1998), p. 61]
Alle 21:40 dell08-06-1998 a Firenze alcuni testimoni osservano delle luci rosse evoluire intorno ad alcune antenne televisive.
[Tratto da «Notiziario UFO» di luglio/agosto 1998, p. 7]
Alle 18:45 di mercoledì 10 settembre 1997 è stato udito
da molti abitanti della zona di Voghera, Pavia,
Lombardia, un fortissimo rumore, simile ad uno scoppio,
seguito da uno spostamento daria; alcuni testimoni,
inoltre, hanno sostenuto di aver visto in cielo delle
strisce luminose a zig-zag dirigersi verso il Piacentino.
Poco dopo, inoltre, tra Borgotaro, Parma, Emilia Romagna,
e Pontremoli, Massa Carrara, Toscana, è stato avvertito
un intenso boato, come unesplosione; molti,
inoltre, hanno giurato di aver visto qualcosa di simile
ad un aereo seguito da una scia di fumo nero cadere tra
le montagne nella zona al confine tra la Toscana e
lEmilia Romagna compresa tra il passo del Brattello
e il passo della Cisa. Le forze dellordine sono
state immediatamente allertate da numerosissime
telefonate nelle quali si segnalava un possibile
incidente aereo; alle 19:18, quindi, la sala operativa
del soccorso aereo di Monte Venda a Padova è stata a sua
volta informata del fatto dai carabinieri di Pontremoli.
Sono partite quindi le operazioni di soccorso, nelle
quali sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco,
la guardia forestale e la protezione civile. Larea
è stata sorvolata fino al sopraggiungere
delloscurità dagli elicotteri della base
dellAeronautica di Livorno, dei carabinieri di Pisa
e dei vigili del fuoco di Genova e della base di
Maristaeli a Luni. Attività ininterrotta, invece, è
stata effettuata dalle squadre di soccorso a terra che
hanno battuto capillarmente il territorio. È intervenuto
inoltre anche un velivolo dellAeronautica Militare
partito da Grosseto con le squadre del soccorso alpino
emiliano. Alle 14:30 del giorno successivo, quindi, dopo
una riunione tra Aeronautica militare, Prefettura di
Parma e Protezione civile, preso atto del fatto che le
operazioni di ricerca non avevano portato a niente e che
nessun velivolo notificato, militare o civile, risultava
mancante e di nessuno era stata denunciata la scomparsa,
si è concluso che non poteva essersi trattato di un
aereo e si è deciso, quindi, di sospendere le ricerche.
Scartata lipotesi aereo, tuttavia, non sembrano
rimanere molte altre possibilità interpretative. Si è
appreso, infatti, che dai sismografi non era stato
rilevato niente fino alle 7:08 della mattina successiva
(scossa del terzo grado della scala Mercalli), per cui
causa del boato non potevano essere stati movimenti
geologici; a quellora e in quella zona, inoltre, i
radar non avevano registrato alcun tipo di traffico
aereo, almeno così è stato detto; circa lipotesi
meteorite, infine, va detto che dalle squadre di soccorso
non è stata ritrovata nessuna traccia di bruciato né
tanto meno di impatto. La vicenda, quindi, sembra
configurarsi come un vero e proprio mistero, e le uniche
ulteriori ipotesi che siamo in grado di formulare oltre
quelle già prese in considerazione sono quelle di una
manifestazione ufologica o di una qualche operazione,
evidentemente malriuscita, dellAeronautica Militare
Italiana o di qualche altro paese sulla quale si è
voluto mantenere il segreto. E doveroso rilevare,
comunque, che entrambe queste possibilità allo stato dei
fatti sono prive di un qualsiasi concreto elemento a loro
sostegno. [«La Nazione» dell11 e del 12-9-1997;
«La Stampa» del 12-9-1997]. (F. Rosati)
[Tratto da «Il Giornale dei Misteri» n. 317 (marzo 1998), p. 59]
La notte tra il 16 e il 17 dello scorso ottobre, nei
cieli di Empoli sono state osservate da più testimoni
delle strane luci. La prima a vederle è stata Debora
Alderighi, una ragazza di 26 anni. Erano circa le 01:10
quando lei, dopo aver passato la serata con il ragazzo,
stava rientrando nella sua casa a Limite sull'Arno. Ad un
certo punto si accorse della presenza in cielo di 5 o 6
luci disposte in circolo con una centrale. Il cielo era
coperto e, anche se le luci, di colore celestino, si
trovavano all'altezza delle nuvole, non era visibile
alcun fascio che le proiettasse, né, daltronde,
esse effettuavano alcun tipo di movimento. Le osservò
per 3 o 4 minuti; quindi, poiché il fenomeno non mutava
in alcun modo, andò a dormire.
Le stesse luci, poi, intorno alle 01:15, furono viste
anche dal ragazzo di Debora, Massimiliano Neri, mentre
questi, dopo averla riaccompagnata a casa, stava tornando
in macchina a Spicchio, dove abita. Quelle che vide lui,
però, pur essendo anch'esse immobili, si accendevano e
si spegnevano in rapida successione, dando l'impressione
che ruotassero, spegnendosi poi tutte insieme e
riapparendo un po' più a destra o un po' più a
sinistra. Dopo circa 4 minuti (Massimiliano,
incuriositosi, si era fermato ed era sceso dalla
macchina), si unì a lui un signore, Flavio Salani, che
restò anch'esso ad osservare il fenomeno per altri 5
minuti.
Lì per lì, Massimiliano aveva creduto che avessero
aperto una nuova discoteca; in seguito, tuttavia,
pensando alla stranezza di ciò che aveva visto e saputo
che nella zona non vi erano discoteche, ha iniziato a
prendere in considerazione l'ipotesi che si trattasse di
un UFO.
Le ricerche fatte, poi, hanno confermato che
effettivamente nella zona non vi sono né discoteche, né
locali che facciano uso di luci esterne. Dei due
osservatori astronomici presenti in zona, quello nei
pressi di Villanova e quello di San Martino a Pontorme,
il primo ha riferito che quella sera non avevano potuto
lavorare a causa dell'eccessiva nuvolosità, e il secondo
ha detto che non avevano osservato nulla di strano.
Contro l'ipotesi che si trattasse di fari vi sono diversi
elementi: da una parte il fatto che non sia stato
osservato il fascio che, eventualmente, avrebbe dovuto
proiettarle, dall'altra la forma decisamente inusuale. Vi
è, inoltre, una terza importante considerazione: in base
ai calcoli effettuati, infatti, le luci viste dovevano
trovarsi in posizioni diverse, tanto che l'eventuale
proiettore avrebbe dovuto coprire un'area di circa tre
chilometri e mezzo di diametro.
Concludendo, i dati in nostro possesso non ci permettono
di avanzare nessuna ipotesi che abbia un minimo di
fondamento. Il caso, quindi, allo stato attuale dei
fatti, rimane inspiegato. [Indagine di Federico Rosati]
[Tratto da «In-Forma Scandicci» del gennaio 1997, p. 13]
[Tratto dal «Notiziario UFO» del settembre-ottobre 1996, pp. 53-54]
[Tratto da «Notiziario UFO» del settembre-ottobre 1996, p. 53]
[Tratto dal «Notiziario UFO» del settembre-ottobre 1996, p. 53]
[Tratto da «Notiziario UFO» del settembre-ottobre 1996, p. 53]
[Tratto da «In-Forma Scandicci» del luglio 1996, p. 15]
[Tratto da «L'ECO del Valdarno» del luglio 1996, p. 2]