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From void <void@ecn.org>
Date Mon, 1 Oct 2001 11:37:39 +0200
Subject [HaCkmEeTiNg] hacking is NOT politics?

mah, sono sinceramente deluso da questa intro al nuovo BFI :(((


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BFi non e` politicamente impegnata.

vero. dal febbraio 1998 fino a questo caldo agosto 2001 BFi non ha mai
presentato articoli di contenuto politico. politico politico intendo.
difficile dire di che colore sia questa rivista. rossa? nera? boh. avete
presente una di quelle magliette hippie... tipo quella che indossa Tim Leary
nell'immagine che lo ritrae nella sua home... BFi e` quella t-shirt: in essa
tutti i colori trovano spazio. il risultato e` che questa zine trasuda idee
diverse, non si schiera e non si fissa su una linea unica. per questo ad
esempio non leggerete nulla sugli eventi legati ai no-global qui, lo fanno
gia` tutti i media whore. questa e` una rivista tecnica; se si parla di
societa` e politica questo avviene solo perche` in un caso particolare il tema
trattato e` indissolubilmente legato ad esse.
crociate on-line anti pedofilia, brevetti software, echelon, risvolti legali
dell'hacking o del phreaking: ok. ma niente di desyncato dal cyberspace.

purtroppo questa linea editoriale non piace a certi ambienti dell'underground
informatico in italia.
alcuni tra i personaggi e i gruppi piu` attivi, organizzati ed interessanti
(StranoNetwork, Isole nella Rete, Tactical Media Crew, Netstrike..., i
frequentatori di irc chan quali #q*** e #k****** e vari hacklab) sembrano
manifestare una certa reticenza a considerare mezzi quali BFi per comunicare
alla comunita`.

nella lista degli events della quarta edizione dell'HackMeeting 
(http://www.hackmeeting.org/contributi.html) si leggono un sacco di belle
iniziative, peccato che di hacktech non ci sia pressoche` nulla.

mmh. incredibile, ma tristemente vero. mentre il tratto caratterizzante
delle piu` importanti hacker convention europee (CCCamp, HIP, HAL) sia stata
una predominante attenzione all'hacking, inteso come definito nel jargon,
l'italia pare valorizzare soprattutto il suo connotato politico.
qualche 'malizioso' ha persino ipotizzato che la scelta stessa del CSA Auro di
Catania come sede dell'hackmeeting2001 sia stata fatta per consolidare
l'importanza del Centro agli occhi della giunta comunale, da mesi
minacciante lo sgombero degli edifici ospitanti il freaknet medialab. ed e`
un peccato che un evento rivelatosi poi estremamente interessante come quello
di quest'anno sia inquinato da queste voci.

quando ho iniziato ad avvicinarmi all'hacking la cosa che piu` mi
e` sembrata distinguere gli hackers dalle altre persone e` stata la
capacita` di ragionare con la PROPRIA TESTA e... beh.. ovviamente di farlo
piu` velocemente e meglio di molti altri...
non accuso nessuno. prendetelo come uno sfogo personale, anche se so che
altri condividono almeno parte di quello che ho detto in queste ultime righe.
non accuso nessuno ho detto. ma incito almeno qualcuno di quelli nominati in
precedenza a riflettere un po' su quel che fanno, in particolare sulla 
possibilita` di traslare parte del proprio impegno e risorse dalla politica e
dall'hacktivism alla pura ricerca tecnica.



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void
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